E’ la festa dell’inter, del suo pubblico e del suo capitano. Stravince e domina una partita che nei primi minuti si era messa male con una prestazione da grande squadra.
Inter 8,5: l’ultima a San Siro di quest’anno è una festa per la squadra di Mazzarri. Festeggiamenti a parte i neroazzurri si impongono nella sfida valida per l’Europa League con un gioco convincente e manovre avvolgenti.
Lazio 5: inizia benissimo la sua scampagnata a San Siro con un gol dopo 60 secondi. Imbarazzanti lacune difensive che vengono ben sfruttate dai giocatori tecnici di Mazzarri
Il primo tempo di Inter-Lazio (voto 8) finisce 3-1 con emozioni dentro e fuori dal campo. Partita dalle grandi aspettative ed emozioni; in palio non solo l’Europa League, ma soprattutto l’addio alla squadra neroazzurra di tre grandi bandiere che hanno scritto la storia di questa squadra con la conquista del triplete: Zanetti, Milito e Samuel. Tutto esaurito a San Siro per l’ultimo saluto agli eroi della notte di Madrid. La partita parte subito con il piede sull’acceleratore: al primo minuto da azione di calcio d’angolo, Cana viene lasciato solo in mezzo all’area che colpisce indisturbato in porta; Biava (voto 6) si trova sulla traiettoria e deve solo deviare in rete. Il pubblico rumoreggia sia per paura di perdere la quinta posizione, sia per le scelte tecniche di mister Mazzarri (voto 5,5). Neanche il tempo di esultare e la partita si rimette sui binari giusti per la squadra nerazzurra. Kovacic (voto 8) illumina per la prima volta san Siro con un assist forte e preciso il taglio di Palacio (voto 7) che solo davanti al portiere ha solo il compito di sfiorare il pallone per riportare il risultato in parità. La reazione interista che vuole vincere l’ultima partita in casa della stagione e per ringraziare Zanetti dei suoi anni in neroazzurro continua ad attaccare mettendo alle corde una Lazio spaventata dalla forza offensiva degli avversari. Kovacic per la secondo volta fa impazzire il pubblico di casa con un altro assist al bacio, questa volta per l’altro argentino che gioca là davanti; Icardi (voto 6,5) ancora solo davanti al portiere con un collo pieno chirurgico porta in vantaggio i suoi. Ma la festa non è finita, prima dell’intervallo c’è tempo del terzo gol: Rolando (voto 6) lancia in profondità Nagatomo (voto 6,5) che ha spazio e tempo per mette il pallone in mezzo all’area sul quale si butta Palacio che di piatto destro serve il tris. Si scalda Zanetti, il meglio deve ancora venire… I migliori: Kovacic 8: non perde un pallone e mette davanti al portiere prima Palacio e poi Icardi. Una stella nel centrocampo interista. Keita 6,5: l’unico che riesce a saltare l’uomo e ad impensierire la difesa neroazzurra. Alcune volte troppo egoista. I peggiori: Samuel 5,5: si perde Cana sul primo gol. Per il resto pochi errori Onazi 5: non riesce a prendere i ritmi a metà campo e viene preso in mezzo dalla velocità degli avversari (Francesco Ballerini)
Handanovic 8: sul primo gol non ha nessuna colpa dopo di che parte con il suo show personale. Cinque interventi che valgono ognuno un gol per rendere la serata interista ancora più magica.
Samuel 7: uno dei festeggiati che lascerà l’inter l’anno prossimo. Gioca una gara superlativa al centro della difesa. Di testa i palloni sono tutti suoi e guai a chi prova a mettersi in mezzo.
Rolando 7: il più duttile della difesa di Mazzarri che può giocare in qualsiasi delle tre posizioni. Fa partire l’azione del terzo gol e in più occasioni si ritrova ad impostare il gioco da dietro.
Ranocchia 6: perde Cana sul primo gol, poi non compie più grosse imprecisioni. Ha il compito più duro, quello di marcare il giovane e vivace Keita e ci riesce senza grossi problemi.
