Barcellona-Real Madrid: Risultato finale 2-1 – La cronaca e il tabellino del Clasico – Il Barcellona si impone in casa per 2 a 1 contro il Real Madrid (clicca qui per il tabellino). Partita molto intensa quella di oggi, ricca di gol e di emozioni. Le due squadre si sono studiate nei primi minuti della partita in cui si sono affrontate ad armi pari. Il Barcellona ha impostato la gara votata all’attacco con il Real invece attendista pronto ad attaccare in contropiede. Con il passare dei minuti sale in cattedra il Barcellona trascinato dall’asse Iniesta-Messi-Neymar. A sbloccare il risultato è Neymar al minuto 19 del primo tempo. Iniesta viene lasciato colpevolmente troppo libero e dopo una progressione inventa un ottimo passaggio filtrante per Neymar che in area dalla sinistra trafigge D.Lopez con un tiro angolato sporcato da una deviazione. Da qui in poi il primo tempo è nel segno degli uomini di Martino che approfittano di un Real in piena crisi. Bale autore di una prova incolore non riesce a creare occasioni da gol importanti e lo stesso Ronaldo non riesce a incidere. Sul 1 a 0 a Ronaldo non viene fischiato un rigore netto quando lanciato in porta viene steso da una spallata di Mascherano. Clamoroso errore dell’arbitro che condiziona la partita in un momento critico. La partita è nervosa, numerose le ammonizioni da entrambe le parti. Nel secondo tempo riparte bene il Real anche grazie alla sostituzione di uno spento Bale e di Ramos chiamato a giocare fuori ruolo davanti alla difesa. Il Real inizia a giocare un ottimo calcio ed il Barcellona sembra accusare il colpo. Sono però i blaugrana a grazie ad un capolavoro di Sanchez a portarsi sul 2 a 0 al minuto 33 del secondo tempo. Lanciato in porta da Messi da fuori area beffa con un pallonetto D.Lopez, per il portiere è imprendibile la palla. Inutile il gol nei minuti finali della partita di Jesè che porta il risultato sul 2 a 1.
In pieno recupero, quando tutto sembrava finito arriva il gol di Jesè che fa esplodere la gara infuocandola ancora di più. I secondi scorrono lentissimi, l’agonismo è al massimo, per questo gol con un rasoterra di Jesè che apre a 2 minuti davvero di fuoco in pieno extratime!
Un gol da delirio di Alexis Sanchez che spacca davvero la partita tra Barcellona e Real Madrid. Un gol davvero incredibile del Nino Maravilla che abbiamo avuto la fortuna di ammirare in Italia. Quando sembrava che il Real Madrid stesse trovando la via del pareggio (con un incrocio dei pali distrutto da una bomba dalla distanza di Karim Benzema, un vero missile di potenza disumana) e il Tata Martino sembrava volersi difendere mettendo Song al posto di Iniesta dopo aver gettato nella pugna anche Sanchez, arriva un gol che rimarrà nella storia del Clasico. Contropiede fulmineo con Sanchez che brucia tutti e arriva al limite dell’area. Il giocatore del Barcellona si ferma inspiegablimente e accarezza il pallone facendolo galleggiare nell’aria. La sfera parte dalla lunetta e accarezza la traversa scavalcando il portiere avversario proteso inutilmente verso la sfera. Al Real manca però un rigore su Ronaldo che ora, irriso da un tunnel di Dani Alves (che poi spreca sparando su Diego Lopez), ammonito e triste pare non essere più in grado di cambiare le sorti del match.
Valdes-show in questo Barcellona-Real Madrid quando siamo arrivati al 60′ della partita. Il Clasico si accende, perchè se la squadra di Ancelotti ha sofferto fino ad ora la mancanza di un regista (ora nella mischia ha buttato Illarramendi al posto di un Sergio Ramos frangiflutti aggiunto), adesso si affida alla potenza e alle stoccate di Cristiano Ronaldo e Angel Di Maria. Ma non aveva fatto i conti su un super-Victor Valdes che para una botta a velocità supersonica di CR7, e nello spazio di un amen blocca un fendente velenosissimo di Di Maria destinato a infilarsi sotto la traversa. Ancelotti butta nella mischia anche Benzema, il Tata Martino guarda e aspetta. Il Barca legge bene la partita, e poi si sa che la pazienza è la virtù dei forti. Si scalda Puyol.
