«Domenica niente gol in tv. Se oggi non si arriva ad una soluzione nella riunione di Lega si rischia veramente grosso». Nando Sanvito giornalista Mediaset ci anticipa il rischio, non tanto trascurabile, di non vedere i gol in televisione.
Domenica sarà la prima domenica della storia senza gol in tv gratis?
Si, se oggi, come è probabile, le società di calcio non assegneranno i diritti in chiaro
Per quale motivo?
Perché speravano di ricavare 70 milioni e invece dall’asta pubblica prima e dalla trattatia privata poi ne avrebbero ricavati meno di un terzo: la Rai ha offerto 20,5 milioni.
E’ un cambiamento epocale…
In effetti è la prima volta che questo succede.
Ma perché Rai e Mediaset non hanno offerto di più?
Perché il satellitare e il digitale terrestre hanno tolto quote di mercato e dunque i diritti in chiaro non hanno più quel valore economico stimato dalla Lega.
Come finirà?
Non avere più i gol in chiaro sarebbe un incentivo per diffondere il digitale terrestre, quindi immagino che Mediaset potrebbe anche avvantaggiarsi di questa situazione, sicuramente più della la Rai che è più indietro sulla promozione del digitale ed è sprovvista dei diritti.
Però c’è anche la ricaduta economica sui club.
E’ inevitabile visto che il 70% del sistema calcio è finanziato dalla tv.
A quanto ammonta il danno?
Oggi la Lega, tra sponsorizzazioni Nike, Tim, Coni e altri introiti riceve 40 milioni. Ne mancano 55 per raggiungere gli stessi livelli di mutualità della scorsa stagione, dove i club si spartivano una torta di 95 milioni. Si sono rassegnati a una cifra di 65. Ma anche così ne mancano ancora 25. Non vogliono svendere i diritti in chiaro. Faranno saltare i programmi tv della prima giornata (Controcampo, la Domenica Sportiva) e poi rilanceranno forse per una spartizione dei soli diritti notturni tra Rai i Mediaset per accaparrarsi una ventina di milioni, lasciando non assegnati i diritti per li pomeriggio.
Cambieranno le abitudini degli italiani? Metà degli italiani le hanno già cambiate passando al satellitare o al digitale terrestre. In teoria con la legge Gasparri a fine anno non sarebbe stato più possibile vedere la tv senza un decoder o una parabola. Ma il governo Prodi posticipò al 2012 la data dello switch off perché la Rai non era pronta. Senza dubbio però chi oggi per ragioni economiche o pratiche non potrà accedere al satellitare o al digitale terrestre sarà penalizzato.