La Lazio, dopo un primo tempo ai limiti dell’inguardabile, sprigiona tutto il meglio del suo repertorio in una ripresa da applausi a scena aperta: due volte Mauri e poi Lulic fanno crollare la resistenza (troppo “passiva”) degli ospiti, incapaci nonostante le due punte e gli inserimenti di giocatori offensivi di Colantuono di reggere il confronto sui 90′. Vittoria meritata per gli uomini di Pioli, che si portano in zona Champions in attesa del Genoa.
Era quello che ci si aspettava già dal primo minuto: con ritardo di circa 45′ i biancocelesti mettono sul tavolo tutti gli assi e spazzano via l’Atalanta. Buona prova di squadra e ottima di alcuni solisti d’eccezione
Discorso ovviamente inverso per gli ospiti, che dopo la “muratura” imperforabile del primo tempo vedono crollare il castello di carte, soffiato via da Felipe Anderson e soci
Non incide sul risultato, il che è sempre un buon punto di partenza. C’è però un dubbio, ad onor di cronaca, sul contatto che vede protagonista D’Alessandro in area laziale. E sull’1-0
Al termine di un primo tempo deludente (voto 5), Lazio e Atalanta sono tornate negli spogliatoi lasciando l’impressione netta di dover cambiare qualcosa per sbloccare un match tutt’altro che spettacolare. Eppure l’inizio della partita sembra frizzante e condizionato dall’esuberanza di Felipe Anderson (voto 6,5), uno degli unici a distinguersi per vivacità, frutto forse ancora dell’entusiasmo per il primo gol della stagione di domenica scorsa a Parma. Per il resto gli uomini di Pioli (voto 5,5) non forzano mai lo schermo tattico di Colantuono (voto 6), che piazza Moralez (voto 6) a trequarti, a pressare in maniera asfissiante su Ledesma (voto 5). Ottenendo il risultato cercato, ovvero zero gioco avversario. Non convince in particolare capitan Mauri (voto 5), che non si vede mai e nell’unica occasione in assoluto degna di nota non arriva sul bel cross di Radu (voto 6). Dall’altra parte stesso discorso per Bianchi (voto 5) più che per Denis (voto 5,5), anche se il centravanti italiano cerca di rispondere a metà tempo con una volee di destro da fuori area che però non centra lo specchio. PAGELLE
I biancocelesti non assecondano la verve di Felipe Anderson e giocano in maniera oltremodo lenta. In questo modo, senza scosse, si va verso lo 0-0 E’ l’unico dei 22 in campo a meritarsi mezzo voto in più della sufficienza, dopo i primi 45′. Vivace e sempre protagonista di ogni azione biancoceleste Non convince nemmeno Ledesma, che soffre la “gabbia” nerazzurra. Ma il capitano, che peraltro è l’unico ad avere un’occasione nitida, delude in misura maggiore
L’obiettivo è quello di bloccare la Lazio e anestetizzare la partita. Non sarà bello da vedere, come ideale che si concretizza in campo, ma funziona Ci sarebbe una buona sfilza di giocatori pienamente sufficienti, scegliamo lui per la capacità di contrastare Djordjevic con efficacia Nonostante sia l’unico ad avvicinarsi perlomeno all’inoperoso Marchetti non funziona nel ruolo di centravanti in grado di fornire sponde e far salire la squadra (Luca Brivio)
LAZIO-ATALANTA: I VOTI DEI BIANCOCELESTI
MARCHETTI 6: O senza voto, come preferite. Una sola parata in 90′ (tra l’altro a 7 dal triplice fischio…) su Carmona BASTA 7: Primo tempo sufficiente, secondo di eccezionale dinamismo e qualità: suo l’assist per il 3-0 di Lulic
DE VRIJ 6,5: Sta uscendo alla distanza, dopo qualche problema iniziale. Uno dei difensori più promettenti della Serie A
CANA 6,5: Solido e rude, stopper affidabile che toglie spazio a Bianchi e Denis, depotenziandoli completamente
