Sgombriamo subito il campo da dubbi, per ora si tratta esclusivamente di fantamercato, ma qualche indizio che porta il neo pallone d’oro verso Appiano Gentile c’è, e se i se si trasformassero in fatti, tempo qualche mese, Moratti potrebbe stupire un’altra volta il mondo, come fece in quell’estate del 1997, quando portò in nerazzurro l’altro Ronaldo – Luis Nazario de Lima – per 50 miliardi. Quell’operazione, ai tempi clamorosa, fu accopagnata da varie azioni di marketing legate soprattutto alla Pirelli, azionista di minoranza dei nerazzurri, di cui Ronaldo divenen testimonial e alla Nike, cui il giocatore era legato, che l’anno successivo sarebbe diventata sposor tecnico dei nerazzurri scalzando la Umbro. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, proprio la Pirelli vedrebbe nel 23enne portoghese, un nuovo illustre testimonial per i suoi pneumatici, il che potrebbe agevolare il trasferimento che, nel caso si arrivasse a parlare di cifre, sarebbe sicuramente da capogiro. Va infatti ricordato che quest’estate i Red Devils hanno rifiutato un’offerta da 80 milioni di euro dal Real Madrid.
Mourinho e Mendes – Guarda caso il procuratore di Ronaldo è quel Jorge Mendes che ha in portafoglio mezzo Portogallo, tra gli altri appunto José Mourinho, ma anche Quaresma (proprio Mendes è stato essenziale per il buon fine della trattativa). Secondo quanto riporta il Corriere dello sport il procuratore lusitano starebbe collaborando sempre più strettamente con i nerazzurri, tanto che lavorerebbe anche al colpo Thiago Silva per la difesa. Mendes sa che Ronaldo, nonostante l’attuale pace con il Manchester, vede il suo futuro altrove, e allora proprio lui potrebbe spingerlo a Milano piuttosto che a Madrid, forte anche dell’immensa ammirazione che Mourinho suscita sui giocatori suoi connazionali.
I sogni di Moratti – Il patron nerazzurro sta già facendo inseguire Aguero, ha il pallino di Messi e sguarda con attenzione ai progressi di Karim Benzema ma, ne siamo certi, se gli venisse prospettata anche una minima possibilità di arrivare a Cristiano Ronaldo, si esalterebbe, e farebbe di tutto per arrivare a definire un’idea che oggi – è bene ripeterlo – appartiene esclusivamente al fantamercato.