Kovacic 8,5 (il migliore): la migliore prestazione della giovane promessa da quando è arrivato in Italia. I due assist per Palacio e Icardi sono degli incantesimi che lasciano a bocca aperta gli ottantamila venuti questa sera allo stadio.
Hernanes 7,5: si regala il gol contro la sua ex squadra nel momento più difficile della partita. Kovacic è il suo partner ideale con cui più riesce a sfruttare le sue doti tecniche.
Kuzmanovic 6,5: non sfigura in mezzo al galà di campioni. Fa legna in mezzo al campo facendo il lavoro sporco al posto dei compagni più tecnici.
Nagatomo 7: sempre presente e dinamico sulla fascia sinistra, spina del fianco della difesa neroazzurra. È suo l’assist per il terzo gol che chiude la partita.
Jonathan 6: non si propone con le solite accelerazioni e si limita alla fase difensiva aiutando Ranocchia a contenere Keita e i giovani giocatori laziali.
Palacio 7,5: doppietta e ultima partita stagionale perché diffidato salterà la prossima. Annata positiva per il trenca che raggiunge quota 17 gol stagionali.
Icardi 7: segna il gol del sorpasso su assist di kovacic. È il futuro e molti si augurano l’erede del Principe. Questa prima stagione ha dimostrato le potenzialità, adesso sta a lui.
Milito 10: lascia l’inter anche l’eroe del triplete. Non lascia il segno nella partita, ma si consola avendolo lasciato nel cuore dei tifosi interisti. Serata indimenticabile anche per lui.
Zanetti 10: il voto è per la carriera, i 19 anni con la maglia dell’Inter e tutto l’impegno e la passione che ci ha messo e a noi a trasmesso sia sul campo che fuori. Il numero 4 è sacrosanto ritirarlo, impossibile trovare un giocatore come lui. ZANETTI4EVER.
Berisha 6: Il portiere laziale ha ben poche colpe sui 4 gol degli avversari. Le palle di kovacic mandano gli attaccanti uno contro uno sui quali può farci poco niente.
Dias 5,5: fatica a reggere l’urto fisico degli attaccanti argetini. Di testa dovrebbe prenderle tutte, ma spesso viene anticipato senza giustificazioni.
Cana 5: un vero disastro; il secondo gol ne è l’esempio: si fa aggirare facilmente da Icardi con una palla rasoterra. Ogni volta che lo puntano in velocità si trova in affanno e ha bisogno di un rinforzo.
Biava 6: in mezzo a due cadaveri e con gli attaccanti del cagliari in super forma fa quel che può. Limita i danni e segna il gol in apertura che da una vana speranza per raggiungere l’Europa League.
Gonzalez 5: quando ha la palla tra i piedi trema tutto il centrocampo biancoceleste. Imprecisa e senza logica la sua partita. Cerca di rimediare con qualche tiro da lontano, ma peggiora solo la situazione.
Pereirinha 6: decisione e fermezza nel cuore del centrocampo. Si spinge anche in avanti e serve buoni palloni mal sprecati dagli attaccanti.
Biglia 6,5 (il migliore): il migliore in campo per la squadra di Guidolin. Gli si affida il pallone sperando possa fare qualcosa di importante, ma non venendo supportato finisce che si spegne anche lui.
Onazi 5: dovrebbe essere il perno del centrocampo su cui riparte tutta la squadra. Perde pallone ed è frettoloso nelle conclusioni.
Klose 4,5: è qualcosa di inguardabile. Dovrebbe garantire spinta e qualità, ma l’unica cosa che sa fare è buttare il pallone il curva.
Keita 5: giovane e ancora un pizzico inesperto. Dopo le ultime due prestazioni in cui ha stupito un po’ tutti a Milano non riesce ad essere così concreto. Non esiste l’intesa con Klose oggi.
Felipe Anderson 5,5: gioca ad intermittenza e alterna grandi giocate con minuti di vuoto cosmico. Potrebbe essere decisivo se iniziasse a giocare con i compagni. Testardo si abbatte contro il muro neroazzurro.