Real Madrid-Juventus 2-1. Si complica il cammino europeo dei bianconeri, che però non demeritano al Santiago Bernabeu, rimanendo anche in partita con l’uomo in meno. Il risultato penalizza oltre la prestazione; ora serviranno due imprese, in casa contro le Merengues e a Istanbul contro il Galatasaray. – Il portoghese è salito a 7 gol in tre partite di Champions League: impressionante. Ieri non ha nemmeno avuto bisogno di inserire la quinta: geniale e provvidenziale il taglio a beffare il fuoriogioco sul primo gol, impeccabile il rigore, “bravo” anche nel trarre in inganno l’arbitro accentuando oltre modo il colpo preso da Chiellini. L’uruguayano rientra dopo lo stop per infortunio ed è il migliore dei suoi: nel primo tempo Marcelo non lo vede mai, dal suo piede partono cross interessanti e su uno di questi arriva il pareggio di Llorente. Cala nella ripresa, ma è attento anche dietro. – Del brasiliano abbiamo detto: partita confusa la sua, deficitario in difesa dove lascia scappare troppe volte Caceres. Sulla sua corsia agisce Ronaldo e lascia fare: meno esplosivo e più timoroso del solito. Chiellini paga l’eccesso di agonismo: il rigore condiziona la partita e lui è ingenuo nel trattenere Sergio Ramos che non sarebbe mai arrivato sul pallone. Sfortunato sull’espulsione: Grafe prende un abbaglio.
Terza giornata del girone B della Champions League 2013-2014: il match tra Real e Juventus, che si è giocato al Santiago Bernabeu, si è concluso con il risultato di 2 a 1 a favore dei padroni di casa, grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo. Per i bianconeri è andato in gol LLorente. partita molto aperta dal 1′ al 90′, con entrambe le squadre che hanno tenuto ritmi molto alti, hanno cercato di giocare e di raggiungere la vittoria tramite il gioco. Quindi ci sono state diverse occasioni ed è stata una partita molto vivace. squadra che non ha ancora trovato la sua dimensione nel gioco corale, che si affida alle giocate dei singoli, dato che ce ne sono diversi che possono cambiare la partita da soli. Dietro ballano, non chiudono mai la gara nonostante la superiorità numerica e di conseguenza rischiano fino al 90′. ? partita di grande sostanza e concentrazione, se non nel caso dei due gol presi; la Juve gioca un tempo in 10 al Bernabeu e non lo si nota; manca un po’ di incisività in fase di conclusione dove gli attaccanti questa sera non sono stati precisissimi.? il rigore lo si può concedere, ma cambia la partita espellendo ingiustamente Chiellini. Anche nei diversi contatti di gioco, il metro è sempre diverso.
Il primo tempo tra Real Madrid e Juventus si è concluso con il risultato di 2 a 1 a favore degli spagnoli. Gli uomini di Conte sono passati in svantaggio subito e al 4′ hanno subito il primo gol di Cristiano Ronaldo: il portoghese, servito in area da uno splendido filtrante di Di Maria, ha saltato Buffon in uscita e ha appoggiato il pallone in rete, portando in vantaggio gli spagnoli. Il gol subito non ha tramortito, anzi ha risvegliato la Juventus che fino a quel momento aveva dormito e di conseguenza gli uomini di Conte si sono gettati in avanti, mettendo in evidenza i limiti della retroguardia spagnola. prima ci ha provato Tevez con un destro a giro che è terminato di poco alto sopra la traversa; poi ci ha provato Caceres con un tiro sulla respinta di un corner che è terminato a filo del palo destro della porta di Casillas. Dopo queste due opportunità è arrivato il pareggio degli uomini di Conte, al 22′: dalla destra Caceres ha lasciato partire un cross sul secondo palo, dove Pogba ha incornato verso la porta; Casillas ha respinto, ma male, e sulla respinta Llorente ha trovato la deviazione vincente, portando il conto in parità. Il pari è durato però appena 4′; infatti al 27′, sugli sviluppi di una punizione, Chiellini ha commesso fallo su Ramos con una evidente trattenuta; dal dischetto si è presentato Ronaldo che ha battuto Buffon alla sua destra. Dopo essere tornata in svantaggio, la Juve ha faticato a reagire, a differenza di come aveva fatto in precedenza. Non ha avuto più occasioni nitide, anzi ha rischiato di subire il contropiede del Madrid, come quando Ronaldo ha calciato a lato di poco dal limite. I padroni di casa piano piano hanno abbassato i ritmi e la Juventus è sembrata non riuscire più a rendersi pericolosa. Così il primo tempo tra Real Madrid e Juventus si è concluso con il risultato di 2 a 1. Due gol che dicono tutto: rigore perfetto, prima un taglio nell’area della Juventus a bucare Buffon (con dribbling). Prende subito un giallo e, evidentemente condizionato, non riesce a garantire il giusto filtro in mezzo, e infatti la Juventus sfonda. Un ottimo primo tempo. Sale sempre a creare superiorità sulla corsia, ed è da lui che nasce il gol del pareggio temporaneo. Dietro, sempre attento. Forse per direttive, forse perchè non ce l’ha nelle corde, non passa mai la metacampo, così che è sempre Pogba a doversi allargare e far perdere un uomo alla Juventus.
