Il Napoli di Mazzarri travolge in casa il Lecce che per quattro volte è costretto a vedere il pallone nella propria rete. Gli undici guidati da Di Francesco entrano in campo con un inedito 5-3-2, probabilmente con l’idea di difendersi nel miglior modo possibile e tentando di mantenere la porta inviolata il più possibile. Ma il Napoli aspetta solo 26 minuti, con Lavezzi, dopo di che comincia a prenderci gusto e non si ferma più. In totale la squadra partenopea colleziona ben 19 tiri totali, di cui dieci nello specchio della porta, mentre il Lecce ne scaglia verso De Sanctis appena dieci, di cui quattro all’interno dello spazio difeso dall’estremo difensore. Incredibilmente, riguardo alla supremazia territoriale, il Napoli fa registrare un dato inferiore rispetto alla squadra avversaria, con 7’49”, a fronte di 10’39”, ma il vero dominio si vede sul dato della pericolosità generale, che a fine partita, in percentuale, per gli undici di Mazzarri è dell’85,7%, mentre il Lecce non supera il 51,4%. Come detto in precedenza, il Napoli aspetta appena 26 minuti di gioco per aprire le danza, e lo fa con Lavezzi che riceve palla da Dossena sulla sinistra, defilato, e attaccato dal difensore leccese, quando tutti attendono un cross al centro, un passaggio arretrato o qualcosa di simile, ecco che il Pocho mette la quarta, supera tutti con una serie di finte impressionanti, si accentra, si porta il pallone sul destro e lascia partire un bolide che Benassi riesce solo a toccare e a deviare dentro. E’ l’uno a zero grazie a una rete capolavoro di Lavezzi. Il secondo gol è ad opera di Cavani, che al 33 minuto riceve uno splendido suggerimento in profondità di Goran Pandev e supera Benassi con un leggero tocco sotto in corsa. E il Napoli chiude il primo tempo in bellezza, con Dzemaili che al minuto 41 raccoglie un cross messo fuori in maniera pessima dalla difesa leccese e spara di prima in porta appena da fuori area, freddando Benassi e portando la propria squadra sul tre a zero. Il Lecce accorcia le distanze poco dopo l’inizio della seconda frazione di gioco con Muriel, giovan davvero talentuoso, che raccoglie un suggerimento in area, spalle alla porta, riuscendo poi a beffare il difensore partenopeo e a metterla dentro con un destro a incrociare su cui De Sanctis non può arrivare. E’ Cavani però a chiudere definitivamente i giochi al minuto 38 con un tap in che chiude una bella azione firmata Hamsik e Lavezzi: il primo parte centrale palla al piede e serve il secondo a sinistra, il quale le mette rasoterra dentro; Cavani deve solo mettere il piedone e spingerla in rete, per il 4 a 1. Il secondo gol del Lecce lo sigla Corvia ditesta su calcio d’angolo, ma ormai è troppo tardi e il Napoli può festeggiare la vittoria.