Catania e Cagliari scendono in campo per l’anticipo delle 12.30 della quattordicesima giornata di Serie A. Vincenzo Montella si affida al solito 4-3-3, mentre Ballardini schiera un 4-3-1-2 inizialmente molto poco offensivo. La partita non regala particolari emozioni, le due squadre entrano in campo con poca convinzione e un eccessivo imbarazzo e, dopo un periodo giustificato di studio reciproco, le occasioni tardano ad arrivare. Nel primo tempo il gioco appare spesso confuso, chiuso nel cerchio di metà campo e a tratti noioso, ma è certamente il Catania che domina maggiormente sul rettangolo di gioco, almeno per quanto riguarda il possesso palla. Il Cagliari invece attende, anche se quando può e se trova gli spazi giusti, parte in avanti con pericolosi contropiede che in una occasione stupiscono anche l’arbitro Bergonzi, che fischia un intervento falloso del Catania a metà campo, non concedendo il vantaggio ai giocatori del Cagliari che stavano ripartendo velocissimi verso la porta difesa da Andujar, scatenando le proteste dei sardi. Le prime ghiotte occasioni per tentare di passare in vantaggio arrivano verso la fine della prima frazione di gioco, dopo una quarantina di minuti lenti e quasi inutili: è Ibarbo che lanciato in profondità ha tra i piedi una buonissima occasione ma, da solo davanti alla porta, viene letteralmente ipnotizzato da Andujar che copre perfettamente lo specchio della propria porta. Tiro direttamente sul corpo dell’estremo difensore e palla in calcio d’angolo. Dopo un solo minuto di recupero le due squadre vanno negli spogliatoi, e nella seconda frazione il Cagliari appare più coraggioso e propositivo. Le occasioni stentano comunque ad arrivare, ma è Ibarbo che al minuto 64 si inventa un gol capolavoro tutto da solo. Il giocatore si ritrova defilato sulla destra, al limite del fondo e, a tu per tu con la difesa siciliana, salta un difensore, ne salta un altro, si accentra e salta anche il portiere Andujar che può solo osservare Ibarbo che in tutta tranquillità spinge il pallone in rete. Cagliari in vantaggio ed è difficile dire se giustamente o meno, ma resta il fatto che anche dopo il gol è il Catania a fare la partita, non riuscendo comunque a concretizzare. Così, senza troppe emozioni e con la stanchezza che comincia a farsi sentire, la partita finisce dopo cinque minuti di recupero, il Cagliari può festeggiare tre punti importanti e il Catania di Montella deve subire la terza sconfitta consecutiva.
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