Dicono che giocare in altura non sia facile per chi non è abituato: l’aria più rarefatta rende complicato uno sforzo intenso per novanta minuti. Sarà per questo che l’Argentina ha sprecato una grande chance andando a pareggiare per 1-1 in Bolivia nell’incontro di qualificazione ai Mondiali del 2014 (reti di Martins e Banega). Certo l’Albiceleste resta in testa al girone, ma prendere tre punti ieri sera avrebbe praitcamente significato staccare il pass per il Brasile. La notizia però non è tanto il pareggio con prestazione opaca, quanto che Leo Messi continua nel suo digiuno contro la Bolivia, che resta una delle pochissime squadre alle quali non è mai riuscito a segnare; la Pulce ieri non ha brillato, è sembrato quasi volersi preservare per un gran finale che però non c’è stato. Anzi: a quasi cinque minuti dalla fine, il quattro volte Pallone d’Oro ha avuto sui piedi una clamorosa palla gol a tu per tu con il portiere, ma si è fatto parare il tiro. Dicono che non stesse bene e che abbia anche vomitato durante l’intervallo; certo è una giustificazione più che accettabile, ma da uno come Messi ci saremmo aspettati che in quella circostanza segnasse anche con 40 di febbre.