Campionato di serie A 2012/2013, anticipo serale della settima giornata di Serie A: la partita tra Genoa e Palermo, giocatasi allo stadio Marassi, si è conclusa con il risultato di 1 a 1. Per i rosanero è andato in gol Giorgi al 14′ del primo tempo; ha pareggiato poi il conto Boriello al 8′ della ripresa.
è stata una bella partita, molto divertente per il numero di occasioni da gol che sono state create da entrambe le squadre. Sicuramente è stato più pericoloso il Genoa sotto porta, mentre il Palermo è stato migliore sotto il profilo del gioco. Sicuramente le squadre non si sono risparmiate, anzi, entrambe hanno dat tutto quello che avevano per vincere la partita e per questo il finale è stato molto confuso a causa della stanchezza delle due squadre. Nel complesso è stata una partita abbastanza divertente e ben giocata sia per intensità sia come spettacolo.
Più che il bel gioco la caratteristica di questo Genoa è l’intensità; ha sofferto nella prima mezz’ora il possesso palla del Palermo e dopo aver subito il gol si è gettato nella metà campo per poter raggiungere il pareggio. Ha avuto diverse occasioni nel primo tempo, ma non le ha sfruttate; nella ripresa il grifone ha trovato il pareggio e ha cercato la vittoria, subendo in certi momenti il contropiede del Palermo. Comunque il pareggio, nonostante sia giusto, porta un po’ di rammarico in casa rossoblù, per le occasioni clamorose sprecate.
Gli uomini di Gasperini cercano di creare le occasioni da gol tramite il bel gioco e ci riescono nel primo tempo; però dopo aver trovato il vantaggio iniziano a soffrire e dietro ballano parecchio. Una volta subito il gol del pareggio hanno il merito di difendersi con più ordine rispetto alla prima frazione e inoltre sfiorano il gol in contropiede. Certamente in alcune occasioni sono stati fortunati, ma un Palermo che lontano dal Barbera provasse a fare gioco e portasse a casa un punto non si era ancora visto quest’anno. Pareggio meritato.
nel primo tempo distribuisce bene i falli, nella ripresa, quando la partita si scalda, fatica a tenerla in mano, e va un po’ in confusione. Ci stava un rigore per il Genoa per fallo di mano in area di Donati.
Frey, 6,5: sul gol del Palermo non può nulla, nella ripresa salva un gol su Garcia. Attento nelle uscite.
Bovo, 6,5: è il primo che imposta per la sua squadra, non soffre mai Miccoli, nè Hernandez. Buona prestazione.
Sampirisi, 5: dalla sua parte nasce il gol di del Palermo, soffre Ilicic e nella ripresa la spinta di Garcia. Prestazione da rivedere.
Granqvist,5,5: sulle palle alte non molla di un centimetro, soffre un po’ la velocità di Miccoli e si fa anticipare da Giorgi nell’azione del vantaggio rosanero.
Antonelli, 6: spinge molto sulla fascia sinistra; il suo diretto avversario Morganella, non crea mai pericoli alla difesa del Grifone; solo da migliorare i cross.
Kucka, 6,5: a centrocampo da fisicità e imposta la manovra con precisione e con intensità. Calcia raramente verso la porta.
Toszer, 5: dovrebbe fare girare il Genoa a centrocampo, ma non ci riesce mai e quindi nel primo tempo viene sostituito. (Jorquera dal 42 del p.t., 6,5: dà vivacità all’attacco del grifone e mette l’assist per il pareggio di Boriello).
Seymur, 6: mette ordine a centrocampo e non perde molti palloni; ogni tanto però lo porta per troppo tempo, invece dovrebbe giocare con meno tocchi e più vivacità.
Jankovic, 5,5: prestazione abbastanza in ombra per le sue qualità; è discontinuo nel match e alterna cose buone a cose cattive; esce per la stanchezza. (Moretti, dal 41′ del s.t.: senza voto).
Boriello, 7: lotta come un leone in avanti, fa a sportellate con i difensori rosanero e segna il gol che porta il Genoa al pareggio.
Immobile, 5,5: generosissimo e con grandi potenzialità; il problema che sbaglia due gol sui quali dovrebbe segnare. Deve essere più concreto. (Vargas dal 25′ del s.t., 5,5: da spinta, si mangia un gol ed è impreciso nei cross in area).
All. De Canio, 6: squadra quadrata la sua, che non è spettacolare, ma crea molte occasioni da rete; deve lavorare sulla fase di possesso palla.
Ujkani, 7: grande prestazione del portiere che salva almeno in tre occasioni il risultato; unica pecca sono le uscite un po’ fuori tempo, ma può migliorare.
Munoz, 6: rischia un autogol clamoroso e soffre la spinta continua di Antonelli e di Vargas. Però riesce comunque a tenere dietro e si spinge anche in avanti rischiando il gol di testa.
Donati, 6: da centrale se la cava bene, se non in qualche occasione; per di più imposta l’azione e fa il centrocampista aggiunto in fase di impostazione.
Von Bergen, 5,5: soffre la rapidità di Jorquera e Jankovic, oltre che sulla fisicità di Boriello; sul gol si fa anticipare nettamente dall’attaccante rossoblù.
Morganella, 5,5: commette tanti falli e non riesce mai a rendersi pericoloso in zona offensiva; già ammonito, rischia il rosso ma viene graziato da Tommasi.
Barreto, 6,5: a centrocampo mette insieme qualità e quantità: quando il Palermo soffre è uno dei pochi che tiene la palla per far rifiatare la squadra.
Rios, 6: in fase di rottura è un ottimo elemento, ma in fase di impostazione lascia a desisderare.
Garcia, 6,5: spinge molto sulla sua fascia, non soffre, e rischia pure di trovare il gol vittoria, se Frey non avesse compiuto un miracolo sul suo tiro.
Ilicic, 6,5: giocate di qualità, come l’assist per il gol di Giorgi; rischia anche di trovare il gol personale, ma il suo sinistro si spegne fuori; sostituito, non si sa perchè. (Kurtic, dal 10′ del s.t., 5,5: non tiene mai la palla, anzi la perde spesso).
Giorgi, 7: oltre al gol, secondo consecutivo, si inserisce spesso in area e corre tantissimo sia in fase offensiva che in fase difensiva; ottima prestazione, esce stremato. (Bertolo, dal 30′ del s.t., senza voto).
Miccoli, 5,5: porta fuori i centrali del Genoa per gli inserimenti dei centrocampisti, però non riesce mai a calciare in porta e a servire palloni importanti per i compagni. (Hernandez, dal 9′ del s.t., 5: sostituisce Miccoli, ma non è mai pericoloso, sembra svogliato e fa poco o nulla per aiutare i compagni. Si è smarrito).
All. Gasperini, 6,5: il Palermo inizia ad avere una identità, anche se ancora poco definita. In ogni caso si vede che la squadra lo segue nella ricerca del gioco e del risultato anche intrasferta.
(Matteo Lambicchi)