Una soddisfazione o forse un sollievo che lo scozzese Andy Murray inseguiva da tempo: vincere il primo torneo del grande slam. E che finalmente ha conquistato, sconfiggendo a Flushing Meadows, New York, un Novak Djokovic non al meglio, ma che comunque ha retto 5 set. Prima avanti di due Murray, poi recuperato, ma sul quattro pari ha chiuso il match vincendo il quinto set (clicca qui per la cronaca dell’incontro). “È stata una partita incredibilmente dura e ovviamente alla fine ho provato una grande soddisfazione” ha detto Murray. “Sollevato è probabilmente la migliore parola che userei per descrivere come mi sento in questo momento. Sono molto felice di essere riuscito a vincere, perché se avessi perso anche questa volta, dopo essere stato avanti due set, sarebbe stata dura da digerire”. C’è da capirlo: a Wimbledon aveva perso da Federer dopo essere stato avanti un set a zero, qui sarebbe stato anche peggio. “Non ti senti triste, sei incredibilmente felice”, ha detto Murray commentando il successo. “C’era un po’ di incredulità da parte mia perché mi sono trovato nella stessa posizione molte volte in passato e non ho vinto. E allora pensi sempre se mai potrà succedere… ma poi, quando finalmente ce l’hai fatta, basta, sei molto, molto eccitato”. Di sentimenti opposti Novak Djokovic, l’anno scorso campione a Flushing Meadows: “Una sconfitta è sempre una brutta sconfitta”, ha detto Djokovic. “Non c’è alcun dubbio al riguardo. Sono deluso di aver perso la partita, ma in un angolo della mia mente so di aver dato tutto. Ho provato a rientrare in tutti i modi ma ho avuto un grande avversario oggi”. Murray “ha meritato di vincere questo Grande Slam più di tutti, ne sono sicuro, perché nel corso degli anni è stato sempre uno dei migliori giocatori. E ci è sempre andato così vicino: ha perso quattro finali. Ora ha vinto, quindi vorrei congratularmi con lui”.
Regna dunque la sportività, pur se la partita è stata di quelle dure. Si è passati quindi ad analizzare i momenti decisivi dell’incontro: “Stavo pensando a quello che era successo nei due set precedenti e alla situazione di gioco in cui mi sono trovato dopo credo quasi quattro ore di match a quel punto” ha detto Murray. “Mi sono detto: ‘è solo un set in più. Dai tutto. Tu non vuoi uscire da questo campo con qualche rimpianto. Non buttarti giù. Basta provarci e combattere’”. Nel set decisivo invece Djokovic non è riuscito ad opporre resistenza. “L’inizio del quinto set è stato il punto di svolta”, ha detto. “Non avrei dovuto perdere due break di fila. Sapevo che dopo sarebbe stato davvero difficile recuperare. Ma mi devo congratulare con Andy perché è venuto fuori con i servizi quando ce n’era bisogno. È stato un peccato non essere in grado di riuscire a piazzare i colpi giusti al momento giusto. Lui mi ha costretto a giocare solo per vincenti o errori“, ha aggiunto.