Il primo tempo tra Barcellona e Real Madrid si chiude sul punteggio di 1-0 per i i padroni di casa grazie al gol di Neymar. La squadra di Ancelotti nel finale è però andata vicinissima al pareggio con la spaccata in area di Khedira neutralizzata da Valdes coadiuvato (seppur involontariamente) dal tocco con il braccio di Adriano. Ma la partita ha offerto molto altro, se non per le occasioni da gol e per il nervosismo sopra le righe di tante passate edizioni, per la grande carica agonistica e l’atletismo di due squadre che vogliono arrivre sempre prima sul pallone e si dannano l’anima per entrare nella storia. Cosa che non è riuscito (ancora) a fare Leo Messi che spara altissimo il gol che gli avrebbe permesso di raggiungere Di Stefano come capocannoniere del Clasico. Ma c’è ancora il tempo, ancora 45 minuti di fuoco, perchè Barcellona-Real Madrid ha ancora tanto da raccontare…
Barcellona Real Madrid 1-0! Gol di Neymar, che al suo primo Clasico mette il pallone alle spalle di Diego Lopez con uno dei suoi colpi migliori. Innescato da Andres Iniesta entra in area in posizione molto defilata sulla destra del portiere delle merengues e “in frenata” scocca un piattone beffardo che pesca una leggera deviazione e si insacca a fil di palo alle spalle dell’estreamo difensore del Real Madrid.
Atmosfera da brividi al Camp Nou per Barcellona Real Madrid. Stadio gremito, tutto blaugrana con una scritta che campeggia, laddove è scritto “mas que un club”: una scritta inneggiante a Tito Vilanova, che oggi non ci sarà, ma che di certo sta guardando questa super sfida. La partita da i brividi anche prima del fischio di inizio, anche se siamo lontani dall’epoca dell’utopia fatta calcio del Barcellona di Guardiola e delle polemiche del Real Madrid di Mourinho. Ora sarà ancora tiqui-taka contro la forza e la velocità di Cristiano Ronaldo e compagni. Tanto Brasile, tanta qualità in queste primissime battute di gara. Ritmo già elevatissimo e scintille in campo. In attesa dei colpi di classe in grado di fare impazzire uno stadio pronto ad esplodere.
In vista della partita Barcellona Real Madrid (Clasico) Il ballottaggio tra i portieri lo vince Diego Lopez. L’estremo difensore del Real Madrid non ha mai preso gol dai ‘cugini’. Ancelotti si affida alla statistica per scongiurare il rischio del gol?. Valdés, Dani Alves, Mascherano, Puyol, Adriano, Xavi, Busquets, Iniesta, Messi, Fabregas, Neymar. All. Martino. Lopez, Carvajal, Varane, Pepe, Marcelo, Khedira Modric, Ramos, Bale, Ronaldo, Di Maria. All. Ancelotti.
