Milan-Inter è un derby dai ritmi molto brasiliani. Thiago Silva, Pato e Robinho da una parte. Julio Cesar, Maicon, Lucio (che sarà però squalificato), Coutinho e naturalmente Leonardo dall’altra. Insomma, attendiamoci futbol bailado a San Siro. Per analizzare la stracittadina milanese, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Carlos Dunga, ex ct del Brasile negli ultimi Mondiali in Sudafrica ed ex compagno di nazionale di Leonardo. Ecco un estratto dell’intervista completa che trovate qui.
“È una sfida equilibrata, vincerà chi passa in vantaggio per primo – dice Dunga -. Credo che in partite come queste contino, ancora più della condizione atletica e della tecnica, gli stimoli. Il derby sarà decisivo in chiave scudetto”.
Dunga poi parla di Leonardo, passato da essere una bandiera del Milan ad allenare l’Inter nel giro di pochi mesi. “Nel calcio globalizzato di oggi non esistono più le bandiere. È evidente che, per il modo in cui era uscito dal Milan, Leo si è sentito di accettare la proposta dell’Inter. Lui era convinto di aver fatto bene in rossonero. E quando c’è stata la possibilità di allenare un’altra grande squadra, l’ha afferrata al volo. Ora vuole prendersi le sue soddisfazioni”.
Da ct della nazionale verde-oro, Dunga seppe rilanciare Robinho, che arrivava da un periodo difficile nel suo club di allora, il Manchester City. Ora Binho è al Milan e sembra felice. “Nel calcio moderno sono fondamentali i giocatori veloci e bravi nel dribbling come lui. Robinho ha delle qualità superiori e sta facendo bene anche in rossonero”.
Nell’Inter c’è invece Julio Cesar, che contribuì con un errore in uscita all’eliminazione del Brasile dal Mondiale in Sudafrica per opera dell’Olanda. Dunga però ha già ampiamente perdonato quello che è stato il portiere della sua Selecao. “Julio Cesar è un campione. Ti salva in 7,8 partite su dieci. E in una può anche fare un errore, ci sta. Solo i grandi però sono capaci di rialzarsi. Guardate cosa ha fatto con il Bayern Monaco in Champions League: prima ha sbagliato, ma poi è stato assolutamente decisivo con parate meravigliose che hanno fatto vincere l’Inter”.