Napoli batte Torino 2-0 e sale a quota 22 punti in classifica, continuando a mettere pressione alla Roma. Decidono due calci di rigore di Higuain (entrambi dubbi): il Pipita sale a quota 5 reti in Serie A, Ventura protesta anche per un’espulsione che sembra essere molto affrettata. Partita, 6.5: match piacevole, i gol arrivano tutti su rigore ma le occasioni da rete sono diverse, soprattutto per il napoli. Ci sono tanti momenti di stanca, ma quando i ritmi si alzano lo spettacolo è avvincente, grazie alla qualità delle punte di Benitez. Nel finale risponde anche il Torino, scaldando i guanti di Reina, ma ormai è troppo tardi. Napoli, 6.5: solido e concreto, meno spumeggiante del solito, ma altrettanto efficace. La difesa è rocciosa, concede pochissimo, il centrocampo fa ottimo filtro e supporta bene un attacco potenzialmente devastante, con il Pipita e Mertens scatenati. Torino, 5: male, malissimo soprattutto l’atteggiamento, che delude tutti coloro i quali si aspettassero una prestazione all’altezza di quella contro l’Inter. Invece la squadra è remissiva, confusa, non difende bene e attacca peggio, dimostrando di essere poco concentrata. Certo, la fortuna è tanta, così come l’ingiustizia per le occasioni sempre a proprio discapito, ma con una diversa prestazione non si sarebbero creati i presupposti perchè succedesse quello che è successo. Arbitro, Sig. De Marco, 5: brutta prestazione dell’arbitro di Chiavari, che commette un grave errore in occasione del secondo rigore, e non lascia senza dubbi nemmeno in occasione nè del primo nè dell’espulsione.
E’ un Torino anomalo quello che scende in campo al san Paolo: remissivo, lento e prevedibile, tutt’altra cosa rispetto al Toro ammirato nelle giornate precedenti (voto 5, vero che tra infortunati e squalificati il Toro è in emergenza, ma il cuore dov’è?). Il Napoli ha quindi gioco facile, e senza sforzarsi più di tanto, anche per gestire le preziose energie, gestisce il gioco aspettando l’occasione, e soprattutto impedendo ai granata di giocare pressandoli alto e recuperando immediatamente palla (voto 6,5). L’occasione arriva già dopo 13 minuti, quando Mertens, migliore in campo, s’inventa un numero al limite: sombrero e incursione in area, agganciato, cade per un rigore abbastanza netto. Dal dischetto si presenta Higuain, che scarica di potenza la rabbia per queste settimane in chiaroscuro: vantaggio azzurro, massimo risultato col minimo sforzo. Il Torino non reagisce, come vorrebbe invece Ventura, furioso a bordocampo (voto 6, mitragliato dalle assenze cosa può inventarsi?). Il Pipita, galvanizzato, è quello che più di tutti crea pericoli (voto 6,5): un tiro da fuori area, e un bel diagonale ravvicinato, mettono i brividi a Padelli, che riesce a salvarsi in entrambe le occasioni. I granata non reagiscono, anzi sembrano arrendersi alla superiorità azzurra, e cos’ alla mezzora arriva il raddoppio, ancora su rigore, stavolta regalato per un braccio attaccato al corpo di Glik. Sempre Higuain, sempre gol, stavolta angolato a destra. Il doppio vantaggio sveglia finalmente gli ospiti, che cominciano ad avanzare il baricentro. Ma l’occasionissima è per Insigne, che lanciato in contropiede salta Padelli, e a porta libera centra D’Ambrosio (voto 6,5) in disperato recupero. In chiusura si ha l’unica occasione del Torino, che dagli sviluppi di un angolo sfiora il gol con Glik che calcia alto dopo una bella girata in area. Ma è troppo poco per questo Napoli, cinico e concreto come solo le grandi squadre sanno essere.
: due gol e diverse occasioni, dà l’impressione di gestire e di sfiorare il gol ogniqualvolta alzi il ritmo. tanta corsa e qualità, propizia il primo rigore e non si stanca mai d’inventare situazioni pericolose. un po’ avulso dal gioco, sbaglia un’occasione clamorosa. non gioca per mezzora, si sveglia tardi. Irriconoscibile. salva un gol fatto, recupera diversi palloni. invisibile, non tocca quasi mai palla e non si intende con Barreto (Giovanni Gazzoli @giogazzoli).
