Finisce 1-1 lo spareggio valido per l’ultimo posto in Europa League tra Torino e Parma. Alla rete di Immobile al 41’ risponde Biabiany che ribadisce in rete il rigore parato a Cassano. Per l’accesso all’Europa si deciderà tutto nell’ultima giornata.
partita piena di colpi di scena e giocata a ritmi piuttosto alti per lunghi tratti. Il Toro cerca di fare la partita per tutto il primo tempo, va in vantaggio ma deve concedere la ripresa al Parma che anche se in 10 uomini per l’espulsione di Lucarelli riesce a trovare il pari poco dopo. Nella parte finale del match, succede di tutto: espulsione di Immobile per doppia ammonizione e Parma che avrebbe l’opportunità di ribaltare il risultato in un paio di occasioni.
dopo il vantaggio di Immobile la squadra di Ventura aveva la partita in mano, ancor di più quando Lucarelli si vede sventolare il rosso diretto al 63’ costringendo i suoi a giocare 10 contro 11. Da qual momento però la squadra granata rovina tutto perché Glik entra in scivolata su Acqah stendendolo in area e causando il rigore che vale il pari, poco dopo Immobile si lascia cadere in area ma viene giustamente ammonito per simulazione: è il secondo giallo per il capocannoniere della Serie A che quindi abbandona il campo. Tre punti più che sprecati. sebbene in 10 contro 11 non molla e riesce a trovare il pari con Biabiany. Nella ripresa è la squadra di Donadoni a fare la partita sfiorando perfino la rimonta ma soffre per tutta il match molto le ripartenze del Toro che con Immobile e Cerci sono sempre una minaccia. corretta interpretazione sulle due espulsioni, altrettanto vale per il rigore concesso al Parma. Forse Glik meriterebbe più di un cartellino giallo in occasione del fallo da rigore su Acquah dato che il giallo blu era lanciato a rete.
Il primo tempo tempo di Torino Parma termina sul parziale di 1-0 dopo la rete di Immobile al 42’. Partita che vale tanto, tantissimo in chiave europea, visto anche il risultato del Milan sconfitto per 2-1 dall’Atalanta nella partita delle 12:30. Il Toro si schiera con la formazione tipo, il Parma invece sceglie un 4-3-3 dove in attacco Cassano gioca punta centrale supportato da Biabiany e Molinaro in versione esterno alto. La partita è giocata principalmente dal Toro che supportato da un comunale di Torino tutto esaurito prova a spingere sopratutto sulle corsie laterali con Cerci che svaria su tutto il fronte. Dall’altro lato il Parma sfrutta gli spazi concessi dagli avversari arrivando spesso in zona gol e sfiorando il vantaggio più volte. La prima occasione del match è proprio dei giallo blu che con Marchionni che serve l’inserimento di Parolo, quest’ultimo al centro dell’area davanti a Padelli non trova la porta. Risponde il Torino con Immobile che tenta il gol del secolo di rovesciata su cross di Cerci ma la palla vola alta sopra la traversa. Nella parte centrale della prima frazione si condensano le azioni più importanti su ambo i lati. Il Toro ci prova in varie occasioni da calcio d’angolo ma non è preciso nell’ultimo passaggio; il Parma sfiora invece il gol prima con Molinaro il cui tiro a giro sfiora l’incrocio dei pali dopo un’azione magistrale partita dai piedi di Cassano, poi è Marchionni a spaventare i tifosi granata con una conclusione da fuori di poco alta sopra la traversa. Nei minuti finali il Torino trova il vantaggio su errore di Paletta che, pressato da dietro da Immobile, sbaglia la misura dell’appoggio a Mirante favorendo il capocannoniere della Serie A che si impossessa della sfera e a porta vuota non sbaglia. Ce la mette tutta per trascinare i suoi verso un sesto posto che entrerebbe nella storia, lotta su ogni pallone e è protagonista di ogni azione d’attacco. Troppo nervoso in questa prima frazione, rischia di peggiorare la situazione se continua così. Sostiene l’attacco del Parma con le sue giocate. Un errore non da lui consegna il vantaggio al Torino dopo un primo tempo equilibrato (Giorgio Davico)
Torino
Para un rigore a Cassano ma non può nulla sulla ribattuta di Biabiany, per il resto fa il suo dovere confermando il suo valore.