Casillas, 6: impreciso sul gol subito, si riscatta con due interventi, il primo su Marchisio e il secondo su Giovinco nella ripresa.
Arbeloa, 5,5: buona spinta sulla destra, sostiene Di Maria, ma soffre dietro, chiunque sia a puntarlo.
Pepe, 5,5: si perde Llorente sul gol e non trasmette mai sicurezza al repartp arretrato.
Sergio Ramos, 6,5: mezzo punto per il rigore conquistato; dietro è il più sicuro dei suoi e il più pulito negli interventi.
Marcelo, 5: non controlla bene la fascia in difesa, dove Caceres vaga liberamente; anche in avanti è impreciso e confusionario.
Khedira, 6: recupera molti palloni a centrocampo e li gestisce senza sbagliare.
Illaramendi, 6,5: ha personalità, gioca il pallone con tranquillità e non si perde a cincischiare con il pallone tra i piedi in mezzo al campo. (Isco, dal 72′ senza voto).
Modric, 6,5: tanta qualità al servizio delle punte; non perde un pallone e è importante il suo contributo in fase di pressing.
Di Maria, 7: stupendo l’assist per il primo gol di Ronaldo; inventa anche altre giocate, soprattutto nel primo tempo, poi nella ripresa si spegne. (Morata, dal 79′ senza voto).
C. Ronaldo, 7,5: due gol e tante accelerazioni, procura l’espulsione di Chiellini. Fenomeno.
Benzema, 5: si mangia un gol, soffre la pressione del Bernabeu che lo fischia e finisce con lo sbagliare tutto. (Bale, dal 67′ senza voto)
All. Ancelotti, 6: squadra ancora in cerca della propria identità; per il momento si affida ai singoli e per ora va bene. Ha bisogno di tempo.
Buffon, 6: attento nel momento in cui viene chiamato in causa, non può nulla sui due gol del Real.
Caceres, 7: dal suo piede prende avvio l’azione del gol della Juventus; spinge con continuità in avanti e anche in fase difensiva è il più solido.
Barzagli, 6: partita in cui non commette ingenuità evidenti, comanda la difesa con la solita concentrazione, ma viene abbandonato dal compagno di reparto.
Chiellini, 4: regala un rigore al Real, per un fallo in area che si poteva risparmiare; continua la sua serata negativa, lasciando, anche se ingiustamente, la sua squadra in 10, per una mezza gomitata ai danni di Cristiano Ronaldo.
Ogbonna, 5,5: soffre Di Maria nel primo tempo, migliora nella ripresa, ma in fase offensiva non accompagna mai e quando spinge perde sempre il pallone.
(Giovinco, dal 59′, 6,5: entra bene in partita e cerca il gol in due occasioni).
Vidal, 6: sostiene poco la manovra, dato che si sacrifica più in fase di copertura, recuperando molti palloni, ma senza pungere in avanti.
Pirlo, 5,5: nulla di straordinario e neanche errori, ma da un giocatore come lui in partite come questa ci si aspetta che faccia la differenza. (Asamoah, dal 59′ , senza voto).
Pogba, 6,5: buona personalità, come sempre, mette lo zampino nel gol e cerca di sfruttare le sue qualità negli inserimenti, riuscendoci solo in quella occasione. Nella ripresa viene poco servito.
Marchisio, 5,5: si nota per un tiro in avvio, respinto bene da Casillas, e poi fa fatica ad inserirsi e a sostenere il reparto avanzato.
Tevez 6: poco servito, va a cercarsi da solo il pallone e arriva più volte alla conclusione nel primo tempo, anche se nella ripresa non tocca quasi mai il pallone
Llorente, 6,5: ha una occasione e la trasforma; per il resto gioca di sponda e prova a fare salire la squadra, ma non sempre è preciso. (Bonucci, Ddl 50′ del s.t., senza voto).
all. Conte, 6: squadra aggressiva, ma poco concentrata in avvio; azzecca i cambi, ma non raggiunge il pareggio.