L’amichevole di lusso disputata al Vicente Calderon regala un match avvincente fin dai primi minuti di gioco. Nonostante sia stata una partita avara di gol, e per la Spagna è davvero una rarità, ci sono state occasioni da una parte e dall’altra. Dopo appena 1′ gli iberici si fanno vivi con Jordi Alba su imbeccata di uno straordinario Iniesta; Buffon distende il corpo e salva gli azzurri. L’Italia lentamente prende le misure e al 4′ costruisce una palla gol clamorosa. Cerci è bravissimo ad incunearsi nel cuore dell’area di rigore spagnola dove lascia partire un tiro cross che sorprende Casillas. Il pallone attraversa tutta la linea di porta prima di sbattere sul palo. Archiviato questo grande rischio la Spagna ricomincia a macinare gioco e ci vogliono le manone di Buffon per dire no ad una conclusione dal limite di un brillante Pedro. Replica al 21′ su un tentativo dalla media distanza di Iniesta. L’italia ci mette impegno ma la qualità in mezzo al campo non si esprime come vorrebbe Prandelli visto che Montolivo e Motta sono due spettatori non paganti della gara. L’unico che molto gradualmente si inserisce in partita è Marchisio e proprio dallo juventino nasce la seconda occasionissima italiana. Assist geniale del centrocampista per Osvaldo che spalle alla porta si gira, si costruisce dal niente lo spazio per calciare e conclude verso la porta con il pallone che termina fuori di pochissimo.
Nella ripresa la Spagna parte con un ritmo infernale. L’ingresso di David Silva è risultato determinante ai fini del risultato e proprio l’asso del Manchester City offre con un tocco fantastitco la chance a Thiago Alcantara di spingere a rete a tu per tu con Buffon. Sulla conclusione dello spagnolo Buffon è letteralmente miracoloso a salvare il risultato. Nemmeno Pirlo, entrato al 46′ al posto di un opaco Candreva, riesce a dare brio alla manovra dell’Italia che questa sera non si è mai vista. Un altro campanello d’allarme per l’Italia dopo il grande pericolo corso suona al 61′; pallone velenoso perso da Motta sulla trequarti azzurra e contropiede orchestrato da David Silva che conclude di poco fuori. Il gol è ormai nell’aria e arriva al 62′: Iniesta porta la sfera per 40 metri e scambia due volte con David Silva, tacco del blaugrana per il neo entrato che viene murato dalla difesa italiana. Il pallone rimane però in area e Pedro da distanza ravvicinata conclude in porta trovando un insicuro Buffon che si fa così beffare. Sarà questa la rete che deciderà il match. L’Italia non riesce a creare pericoli concreti se non nel finale: punizione tagliata in area dove la sponda di Paletta per poco non causa una goffa autorete di Albiol. Troppo poco per far male alla Spagna che, pur senza giocare una grande partita, porta a casa il risultato. Tutto come da copione visto che da queste parti sono abituati a vincere sempre e comunque. Lavori in corso nell’Italia; di qui a giugno è possibile fare quei progressi che servono per competere con corazzate come quella iberica. (Federico Giuliani)
Fischio finale dell’arbitro, il risultato finale dell’amichevole Italia-Spagna è di 1-0 a favore della Roja, che prolunga un’inbattibilità casalinga che dura addirittura dal 2006. Decide il gol di Pedro Rodriguez, che sigilla una superiorità ancora evidente delle Furie Rosse sugli azzurri, che hanno subito sia tecnicamente che atleticamente. La nota positiva per Prandelli è il debutto di Gabriel Paletta al centro della difesa: l’oriundo del Parma ha ben figurato risultando probabilmente il migliore in campo dei nostri.
Al 62′ minuto di gioco Italia 0 Spagna 1. Gol realizzato da Pedro Rodriguez, l’attaccante del Barcellona finalizza dal cuore dell’area di rigore una veloce azione corale: tiro di sinistro da posizione centrale, Buffon tocca ma non trattiene (poteva forse fare di più) e palla in rete. Per Pedro è il gol numero 14 in 38 partite con la maglia della Roja, da segnalare gli ottimi passaggi di Iniesta e soprattutto Silva che hanno costruito l’azione del gol. Vantaggio meritato per la Spagna.
