Questa non è la tipica storia americana, non può esserlo. E una storia di tutti, che infatti ha fatto emozionare e commuovere tutto il mondo. E la storia di Lauren Hill, che nella domenica a stelle e strisce ha realizzato il suo primo canestro in una partita di basket universitario (la NCAA femminile). Sarebbe un racconto come un altro, uguale a quello di centinaia di ragazzi e ragazze, se non fosse che Lauren ha un tumore terminale al cervello. Ha iniziato ad allenarsi con le compagne alluniversità di Mount Saint Joseph (a Baltimore, nel Maryland) ma dopo circa un mese ha iniziato ad avvertire i primi sintomi del male. Una visita, e il responso è stato terribile: cancro. Secondo i medici Lauren Hill avrebbe vissuto due anni; e lei allora non ha mollato, è tornata in palestra ad allenarsi. Lo ha detto lei stessa: Non ho mai pensato di sedermi e non vivere la mia vita. A settembre un altro colpo durissimo: una risonanza ha confermato che il tumore si era espanso e, non potendo operare, i medici questa volta hanno detto alla diciannovenne che molto probabilmente non avrebbe superato la fine dellanno. Le compagne di squadra le hanno organizzato una festa a sorpresa lo scorso mese e lei ha indossato la maglia da gioco sotto i vestiti perchè mi fa sentire forte. Non solo. Ha iniziato una campagna online dal nome #Layup4Lauren: una sorta di Ice Bucket Challenge, ma dovendosi cimentare con un appoggio a canestro con la mano debole. I video hanno iniziato a circolare, anche i Cincinnati Bengals – squadra di football NFL – hanno girato il loro video nel corso di un timeout e qualcuno portava nome e numero – il 22 – di Lauren su guanti e maglie. Da quando ha appreso di avere tempo limitato, la ragazza ha chiesto una sola cosa: giocare una partita ufficiale, almeno una. Ma il campionato NCAA femminile inizia il 22 novembre; e allora la partita di esordio tra Mount Saint Joseph e Hiram, Division III, è stata anticipata a ieri. Ed eccoci qui: palla a due, possesso nelle mani del playmaker di MSJ, un passaggio e il pallone che arriva a Lauren Hill che taglia da sotto canestro e infila il lay up del 2-0. Pubblico in delirio, le compagne hanno circondato Lauren festeggiandola mentre anche le avversarie applaudivano. Per la cronaca Mount Saint Joseph ha vinto 66-55, ma conta poco. Conta che la Hill abbia segnato anche il canestro che ha chiuso la partita, che dopo la gara abbia fatto sapere, visibilmente emozionata, che non sono mai stata così bene in vita mia, ma non chiamiamola la mia ultima gara: chiamiamola la mia prima partita al college. E poi ha aggiunto: Anche se io non ci sarò (I might not be around) penso che la cura per il cancro stia arrivando. Spero che la gente continui a donare. Intanto Lauren Hill ha vinto la sua partita, quella di non sedersi e piangere (anzi: cè chi ha raccontato che di fronte a lei non puoi piangere) ma di continuare a vivere. (Claudio Franceschini)