Il Napoli passeggia sulla Sampdoria vincendo 5-2 al Marassi di Genova. Gravi errori da parte di numerosi giocatori dei blucerchiati a partire da Fiorillo, protagonista in negativo su due reti su cinque degli avversari. Male anche Mustafi (che segna tra l’altro un’autorete) e il suo collega Gastaldello. Nei locali si salvano De Silvestri, Eder e il neo entrato Wszolek autore di un gran gol nel finale a giochi ormai fatti. Il Napoli, pur senza motivazioni, offre una bella prova. In cattedra uno scatenato Callejon. Bene anche Insigne e Zapata. Da sttolineare il ritorno al gol di Hamsik. Buon esordio in Serie A per lui. Fa giocare molto e ammonisce soltanto Mustafi. Ottimo metro di giudizio. Restano un paio di chiamate dubbie nel primo tempo da parte dei suoi assistenti.
Al Marassi di Genova va in scena Sampdoria-Napoli, una sfida tra due squadre che non hanno più niente da chiedere al loro campionato. I padroni di casa devono riscattare iil ko sul campo del Parma quando i gialloblu seppero imporsi una settimana fa per 2-0. Veniamo alle formazioni. Entrambi i tecnici optano per lo stesso modulo: il 4-2-3-1. Mihajilovic sceglie Fiorillo tra i pali con la linea difensiva classica; De Silvestri a destra, Mustafi e Gastaldello centrali e Regini a sinistra. Palombo e Krstisic sono i due mediani dietro al poker d’assi composto da Gabbiadini, Eder, Soriano e come unica punta Maxi Lopez. Risponde invece con diverse novità Benitez. Reina in porta, Maggio torna a destra mentre Mesto viene schierato nell’inedito ruolo di difensore centrale al fianco di Fernandez e Reveillere a completare il quartetto. Inler e Jorginho sono i due giocatori predisposti in cabina di regia. Insigne e Callejon giocano esterni alti con Hamsik incursore alle spalle dell’unica punta Duvan Zapata. Partono forte gli ospiti che si guadagnano subito un corner; Inler (6) lancia Insigne sulla sinistra il quale cerca di far valere la sua rapidità di fronte ad avversari più fisici che non rapidi. Poco dopo prova a sbloccarsi Hamsik (6) che non segna da 190 giorni ovvero dalla trasferta di Catania: le due conclusioni dello slovacco non impensieriscono Fiorillo (4). La Samp si fa apprezzare quando riparte in contropiede e al 2′ riesce a trovare il varco giusto: Regini (6) scodella dal limite per Soriano (5,5). L’attaccante blucerchiato si sarebbe trovato davanti a Reina (6) ma il guardalinee segnala un fuorigioco che sembra non esserci. La prima grande occasione è per la Samp: siamo al 13′ e De Silvestri (6,5) spinge sulla corsia destra. Il terzino mette in mezzo un traversone mal allontanato da Jorginho (5,5). La sfera arriva sui piedi di Soriano che da due passi, solissimo, spedisce sul fondo. Passa qualche minuto e il Napoli passa in vantaggio su azione da corner. Angolo perfetto pennellato per la testa di Fernandez (6) che stacca benissimo a centro area. Fiorillo effettua il miracolo deviando il tentativo sulla traversa ma Zapata (6) è un falco e il colombiano di testa insacca il tap-in del vantaggio a porta vuota. La Sampdoria non demerita eppure dietro concede troppo e i gli uomini di Benitez ne approfittano al meglio. Al 26′ Insigne (6) riceve e dal limite lascia partire una conclusione centrale potente ma non irresistibile: Fiorillo viene sorpreso e i partenopei raddoppiano. Nemmeno il tempo di esultare ed Eder (6,5) imita il piccolo centravanti in maglia mimetica. Scambio con Maxi Lopez (6) e destro chirurgico del brasiliano che sbatte sul palo prima di trafiggere Reina. La partita sembra riaperta ma Fiorillo la combina grossa. Chiffi assegna un calcio di punizione dal limite al Napoli battuto da Callejon (6,5). Lo spagnolo aggira la barriera e beffa Fiorillo; evidente l’errore dell’estremo difensore blucerchiato che ha sulla coscienza due reti su tre. I locali provano a scuotersi e si fanno notare soprattutto con iniziative sulla destra: De Silvestri è intraprendente. Reina viene impegnato al 37′: traversone di Mustafi (5,5) e stacco di Maxi Lopez che anticipa Mesto (6) senza però trovare fortuna. Nel finale la Samp alza i ritmi e va più volte vicina alla rete. Uno dei più attivi è Maxi Lopez che in girata, anticipando Fernandez, non trova la porta per una questione di centimetri. Blucerchiati che avrebbero meritato qualcosa in più: pesano eccome gli errori del portiere Fiorillo. Quattro reti in 45′: basta questo per rendere la gara di Marassi divertente e avvincente. Troppo passiva la squadra di Sinisa Mihajilovic che pure in avvio potrebbe portarsi in vantaggio. Gli errori in difesa fanno il resto. Il terzino della Samp gioca un gran primo tempo. Attento in difesa e propositivo in zona offensiva. Sembrava in giornata dopo il miracolo su Fernandez e invece regala due gol banali al Napoli. Dormita sul tiro di Insigne e altro grave errore sulla punizione di Callejon. Lo spagnolo fin dai primissimi minuti è uno dei più reattivi. Come se non bastasse l’ex Real Madrid sigla il 3-1 con la gentile collaborazione di Fiorillo. Qualche errore di troppo per l’ex Hellas Verona. Il centrocampista partenopeo regala un pallone velenosissimo a Soriano a inizio gara. Prestazione opaca. Non convincono un paio di fuorigioco chiamati da un suo assistente ai danni della Sampdoria. Per il resto l’esordio in Serie A è molto buono in una gara non difficile da gestire. (Federico Giuliani)
Sampdoria
Il peggiorin assoluto. Ha sulla coscienza il secondo e terzo gol del Napoli. Sbaglia a valutare le conclusioni non irresistibili di Insigne e Callejon. Eppure aveva iniziato bene salvando su Fernandez…
Un motorino che non ferma mai. Dietro tiene bene i rapidi attaccanti del Napoli mentre in avanti offre diversi spunti alla manovra offensiva dei blucerchiati. In ottima forma anche se cala nella ripresa.
