Mercato bloccato: è un ritornello che ha scandito parecchi degli ultimi anni. Ma che si arrivasse a uno stallo simile, francamente era poco immaginabile tenendo conto, soprattutto, che riguarda tutte le società di prima fascia, impossibilitate – o quasi – ad acquistare a meno che non vendano. E a cominciare dalla stessa Inter, dove la liquidità è sicuramente uno degli ultimi problemi da affrontare. I nerazzurri sono avviluppati al caso Balotelli, l’oggetto prezioso da sacrificare sull’altare dei ricavi dopo che il Real Madrid ha abbandonato la pista Maicon.
L’offerta del Manchester City è nota, la speranza che si muova anche lo United pure, nella speranza che si possa scatenare un’asta che permetta di far salire la quotazione oltre i 35 milioni finora offerti dal club di Roberto Mancini. Una separazione che avrà un sapore tutt’altro che doloroso: anche dopo i saluti di José Mourinho l’attaccante pare rimasto un corpo estraneo nell’ambiente interista. Un’esperienza all’estero sarà utile a lui, al di là di chi paventa la fuga dei piedi. Se Balotelli compie un salto di qualità, sarà un beneficio per il calcio italiano intero. Se questa sarà la settimana decisiva in casa Inter, non da meno accadrà sull’opposta sponda milanese.
Oggi torna Ronaldinho, domani si radunano i rossoneri e si potrà finalmente fare il punto sul tormentone che caratterizza l’ambiente rossonero. Il brasiliano conoscerà Massimiliano Allegri e capirà se avrà la stessa libertà goduta nella gestione Leonardo. Al tempo stesso il suo fratello (e agente) incontrerà Adriano Galliani e si saprà se le proposte di Flamengo e Los Angeles Galaxy saranno percorribili economicamente. E’ infatti questa l’unica condizione che l’amministratore delegato pone all’eventuale cessione di Ronaldinho, per poter incassare il contante con cui andare alla ricerca di un campione che possa tranquillizzare una piazza quanto mai in fibrillazione. Il nome ricorrente è quello di Zlatan Ibrahimovic, chiusissimo in un Barcellona che già l’aveva messo da parte nel finale di stagione e dove è arrivato David Villa. Il secondo è quello di Edin Dzeko. E sul bosniaco (che ai giornali in patria fa sapere di volere solo il Milan) si potrebbe aprire un fronte di contrasto con la Juventus, malgrado le smentite di Galliani. Dzeko è vecchio obiettivo dei bianconeri, al centro di una trattativa annosa e faticosa. Una Juventus che finora ha molto operato, ma con nomi che non eccitano la piazza. Il problema è che, per arrivare all’acquisto crack, occorrerà effettuare un investimento cospicuo, non copribile unicamente da quanto mette in campo Andrea Agnelli. E quindi, come l’Inter e come il Milan, anche la Juventus dovrà operare in uscita. Ma, come l’Inter e come il Milan, è attualmente bloccata da un giocatore (Diego, nello specifico) che impedisce ogni movimento. E anche per i bianconeri sarà questa la settimana decisiva.