Una delle partite in programma per la ventisettesima giornata del campionato di Serie A è quella che oppone alle ore 15.00 allo stadio Tardini i padroni di casa del Parma e l’Hellas Verona, due tra le squadre più positive del torneo. Match che profuma d’Europa: le due squadre appaiate si trovano al sesto posto con 40 punti e sono per questo già salve (gli emiliani hanno una migliore differenza reti). L’arbitro dell’incontro sarà il signor De Marco della sezione di Chiavari, assistito dai guardalinee Liberti e Stallone, dal quarto uomo Petrella e dai giudici di porta La Penna e Manganiello. Eccovi dunque le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Parma-Verona.
Salvo imprevisti Roberto Donadoni dovrebbe confermare l’undici di partenza sceso in campo contro il Sassuolo. Nella conferenza stampa pre-partita, il mister gialloblù ha fatto il punto tra Hellas e prospettive: “E’ una partita tra due squadre che stanno giocando bene, appaiate in classifica, che hanno ancora tante partite da fare. Come ho detto in settimana, la valutazione sulle due squadre non sembra corretto farla solo sulla partita di domani. Quello che è vero è che si affrontano due squadre che hanno voglia di fare un cammino importante e ce la metteranno tutta anche domani. (…) Gobbi sta meglio rispetto al recente passato. Non ha ancora raggiunto uno stato di forma ottimo, ma sta nettamente meglio. I nazionali sono rientrati bene, a parte quello che può essere il dispendio energetico e i viaggi, hanno smaltito e sono a completa disposizione. (…)”. Nessun dubbio in difesa, dove la coppia centrale Paletta-Lucarelli è una delle migliori del campionato, ma ci sono ancora ben due ballottaggi sulle fasce: Molinaro è favorito su Gobbi a sinistra, mentre come ala destra del tridente Biabiany ha più possibilità rispetto a Schelotto di affiancare i sicuri titolari Amauri e Cassano. Da segnalare infine un dubbio anche a centrocampo, dove Gargano è favorito su Acquah per affiancare Marchionni e Parolo.
I tanti ballottaggi condizionano anche la composizione della panchina ducale per la partita di oggi pomeriggio. Saranno infatti proprio i giocatori che dovranno accomodarsi in panchina i principali indiziati per entrare in campo a partita in corso, secondo le indicazioni e le mosse di Donadoni.
Situazione praticamente ottimale per Donadoni in vista della partita di questo pomeriggio. Infatti il Parma non ha giocatori squalificati e l’unico assente per problemi fisici è il giovane difensore colombiano Vergara, mandato in Emilia dal Milan che è proprietario del cartellino.
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Andrea Mandolrini, allenatore dell’Hellas, nella conferenza stampa pre-partita: “Mi aspetto di vincere, o per lo meno fare bene contro una squadra che sta facendo un grande campionato. Il Parma fin dall’inizio aveva grandi ambizioni e adesso viene da una striscia di 14 risultati utili consecutivi, quindi sarebbe una soddisfazione ancora maggiore riuscire a fare risultato. Le mie scelte? Il progetto, l’idea fissa è quella di giocare la partita con la miglior squadra possibile nel momento del match. Io preparo la partita di volta in volta, ma non vi anticipo nulla, vi dico solo che gioca Luca Toni. (…) noi siamo una neopromossa che vuole ritagliarsi un pezzo importante in questa Serie A, loro invece sono praticamente sempre in Serie A ormai da più di vent’anni. Quindi andiamo avanti senza bisogno di riferimenti, anche se il Parma è ben organizzato senza dubbio. Se è uno spareggio per l’Europa? Non direi, è una partita come le altre perché ne mancano ancora moltissime da qui alla fine e quindi a prescindere dal risultato la stagione sarà decisa più avanti. Ci tentiamo molto, ovviamente, perché abbiamo gli stessi punti. È comunque presto per dichiarare quale sarà il nostro obiettivo finale. (…) Pillud, Maietta e Hallfredsson? Sono tutti potenziali titolari, stanno bene e sono perfettamente inseriti nel gruppo. Solo Pillud sta ancora imparando alcune nozioni tattiche fondamentali. Hallfredsson ha anche appena fatto un’intera partita con la nazionale islandese”. Il dubbio principale riguarda proprio Pillud, che è in ballottaggio con Cacciatore per il ruolo di terzino destro, anche se l’italiano appare ancora leggermente favorito. Un dubbio anche in cabina di regia a centrocampo, dove comunque Donadel è favorito rispetto a Cirigliano, mentre in attacco ci dovrebbe essere Gomez al fianco dei sicuri Toni e Iturbe, ma ci sono ancora possibilità pure per Jankovic.