Qualche sbavatura di troppo per il centrale doriano che viene coinvolto suo malgrado nell’errore collettivo di marcatura in occasione della rete di Zapata in avvio. Nella ripresa segna un’autorete con una goffa scivolata anche se dietro a lui c’era in agguato Zapata.
Spaesato, viene spesso preso in mezzo dai movimenti dei giocatori del Napoli. Callejon quando si accentra fa quello che vuole e lui va in crisi. Bevuto da Zapata sul 4-1.
Inizia bene poi la sua prova viene macchiata dalla perforazione di Zapata sulla destra che regala ad Hamsik il 4-1. Avrebbe dovuto opporsi con miglior vigore.
Un leader che quest’oggi non si nota. A centrocampo la Samp avrebbe bisogno di qualcuno che detti i tempi ma lui non ci riesce. Si nota solo quando commette fallo.
Vedi Palombo. Leggermente meglio ma il risultato non cambia. Non riesce ad incidere in mezzo ad Inler e Jorginho ( Tanta confusione in mezzo al campo. Difficile cambiare il destino di un match come questo).
Luci (poche0 ed ombre (tante). Si sposta da una parte all’altra dell’attacco doriano ma non trova varchi. Si accende di tanto in tanto regalando qualche pallone a Maxi Lopez ma non basta ( Ci mette tanto impegno e sfiora una rete da punizione nel finale).
Quanto meno, a differenza di molti suoi compagni, ci mette l-orgoglio. Segna il gol del 1-2 e sfiora più volte la doppietta personale. L’ultimo ad arrendersi.
Si divora un gol clamoroso sullo 0-0 poi alterna buone giocate ad errori grossolani. Prestazione non all’altezza del suo standard.
Lotta come un leone e tra il finire del primo tempo e l’inizio della ripresa si fa notare con ottimi movimenti. Vicinissimo al gol poi si spenge forse demoralizzato dall’andamento della partita ( Segna il 2-5 con un grandissimo tiro).
La Samp vista oggi non aveva carattere. Il tecnico blucerchiato non è riuscito ad evitare un risultato pesante a Marassi. Avrebbe potuto coprirsi invece la sua squadra ha concesso ampi spazi ai partenopei.
(Federico Giuliani)
Napoli
Per larghi tratti di gara spettatore non pagante in un pomeriggio tranquillo. Trafitto dal destro chirurgico di Eder. Nella ripresa lascia il posto a Doblas ().
Notizie positive per Benitez che recupera l’esterno. Gioca un buon primo tempo poi nella ripresa, complice la stanchezza, cala e si preoccupa di più di difendere che non attaccare.
Non è un centrale e si vede ma con la sua esperienza riesce a portare a casa la pagnotta. Prende le msiure su Maxi Lopez anche se spesso lo stile non è il massimo.
Qualche pausa di troppo per l’argentino. Protagonista in occasione dell’1-0 poi si addormenta sui tagli di Maxi ed Eder. Non chiude Wszolek nel finale.
Timidissimo il francese. Non si nota quasi mai e avrebbe potuto garantire qualcosina in più su quella fascia.
Una gara facile amministrata al meglio. Recuperi di palla e lanci in profondità. Partecipa al 5-1 servendo Callejon sulla destra.
Si riprende dopo un primo tempo in affanno. Non fa niente di eccezionale ma per lo meno evita errori da matita rossa.
Spostato da una fascia all’altra sembra una giornata grigia per lo Scugnizzo e invece ecco il lampo che regala il 2-0 ai suoi. Deve ringraziare Fiorillo.
Scatenato dall’inizio alla fine. Scardina i centrali della Samp con movimenti velenosi, trova il gol su punizione e regala palloni importanti ai suoi compagni ( Torna in campo dopo un calvario infinito. Sfiora il gol).
Lo slovacco torna al gol dopo mesi di astinenza. Si scrolla di dosso un peso e gioca più sciolto del solito. Sostituito per un infortunio patito in un contrasto di gioco ( Presente nelle manovre offensive ma non trova il varco giusto per far male alla Samp).
Prende fiducia con il passare dei minuti. Apre la goleada con un tap-in di testa poi nella ripresa regala ad Hamsik la palla di una facile rete. Tutta esperienza utile per il futuro.
Nulla da dire alla sua squadra che diverte e offre spettacolo in un campo non facile. Non sbaglia niente e l’intuizione di Mesto centrale non è un’idea malvagia. Bravo a puntare su Zapata e Insigne: i due ripagano con un gol a testa.
(Federico Giuliani)