RADU 6: Buon match sia in chiusura sia in proposizione. La strattonata su D’Alessandro in area poteva però portare al rigore per gli ospiti
GONZALEZ 6: Qualche tentativo dalla distanza ma soprattutto tanta corsa, si guadagna onestamente la pagnotta
LEDESMA 6: Moralez gli toglie l’aria, non è un caso se le azioni più belle della Lazio arrivano proprio quando il ‘Frasquito’ è spostato sulla fascia e lui può entrare in cabina di regia
LULIC 6,5: E’ sempre uno dei migliori ed è pericoloso in inserimento. Quando Basta lo chiama alla deviazione del 3-0 risponde presente
FELIPE ANDERSON 8: Nonostante i gol decisivi di Mauri è lui il migliore in campo. Condizione fantastica, fa ammattire gli avversari per tutti i 90 minuti. L’accelerazione sul primo gol è da Cristiano Ronaldo
DJORDJEVIC 5,5: Stendardo lo annulla o quasi. Uno dei primi match anonimi dal suo arrivo in Italia
MAURI 7,5: Si arrabbia per il voto del primo tempo (lo avevamo indicato come il peggiore tra i suoi, confermiamo) e trasforma l’anonima prestazione fornita fino al 45′ in una prova da protagonista. Bellissimo il gol del 2-0
(KEITA 6,5: Meriterebbe il sigillo del 4-0 con un’azione spettacolare, Sportiello gli chiude la porta in faccia)
(KLOSE 6: Nei pochi minuti che gli concede Pioli fa comunque meglio di Djordjevic, pur senza acuti)
(CAVANDA 6: Entra nel momento migliore della Lazio e si accoda all’ottima prestazione di squadra)
PIOLI 7: Non aveva convinto nell’interpretazione un pò troppo tranquilla dal match, invece ha ragione ancora lui. Si era tenuto per il secondo tempo tutto il meglio del repertorio. Unico appunto: stavolta il ballottaggio Djordjevic-Klose non ha visto prevalere il più in palla dei due
LAZIO-ATALANTA: I VOTI DEI NERAZZURRI
SPORTIELLO 7: Prende 3 gol sui quali può fare ben poco e si oppone da campione ad almeno due grandi occasioni avversarie, limitando il passivo al -3
BENALOUANE 5,5: Affonda i tackle e non fa mancare la sua presenza fisica. Quando lo punta Felipe Anderson, come tutti, va però in crisi
STENDARDO 6: Il migliore della retroguardia nonostante i 3 gol incassati. La sua marcatura vecchia maniera su Djordjevic è buona
CHERUBIN 5: Spesso in ritardo, quando la Lazio decide di accelerare viene inghiottito dalle onde biancocelesti
DEL GROSSO 4,5: Seminato in stile Will Coyote da BeepBeep Felipe Anderson. Sostituito per emicrania poco dopo
CIGARINI 5: La sua regia illuminata manca totalmente. Lento ed incapace di regalare gli assist indispensabili per i suoi
MIGLIACCIO 5,5: Insufficiente ma leggermente meglio dei due compagni di reparto, si fa valere fin quando è in campo nei duelli aerei
CARMONA 5: Quando si mette sulle tracce di Felipe Anderson mangia erba e polvere. Bocciato alla 200esima partita in Italia
MORALEZ 5,5: Nel primo tempo assolve alla grande al compito puramente tattico che Colantuono gli assegna. Poi, quando si tratta di far vedere cosa è in grado di proporre quanto a spunto offensivo, tradisce
DENIS 5: Totalmente avulso e privo di pericolosità in zona gol. Un solo sigillo in 15 giornate, non è da ‘Tanque’
BIANCHI 5: Lotta e sgomita ma perde tutti i duelli, anche quelli aerei nei quali solitamente è padrone
(D’ALESSANDRO 6: Un briciolo di vivacità e intraprendenza sull’esterno. Ed è l’unico a tenere in uno contro uno, sullo scatto, Felipe Anderson)
(DRAME’ 5,5: Qualcosa meglio di Del Grosso ma sempre dalla sua parte arriva il cross di Basta per il 3-0)
(BOAKYE SV)
COLANTUONO 5: Aveva dato ottima prova di sè, tatticamente parlando, nel primo tempo. Perde la bussola, assieme ai suoi, a partite dal 46′ (Luca Brivio)