I giocatori coinvolti nei ballottaggi saranno le principali alternative a disposizione di Mandorlini, ma segnaliamo anche Marques e Agostini in difesa, Donati e Hallfredsson a centrocampo, Cacia e Rabusic in attacco. Al Verona non mancheranno dunque le soluzioni a partita in corso.
Nessun giocatore squalificato e nessun indisponibile per infortunio. La situazione è ideale per Mandorlini da questo punto di vista: il mister dell’Hellas potrà attingere dall’intera rosa, tutta a sua disposizione.
83 Mirante; 2 Cassani, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 3 Molinaro; 5 Gargano, 32 Marchionni, 16 Parolo; 7 Biabiany, 11 Amauri, 99 Cassano. All. Donadoni.
A disp.: 91 Bajza, 1 Pavarini, 35 Rossini, 18 Gobbi, 19 Felipe, 23 Schelotto, 30 Acquah, 24 Munari, 8 Galloppa, 20 Obi, 17 Palladino, 9 Cerri.
Squalificati: –
Indisponibili: Vergara.
1 Rafael A.; 29 Cacciatore, 18 Moras, 22 Maietta, 3 Albertazzi; 2 Romulo, 30 Donadel, 7 Marquinho; 15 Iturbe, 9 Toni, 21 Juanito Gomez. All. Mandorlini.
A disp.: 31 Mihaylov, 25 Marques, 33 Agostini, 4 Pillud, 5 M. Donati, 14 Cirigliano, 10 Hallfredsson, 26 Sala, 6 Martinho, 11 Jankovic, 8 Cacia, 19 Rabusic.
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: De Marco.
Domani pomeriggio alle ore 15 lo stadio Ennio Tardini ospita Parma-Verona, partita valida per la 27^ giornata del campionato di Serie A. E’ una partita decisamente interessante: entrambe le squadre sono a quota 40 punti in campionato, hanno ormai raggiunto la salvezza e puntano anche dichiaratamente a un posto in Europa League. Al momento sarebbe degli scaligeri, che si sono aggiudicati la partita di andata (3-2); i ducali però hanno una partita da recuperare e soprattutto giocano in casa oggi, dove sono caduti soltanto due volte contro le prime due della classe. Arbitra De Marco.
Il Parma è una squadra che sa imporre il suo gioco. Ti aspetteresti una formazione che riparte aspettando tutta dietro, e invece il campo mette in scena una compagine che vuole sempre condurre le danze e lo fa con autorità e giocando molto bene palla a terra (65,3% nella precisione dei passaggi). Certo ci sono squadre più dominanti ed è per questo che il Parma è solo decimo nel possesso palla, ma che sia una squadra della quale non ci si può fidare troppo è dimostrato dal fatto che la supremazia territoriale è superiore ai 10 minuti e che la pericolosità addirittura è la settima del torneo. In più stupisce la solidità: i ducali non conoscono la sconfitta da inizio novembre, quando un gol di Pogba al Tardini diede la vittoria alla Juventus. Da allora sono passate 14 partite: nuovo record per una società che ha saputo costruire un gruppo competitivo pur senza avere a disposizione il grande budget (e sappiamo com’è finita) della famiglia Tanzi, ormai 15 anni fa. Per la partita di domani Donadoni non ha problemi di formazione: sono tutti a disposizione, con la sola eccezione del secondo portiere Pavarini e di Jherson Vergara, arrivato in prestito dal Milan ma mai utilizzato. Sarà ancora 4-3-3 e si va verso la conferma di Amauri come attaccante centrale, con Biabiany e Cassano ai lati.
Anche il Verona gioca molto bene, ma rispetto al Parma è squadra che si fonda maggiormente sul contropiede: il possesso palla è il dodicesimo del torneo. Le cifre non sono eccezionali: per esempio, la pericolosità è decima (comunque accettabile) e la supremazia territoriale quattordicesima, ma soprattutto gli scaligeri tirano nello specchio della porta 4 volte a partite. Solo tre squadre fanno peggio: questo vuol dire che la squadra di Andrea Mandorlini sa sfruttare quasi al massimo le poche occasioni concrete che crea, lo dimostrano i 43 gol segnati. Un baricentro mediamente basso significa però subire molto; e infatti, sono 42 le reti incassate dalla compagine scaligera. Anche il Verona si presenta in campo con il 4-3-3, con principi molto simili a quelli del Parma: un giocatore come Iturbe spinge il contropiede e crea superiorità numerica, Toni è l’ariete che con i suoi movimenti e la protezione del pallone fa salire la squadra, a centrocampo c’è un giocatore come Romulo che sa buttarsi negli spazi e corre per tre. Non ci sono indisponibilità, finalmente Mandorlini ha recuperato tutti e ha potuto preparare questa sfida a pieno organico.