Mario Balotelli si commuove dopo l’udienza privata in Vaticano. La Nazionale italiana, insieme a quella argentina, ha fatto visita a Papa Francesco alla vigilia dell’amichevole dello stadio Olimpico, e SuperMario – che proprio ieri aveva detto di sperare che il Pontefice gli facesse gli auguri – al termine dell’incontro pubblico tenutosi nella sala Clementina è anche riuscito ad avere qualche istante in privato per parlare con José Mario Bergoglio. Non sappiamo quello che i due si sono detti, ed è giusto che rimanga un segreto; quello che però possiamo riferire è che l’attaccante del Milan è poi parso visibilmente commosso, e allora la speranza è che le parole del Papa gli siano serviti, nei modi e nelle circostanze che non è dato a noi conoscere. Nel corso dell’incontro i giocatori delle due Nazionali hanno poi sfilato davanti al Papa, portandogli i propri saluti; dopo i doni, la foto di rito. Bergoglio ha dichiarato di non saper scegliere per chi fare il tifo, ma molto simpaticamente ha lasciato un messaggio a indirizzo degli argentini: “Ho visto che la squadra italiana, era tutta in fila … e ho anche visto che gli argentini erano tutti disposti ordinatamente … ma questo è importante, perché qui in Vaticano mi rimproverano, e dicono che io sono indisciplinato! Adesso, hanno visto la mia razza …”. Bello anche, tra le altre cose, il messaggio sul gioco di squadra: “Se a una partita manca il gioco di squadra la prestazione perde forse, anche se la squadra vince. Non c’è posto per l’individualismo, ma tutto è coordinazione per la squadra”. Un bel momento, con l’augurio e la speranza che le parole del Sommo Pontefice siano poi tradotte sul campo e fuori. Non solo domani, ma sempre.