Dopo l’intervallo del’amichevole Italia-Spagna le prime sostituzioni tra le due squadre. Prandelli ha inserito Andrea Pirlo al posto di un Antonio Candreva un pò spento, con gli azzurri che sono passato al centrocampo a rombo. Nella Spagna invece tre cambi e dentro tragli altri anche David Silva, che ci mette molto poco ad entrare nel vivo del match. Il trequartista del Manchester City pesca dopo pochi minuti un assist straordinario per l’inserimento in area di Thiago Alcantara, che riesce a tirare ma Buffon in uscita è fantastico e col corpo devia in angolo. Sugli sviluppi del corner fendente mancino dello stesso Silva dal limite e palla fuori di poco, con Gigi stavolta fermo tra i pali
Superata la mezz’ora di gioco il risultato dell’amichevole Italia-Spagna è sempre fermo sullo 0-0. La Spagna sta giocando di più e si può dire anche meglio, l’azione delle Furie Rosse è fluida come al solito anche se la nostra difesa, pur barcollando occasionalmente, non molla un centimetro. Fino adesso Paletta sta giocando bene mentre l’altro oriundo Osvaldo si è guadagnato un’ottima occasione da gol. Al 28′ dopo un’azione offensiva dell’Italia Marchisio ha passato di tacco per il compagno di squadra, che si è liberato di Martinez con un bel tocco e dal limite dell’area ha calciato a giro di sinistro, cercando l’incrocio dei pali: palla alta di poco, brivido per Casillas che difficilmente sarebbe riuscito a parare.
Subito scoppiettante l’amichevole Italia-Spagna. Al primo minuto azione pericolosa della Roja, oggi in tenuta nera: Iniesta illumina per Jordi Alba che si inserisce in area ma da posizione defilata crossa addosso a Buffon; pochi minuti dopo bello spunto di Cerci che entra nel lato destro dell’area spagnola, riesce a liberarsi raggiungendo il fondo e prova il cross di destro: deviazione e palla che sbatte sul secondo palo. Pochi minuti dopo sventola di Pedro da fuori area; Buffon respinge in tuffo basso, Criscito spazza.
Le formazioni ufficiali della partita Italia-Spagna, amichevole in campo allo stadio Vicente Calderon di Madrid. Prandelli sceglie il modulo 4-3-3 con Candreva e Cerci ai lati di Osvaldo, in difesa confermato Criscito a sinistra e debutto da titolare per Paletta, in coppia con Barzagli. Stesso modulo per la Spagna con Azpilicueta a destra al posto dell’annunciato Juanfran, e Diego Costa punta centrale. Spagna (4-3-3): 1 Casillas, 3 Azpilicueta, 4 S.Ramos, 4 Javi Martinez, 18 J.Alba; 17 T.Alcantara, 16 Busquets, 10 Fabregas; 11 Pedro, 19 D.Costa, 6 Iniesta In panchina: 12 V.Valdes, 23 Reina, 2 Albiol, 5 Juanfran, 14 X.Alonso, 7 Koke, 21 D.Silva, 20 Cazorla, 22 J.Navas, 9 Negredo Allenatore: Vicente Del Bosque Italia (4-3-3): 1 Buffon; 2 Maggio, 15 Barzagli, 14 Paletta, 4 Criscito; 18 Montolivo, 5 T.Motta, 8 Marchisio; 6 Candreva, 10 Osvaldo, 25 Cerci In panchina: 12 Sirigu, 26 Perin, 13 Astori, 3 Chiellini, 19 Bonucci, 7 Abate, 20 De Sciglio, 21 Pirlo, 16 Parolo, 24 Verratti, 23 Giaccherini, 17 Insigne, 9 Immobile, 22 Destro, 11 Gilardino Allenatore: Cesare Prandelli
In amichevoli come Spagna-Italia, partita che seguiremo fra poco in diretta, non è sempre facile identificare una chiave tattica, appunto perché si tratta di amichevoli in cui il gioco (per fortuna) ha spesso la meglio sui tatticismi e la ricerca del risultato a tutti i costi. Non mancheranno comunque i temi di interesse: la Spagna, con Diego Costa, abbandona l’attacco senza punti di riferimenti precisi e ha un vero numero 9. Una scelta molto importante, che potrebbe cambiare il modo di giocare delle Furie Rosse: ecco perché questo test sarà molto importante. In casa Italia, sarà particolarmente interessante vedere come il centrocampo azzurro (pur certamente forte) saprà comportarsi contro la Nazionale che proprio su questo reparto ha costruito i suoi successi. Sul 4-3-3 Prandelli sta puntando molto, il test di oggi darà risposte importanti.