Tutto bene fino al 70’ quando decide di entrare in scivolata in area su Acquah. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore che vale il pari del Parma. Solo ammonizione per il polacco che ha rischiato qualcosa di più.
Sbaglia poco in fase difensiva, spesso rinvia palloni pericolosi che passano nella propria area.
Difensivamente poche sbavature, in fase offensiva è protagonista di un paio di punizioni che sfiorano la rete grazie alla sua abilità nel calciare forte e preciso.
Spinge poco, sopratutto nel secondo tempo concedendo spazi ai diretti avversari sulla corsia di competenza.
Spesso assente dal gioco, si vede però sopratutto dalla metà campo in su quando prova un paio di volte la conclusione dalla distanza.
Non fa il doveroso filtro a centrocampo portando la squadra ad arretrare il proprio baricentro di qualche metro nella ripresa.
(dall’84)
Tra i migliori nel Torino, si muove molto con e senza palla, in fase offensiva cerca l’appoggio per i compagni d’attacco.
(dall’87)
Molto bene nella prima frazione, cala durante la ripresa proprio quando il Parma si fa più insistente.
Svaria su tutto il fronte d’attacco,non si ferma mai e si integra quasi alla perfezione con Immobile. Nell’uno contro uno è sempre una minaccia, gli manca solo il gol.
Segna il gol del vantaggio mostrando caparbietà oltre alle conosciute qualità tecniche; tutto bene fino al 73’ quando cade in area volontariamente, viene ammonito per la seconda volta costringendo i suoi giocare in 10 l’ultimo quarto d’ora.
Prepara bene il match, la sua squadra fa possesso e crea occasioni da gol nel primo tempo, nella ripresa però i granata restano troppo bassi dando coraggio al Parma che è anche costretto a giocare in 10. Partita che poteva essere gestita meglio, occasione sprecata.
(Giorgio Davico)
Parma
Bene nelle uscite sopratutto sugli sviluppi di corner, sfortunato in occasione del gol subito da Immobile.
Singe poco sulla corsia e soffre la velocità di Cerci e Immobile.
Un errore non da lui regala ad Immobile il vantaggio per il Torino, nella ripresa qualche altra sbavatura in fase di copertura.
Espulso al 63’ per un fallo da ultimo uomo su Immobile, già nel primo tempo aveva rischiato su un azione simile. Lascia i suoi compagni in 10 durante una partita importantissima.
Come Cassani spinge poco sulla fascia e soffre i contropiede del Toro che partono spesso dalla corsie laterali.
Buona visione di gioco a centrocampo, sfiora il vantaggio con due conclusioni che sorvolano la traversa difesa da Padelli.
(dal 78’)
Protagonista nel primo tempo con due occasioni da rete non sfruttate al meglio, cala vistosamente nella ripresa.
Tra i migliori del match, ci mette corsa per tutti i 90’ facendo bene le due fasi. Si guadagna il rigore con un’azione personale in verticale e sfiora il gol con una conclusione dalla distanza.
Non riesce a innescare la sua velocità ma è rapido in occasione del rigore di Cassano riuscendo a ribadire in rete la parata di Padelli.
Sostiene l’attacco giallo blu con giocate da grande giocatore, sbaglia però il rigore come contro l’Inter. Nella parte finale del match sente la stanchezza e viene sostituito.
(dall’84)
Gioca in una posizione inedita e lo si nota, tuttavia va vicino alla rete personale con una conclusione a giro dal centro dell’area.
(dal 45’) entra per giocare tutto il secondo tempo ma non riesce mai ad incidere.
La sua squadra parte dosando le forze davanti ad un Torino che adotta invece una strategia opposta, nella prima frazione sfiora più volte il vantaggio con azioni che vanno ad intervallare il possesso avversario. I suoi sono bravi a non mollare anche sotto di un gol e con un uomo in meno e riescono ad agguantare il pari.
(Giorgio Davico)