LE PAGELLE DEL NAPOLI
Reina, 6: dorme per un’ora, poi il Toro lo risveglia ma lui risponde bene.
Maggio, 6: parte forte, con tante accelerazioni, poi rifiata senza sprecare energie.
Raul Albiol, 6.5: concentratissimo dall’inizio alla fine, strappa l’ovazione quando risolve una situazione intricata con una classe da “galactico”. Sempre più leader della difesa. ùFernandez, 6.5: ottimo per tenacia, risponde bene all’appello spazzando tutto ciò che passa dalle sue parti. Il prossimo passo sarà abbinare la fase d’impostazione, per ora va bene così.
Armero, 5.5: bene nei movimenti offensivi, ma ogni volta che conquista il fondo, sforna cross indecenti. Zuniga è di un altro livello.
Inler, 6.5: ordinato e preciso, prova diverse volte il tiro senza successo. Ottima costruzione di gioco.
Dzemaili, 6: si dedica più a rompere le azioni granata, e di conseguenza ha poco lavoro vista l’inconsistenza del Torino.
Mertens, 7.5: partita eccezionale, guadagna il primo rigore, crea un sacco di pericoli. Nel primo tempo è devastante negli spazzi stretti, nella ripresa con le squadra più stanche e allungate, lo è ancora di più, divorandosi chilometri e avversari con qualità da vendere.
Hamsik, 6: regista silenzioso, fa il suo senza strappare particolari applausi.
L. Insigne, 5.5: nel finale cresce, per il resto tante sbavature e un paio di occasioni sprecate per cocciutaggine.
Higuain, 7: doppietta decisiva al rientro da titolare, con due tiri sventati per poco e tanto movimento che aiuta non poco la squadra.
Pandev, 6.5: guadagna il rosso di Basha con un bel numero, compie altri due guizzi in area pericolosi. C’è da dire che il Toro aveva già mollato da un pezzo.
Callejon, s.v.
D. Zapata, s.v.
All.: Benitez, 7: Napoli cinico e spietato, coglie 3 punti con una prestazione da grande squadra. E in più, le rotazioni hanno funzionato alla grande, rivelando finalmente tutto il talento di Mertens, nuova freccia nella già folta faretra di Rafa.
I VOTI DEL TORINO
Padelli, 6.5: subisce due rigori, per il resto fa vedere buone cose, con un miracolo su Mertens. Tutt’altro portiere rispetto all’Inter.
Darmian, 5: male in difesa, si rialza quando scala sulla fascia. Ma è il 70′, e ormai la partita è persa.
Glik, 5.5: soffre i movimenti e la qualità di Higuain; incolpevole sul secondo rigore.
Moretti, 5.5: annaspa di fronte a Mertens, in giornata di grazia. Si salva come e quando può con la sua esperienza, per il resto boccheggia.
D’Ambrosio, 5.5: parte benino, col passare dei minuti cala. Non è il giocatore che fin qui ha impressionato.
Gazzi, 5: prende due botte in avvio che lo stordiscono, prova a metter ordine al centrocampo ma fallisce, ed è sostituito dopo un tempo.
Vives, 5: male nel ruolo di frangiflutti, annega davanti alla marea azzurra.
Bellomo, 5.5: cerca di mettere un po’ di qualità nelle azioni confuse del Torino, ma è servito poco e male, o forse non è bravo lui a smarcarsi.
S. Masiello, 5: pochi palloni toccati, poche situazioni pericolose create. Molto, troppo timido sulla fascia.
Cerci, 5: invisibile per un tempo, esce all’intervallo. Il giocatore da cui ci si aspettava di più, delude le aspettative.
Barreto, 5.5: è il più pericoloso, per quanto possibile mette in apprensione la difesa azzurra soprattutto nel finale. Ma è poca roba.
Basha, 5: pessimo impatto sulla partita, con nulla di positivo creato e un rosso rimediato.
Meggiorini, 6: buono invece il suo ingresso, con due sassate da lontano che mettono apprensione a Reina.
Maksimovic, 5.5: entra a giochi fatti, non è solidissimo. Ci prova di testa su angolo, ma spedisce alto.
All. Ventura, 5: il Torino non è lo stesso di sempre, e per questo stavolta gli errori arbitrali a sfavore non hanno nessun peso. Lento, prevedibile, noioso, tiene poco e male la palla. Giro a vuoto, serve dimenticare e ripartire subito. Per fortuna c’è l’infrasettimanale.