Una favorita chiara per Spagna-Italia, che si gioca stasera alle 22.00 a Madrid. Sono i padroni di casa, come è normale visto che parliamo dei campioni del Mondo e d’Europa in carica. Secondo le quote fornite dall’agenzia di scommesse sportive Snai, una vittoria iberica pagherebbe 1,50 volte la posta, cioè è considerata molto probabile. Per il pareggio si sale a 4,00, mentre una vittoria degli azzurri varrebbe 6,50 volte la posta. Piuttosto equilibrate sono le quote sul numero di gol della partita: nonostante sia un’amichevole, la Snai non dà per scontato che si vedranno molti gol, visto che l’Under 2,5 è quotato a 1,90, poco oltre l’Over che è dato a 1,80. Spagna favorita anche nei pronostici a fine primo tempo, anche se le differenze si riducono: il segno 1 dopo 45 minuti è quotato a 2,00, con poca differenza rispetto al 2,35 del pareggio. Meno considerato invece un vantaggio azzurro, la cui quota è di 6,00. I risultati esatti più probabili sono le vittorie spagnole per 1-0 oppure 2-0 e il pareggio per 1-1, tutti quotati a 7,00.
Alle ore 22 di questa sera il Vicente Calderon, casa dell’Atletico Madrid, ospita Spagna-Italia, amichevole internazionale di lusso. E’ l’ultimo test prima dei Mondiali: le due nazionali avrebbero preferito evitare di incontrarsi in uno scontro diretto, anche perchè potrebbero trovarsi ai quarti di finale in Brasile; tuttavia è risultato difficile organizzare amichevoli con altre nazionali in questo periodo della stagione, e così le Furie Rosse e gli Azzurri si devono “accontentare” di scontrarsi a Madrid per mettere a punto strategie, schemi e inserimento di giocatori in vista della Coppa del Mondo. Dove, come sappiamo, la Spagna si presenterà come campione in carica, e dove invece l’Italia deve riscattare la pessima figura rimediata in Sudafrica, con l’eliminazione al primo turno in un girone che definire modesto è dire troppo poco. Sono comunque due tra le Nazionali più vincenti a livello globale: gli iberici hanno in bacheca un Mondiale e tre Europei, l’Italia risponde con quattro Mondiali e un Europeo. Una simbolo del calcio costruito su difesa arcigna, grande organizzazione tattica e cinismo; l’altra spettacolare, dedita al bel calcio ma spesso e volentieri fumosa (in passato: oggi non si può certo dire che sia ancora così). Nella storia si sono ovviamente giocate tante partite: l’ultima amichevole ci vide vincitori a Bari, nell’agosto del 2011. Segnarono Montolivo e Aquilani per noi, Xabi Alonso firmò su rigore il momentaneo pareggio. Poco più tardi però furono loro a festeggiare, in un’occasione decisamente più importante: ci scontrammo nell’esordio del girone e fu 1-1 (reti di Di Natale e Fabregas), ci ritrovammo in finale e fu un trionfo rojo, 4-0 con i gol di David Silva, Jordi Alba, Fernando Torres e Mata, con le Furie Rosse che non si fermarono fino al triplice fischio di Pedro Proença. Un anno più tardi fu altro pareggio (0-0) nella semifinale di Confederations Cup: li tenemmo in scacco per 120 minuti, poi Bonucci calciò fuori il suo rigore e all’ultimo atto ci andarono loro (salvo perderlo nettamente). Ai rigori era finito anche il quarto di finale di Euro 2008: sempre 0-0, a fare la differenza il fatto che De Rossi e Di Natale si fecero ipnotizzare da Casillas. Insomma: gli ultimi precedenti dicono che la Spagna ci soffre, ma trova sempre un modo per batterci. La nostra speranza, per il Mondiale più che per questa amichevole, è che finisca come nel 1994: quarti di finale negli Stati Uniti, Dino Baggio e Caminero sembravano averla indirizzata verso i supplementari ma a tre minuti dal termine Signori lanciò Roberto Baggio che saltò secco Zubizarreta e fece 2-1 per noi. Resta l’ultimo grande ricordo legato alla Spagna per l’Italia; volendo andare più indietro, agli Europei del 1980 pareggiammo 0-0 (a Milano).
