La giornata di Ferragosto inizia con un sorriso per l’atletica italiana: Alessia Trost si è qualificata per la finale del salto in alto femminile che si disputerà sabato 17, con inizio alle ore 16.00 italiane. Alessia è probabilmente la più grande speranza per i prossimi anni di questo sport in Italia: in inverno impressionò tutti saltando , soglia che a soli 20 anni non avevano ancora raggiunto né Sara Simeoni né Antonietta Di Martino, le due donne che hanno scritto la storia di questa specialità nel nostro paese. Poche settimane fa invece ha vinto gli Europei Under 23, confermando che il futuro potrà essere suo. Per quanto riguarda il presente, i segnali sono comunque molto positivi: primo posto nelle qualificazioni per la finale iridata, anche se a pari merito con altre sei atlete con fatto al primo tentativo. La quota richiesta per l’accesso immediato alla finale era di 1.95, che però non è stato fatto da nessuna. In finale ci andranno le tredici atlete che hanno saputo saltare 1.92: ci sono tre atlete a pari merito all’undicesimo posto, ecco perché la finale sarà a tredici e non a dodici. La giovane friulana potrà affrontare questa gara con il massimo della serenità. La sua stagione è già stata fantastica e la finale mondiale ne è la ciliegina sulla torta. “Il mio unico e vero obiettivo è uscire dalla pedana con delle belle sensazioni, non con quelle con cui sono tornata a casa a marzo dagli Europei indoor di Goteborg, quando non mi riconoscevo, dove mi era parso in pedana di aver dimenticato tutto. Prima di arrivare a Mosca abbiamo fatto tutto quello che dovevo fare. Non sono ai mondiali per una scampagnata, io voglio uscire dalla pedana con un sorriso e poter dire di aver fatto bene al di là del risultato e della classifica”, aveva dichiarato ieri, alla vigilia dell’esordio.Se poi sabato dovesse arrivare una “ciliegina” ancora più grossa, allora sarà davvero una festa grande… (Mauro Mantegazza)