Il Tour de France 2014 sorride veramente ai colori italiani: la maglia gialla resta a Vincenzo Nibali e oggi Matteo Trentin ha vinto la settima tappa Epernay-Nancy. Trentin ha battuto in volata un campione come Peter Sagan al fotofinish e si è ripetuto dopo il successo al Tour 2013. Ha anche approfittato di una tappa piuttosto impegnativa, che ha tagliato fuori gli sprinter puro, ma battere su un arrivo di questo genere il fortissimo Sagan è un attestato di grande qualità (clicca qui per l’ordine d’arrivo e la classifica generale). Vuol dire che il ciclismo italiano non è solo Nibali, può contare su tanti buoni corridori, come appunto Trentin. Peccato però che la frazione odierna sia stata caratterizzata da tante cadute, una cosa certo non positiva. Per domani si aspettano i primi attacchi importanti dato che ci saranno le prime salite del Tour, quelle in grado di cambiare la classifica generale. Per presentare la tappa di oggi abbiamo sentito l’ex corridore Mario Beccia. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per Trentin una grande volata? Battere un campione come Sagan, anche di poco, indica che questo è un ottimo corridore, di grande valore. D’altronde l’aveva già dimostrato rendendosi protagonista nella tappa del pavé.
Seconda vittoria al Tour inoltre per lui… Sì, vincere due tappe al Tour ripetendosi dopo la tappa vinta l’anno scorso nella corsa francese conferma che Trentin è uno dei migliori corridori italiani.
Quanto l’ha aiutato non dover lavorare per Cavendish? Diciamo che adesso Trentin ha più libertà e può mettere in mostra maggiormente le sue doti.
Peter Sagan non riesce a vincere, come mai? Oggi ha perso davvero di un soffio, certo bruciano un po’ per un campione come lui tutti questi secondi posti.
Troppe cadute però, come lo spiega? Tutti al Tour vogliono stare davanti, c’è tanta tensione e così capitano tutte queste cadute…
Nibali ha controllato bene la corsa anche oggi? Non ha dovuto fare tanta fatica, né lui né la sua squadra. Erano gli altri big che dovevano muoversi, lui poteva aspettare con tranquillità.
Come dovrà correre?
Credo che sia un Tour favorevole a Nibali, l’importante sarà che non spenda tante energie per essere pronto nei momenti decisivi della corsa francese.
Domani che tappa si aspetta? Ci saranno le prime salite… Sarà troppo presto perché succeda qualcosa di veramente importante. I big, gli scalatori aspetteranno la terza tappa di salita per piazzare l’attacco decisivo, perché sarà la più dura di queste e magari si comincerà a sentire anche la fatica dei giorni precedenti. (Franco Vittadini)