Barcellona-Real Madrid: oggi è il giorno del Clasico. Basta la parola: stiamo parlando della partita che fa fermare tutta la Spagna, e non solo. Alle ore 18.00 il Camp Nou della città catalana ospiterà gli storici avversari nella decima giornata della Liga 2013-2014. Questa partita caratterizza il calcio spagnolo da sempre. Infatti Barcellona e Real Madrid sono le due squadre più vincenti, quelle che da sempre hanno il maggior seguito e gli albi d’oro più gloriosi, ma anche quelle divise da una rivalità fortissima non solo sul piano calcistico. Il Barcellona è la “Nazionale” catalana fin dai tempi di Francisco Franco, e oggi spirano forti i venti della richiesta d’indipendenza politica, mentre il Real Madrid è la squadra che simboleggia da sempre il potere centrale. Tornando al calcio, per illuminare la scena basterebbe pensare al numero impressionante di stelle che vi prenderanno parte: sarebbero magari sufficienti i nomi di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, fenomeni che dividono l’opinione pubblica tra chi preferisce uno e chi incorona l’altro, ma che sono certamente i due più forti sul pianeta nel Terzo Millennio. Tuttavia non ci sono solo loro: ad esempio, questa estate ha portato Neymar al Barcellona e Gareth Bale al Real Madrid, che saranno sotto i riflettori visto che sono al loro primo Clasico, e poi in campo non mancheranno giocatori di classe sopraffina come Xavi e Iniesta da una parte (vere colonne dei blaugrana) e Angel Di Maria dall’altra. Le novità principali però sono in panchina, dove da questa stagione abbiamo Gerardo Martino alla guida del Barcellona e Carlo Ancelotti sulla panchina del Madrid. L’atmosfera è un po’ più rilassata (per quanto possa esserlo alla vigilia del Clasico) rispetto ai tempi della “guerra fredda” Guardiola-Mourinho: Ancelotti è sicuramente uno degli allenatori più illustri del mondo, ma con uno stile molto più pacato rispetto al suo predecessore portoghese, mentre Martino è appena arrivato dal Sudamerica e non ha un forte impatto mediatico. Questo può essere un bene: tutta l’attesa si concentrerà su quanto accadrà in campo, dove lo spettacolo certamente non mancherà. Inutile dire che la partita sarà molto importante anche per la classifica: il Barcellona attualmente è primo con 25 punti, il Real Madrid terzo con 22: i blaugrana conteranno sul fattore campo per allungare in classifica, il Real tenterà il colpaccio che varrebbe l’aggancio.
Il paradosso del Barcellona di Martino è che molti lo stanno discutendo, con temi addirittura ai confini del filosofico sulla fine del tiki-taka, eppure i numeri sono tutti dalla sua parte: vinta la Supercoppa di Spagna ad agosto, i blaugrana sono primi in classifica sia in campionato sia nel loro girone di Champions League. Nella Liga il bilancio è spettacolare: otto vittorie e un pareggio finora, mentre in Champions ecco le prime due vittorie e poi il pareggio di martedì sera a San Siro contro il Milan. Morale della favola: squadra ancora imbattuta, qualificazione di fatto già sicura in Europa e marcia a ritmi altissimi in campionato. Se questa è una situazione difficile, crediamo che tutti vorrebbero viverla. Certo, a volere essere pignoli i due pareggi sono arrivati proprio nelle ultime due partite, quindi c’è una mini serie di incontri senza successi che sarebbe bene spezzare nell’occasione più importante, anche perché i precedenti più recenti sorridono invece al Real Madrid, che negli ultimi cinque Clasicos ha ottenuto tre vittorie e due pareggi. Numeri che i catalani vogliono spezzare, facendo affidamento alla coppia Xavi-Iniesta in mezzo al campo (Fabregas verso la panchina), e in attacco un super tridente con Pedro a destra, Neymar a sinistra e Messi al centro. Dall’altra parte risponderanno con Cristiano Ronaldo punta centrale spalleggiato da Bale a destra e Di Maria a sinistra. Ancelotti può respirare, perché la settimana ha portato la vittoria contro il Malaga in campionato e quella sulla Juventus in Champions League: così la situazione europea resta perfetta, con tre vittorie in altrettante partite e la qualificazione già in tasca, mentre in campionato è stata riavvicinata la vetta. Il Real ha iniziato con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta nella Liga, bilancio certamente non negativo ma che lo vedeva staccato dal vertice prima che Barcellona e Atletico rallentassero. Ora l’obiettivo delle Merengues è inserire Bale nel gioco della squadra, cosa che finora non è riuscita benissimo. Ma ormai deve parlare solamente il campo: Barcellona-Real Madrid sta infatti per cominciare…
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Tabellino Barcellona-Real Madrid 2-1
Marcatori: 19′ Neymar ( B ), 78′ Sanchez ( B ), 90′ Rodriguez ( R )
Barcellona (4-3-3): Valdés; Alves, Piqué, Mascherano, Adriano; Xavi, Busquets, Iniesta (76′ Song); Messi, Fabregas (69′ Sanchez), Neymar (83′ Pedro). All.: Martino
Real Madrid (4-3-3): Diego Lopez; Carvajal, Sergio Ramos (55′ Illarramendi), Varane, Marcelo; Khedira, Pepe, Modric; Di Maria (75′ Jesè), Ronaldo, Bale (60′ Benzema). All.: Ancelotti