La Spagna, campione del mondo in carica, ha comunque dovuto giocare le qualificazioni per il Brasile: impegno non immediato, perchè inserita nel gruppo 9 insieme alla Francia e con una sola squadra promossa direttamente. Alla fine il compito è stato portato a termine con 20 punti (6 vittorie e 2 pareggi), ma proprio i Bleus hanno interrotto una striscia record di vittorie consecutive messa a segno dalle Furie Rosse in partite ufficiali. Dal 2008 questa nazionale domina in lungo e in largo: finalmente Vicente Del Bosque (e, prima di lui, Luis Aragones) è riuscito a dare concretezza a una squadra i cui predecessori venivano sempre segnalati come grandi favoriti alla vigilia delle manifestazioni, ma poi si scontravano con il cinismo degli avversari e venivano costantemente eliminati. Vento cambiato del tutto: la Spagna ha vinto gli ultimi due Europei e ci ha infilato il Mondiale del 2010. Mai nessuna nazionale aveva vinto tre titoli di questo spessore consecutivamente; e c’è anche la “sorpresa”. Solitamente le Furie Rosse sono conosciute per avere un attacco esplosivo e hanno sempre tenuto fede alla loro fama; ma i successi recenti sono innanzitutto figli della difesa, perchè la Spagna nei tre trionfi di cui sopra hanno incassato appena sei reti in 19 partite, con un dato che deve fare ancora più impressione, ovvero che questi sei gol gli iberici li hanno incassati sempre nella prima fase, e dunque quando conta sul serio (cioè nelle partite a eliminazione diretta) sono sempre riusciti a blindare la loro porta, e nelle manifestazioni ufficiali non incassano reti in gare da dentro o fuori da 10 partite. Anche l’Italia è conosciuta come una grande difesa, è sempre stato questo il segreto degli Azzurri: spesso e volentieri però la nostra nazionale ha sacrificato la fase offensiva in nome della solidità del reparto arretrato, tradendo così le aspettative e andando incontro a cocenti delusioni. Con Cesare Prandelli qualcosa è cambiato: l’Europeo del 2012 ha consegnato al mondo un’Italia finalmente propositiva, capace di fare la partita e di annichilire sul piano del gioco una nazionale decisamente più quotata come la Germania (semifinale) e di lasciare le briciole all’Inghilterra (quarti di finale). Contro la Spagna è stata una disfatta, ma il gruppo era nuovo e in totale ricostruzione dopo il disastro sudafricano; se c’è una cosa che si può imputare al nuovo Commissario Tecnico è proprio quella, forse, di aver abbandonato a metà un progetto che puntava sulla rifondazione dalle radici e sull’inserimento profondo dei giovani. Un po’ per mancanza di materia prima, un po’ perchè probabilmente è mancato il coraggio di affrontare un Mondiale con un gruppo del tutto nuovo, Prandelli ha richiamato qualcuno dei senatori storici e potrebbe ampliare il tiro, se è vero che De Sanctis e soprattutto Francesco Totti possono rientrare nei 23 che andranno in Brasile. Ad ogni modo questa Nazionale ha già bruciato le tappe: qualificazione ottenuta senza patire (22 punti con 6 vittorie e 4 pareggi), andiamo in Brasile con la consapevolezza di potercela giocare. Lo faremo anche contro la Spagna: a dire il vero i precedenti dicono che abbiamo fatto benissimo arrivando da amichevoli negative (prima degli ultimi Europei perdemmo 3-0 contro la Russia) ma non si può guardare troppo alla cabala e non è quello che farà Cesare Prandelli. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire questa amichevole di lusso: la diretta di Spagna-Italia sta per cominciare…
Il tabellino
Reti: 62’Pedro
Spagna (4-3-3): Casillas (46’Valdes), Azpilicueta, Sergio Ramos (46’Albiol), Javi Martinez, J. Alba; Thiago, Busquets (46’Xabi Alonso), Cesc (46’David Silva); Pedro (82’Santi Cazorla), Iniesta (46’Jesus Navas), Costa. C.T: Del Bosque.
Italia (4-3-3): Buffon; Maggio (46’Abate), Barzagli, Paletta, Criscito (46’De Sciglio); Motta (61’Giaccherini), Montolivo, Marchisio; Candreva (46’Pirlo), Cerci (66’Immobile), Osvaldo (66’Destro). C.T: Prandelli.
Arbitro: Aranovskyi (Ucraina)
Ammoniti: 42’Criscito, 74’Destro