La storia di Eric Abidal ha commosso il mondo: nel vittima di un tumore al fegato, giocò la finale di Champions League poco più di due mesi dopo l’intervento chirurgico; nel però è stato necessario un trapianto, ma anche questa volta è tornato a giocare, seppure ad un anno di distanza. Ora però finisce male (almeno dal punto di vista calcistico) la storia che ha fatto entrare ancora di più nel mito il Barcellona di queste ultime stagioni. Emozioni forti, lacrime, abbracci, applausi. E una domanda che resta senza risposta. La conferenza stampa di addio ai catalani è stata caratterizzata da abbracci e applausi, ma anche da lacrime: il giocatore ha ripetuto più volte che il suo unico desiderio era continuare a giocare con la maglia blaugrana, ma il club ha deciso diversamente. Piccola consolazione: ci sono tutti, compagni e staff tecnico, a salutarlo, e Abidal li abbraccia tutti, da Messi a Xavi, da Iniesta a Vilanova. Ma nemmeno questo basta a prolungare la storia del giocatore con il club che ha scritto la storia. Né il presidente Rosell né il direttore generale Zubizarreta hanno spiegato i motivi della decisione. Queste le parole di Abidal: “È una decisone che fa male, sono deluso, ma devo accettarla e rispettarla. Io voglio continuare a giocare e volevo farlo qui, ma non è possibile. Non ho ricevuto nessuna offerta, se arriveranno le valuterò. Io mi sento benissimo, ho 33 anni e voglio giocare fino ai 35. I medici dicono che sto bene e allora non è il momento di ritirarsi. Preferirei restare in Europa, anche perché i medici che mi seguono sono qui, ma vedremo. Devo parlare con mia moglie: le bambine a Barcellona stanno benissimo, si sono inserite, la scuola va bene, sarebbe un peccato spostarle. Ripeto, quando arriveranno offerte vedremo”. Zubizarreta ha nicchiato: “Non siamo qui per parlare di calcio, ma di vita”, Rosell ha detto di avere offerto al francese il ruolo di direttore tecnico delle scuole calcio, ma su questo Abidal è stato chiaro: “Ringrazio il Barça, ci penserò. Prima però mi cerco un’altra squadra. Dove giocare”.