Quattordicesima tappa del Tour de France 2014: l’arrivo in salita di Risoul ha visto il successo per distacco del corridore polacco Rafal Majka, autore di un’ottima azione sull’ultima ascesa. La maglia gialla Vincenzo Nibali anche oggi ha dimostrato tutto il suo valore, scattando ad alcuni chilometri dal traguardo e guadagnando secondi preziosi sui suoi rivali più importanti, arrivando secondo davanti al francese Jean Christophe Peraud battuto in volata. Alejandro Valverde non ha resistito all’attacco di Nibali, anzi si è trovato in difficoltà e ha perso un minuto dallo Squalo siciliano, che adesso ha 4’37” di vantaggio su di lui (clicca qui per la cronaca, l’ordine d’arrivo e la classifica generale). Così per il secondo posto lo spagnolo adesso dovrà difendersi dai francesi Romain Bardet e Thibaut Pinot, due corridori che potrebbero riportare in auge il ciclismo di questa nazione. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Paolo Savoldelli. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Nibali ha corso ancora con grande intelligenza e ha dimostrato tutta la sua classe… Sì, ha saputo aspettare il momento giusto e naturalmente, vista la sua superiorità sugli avversari, ha guadagnato secondi preziosi in classifica.
Valverde deludente? Valverde perde sempre un po’ nel corso di un grande giro, non mi meraviglio quindi di quello che gli è successo oggi.
Cosa gli manca per essere un campione? Valverde è un fuoriclasse nelle classiche. Vuole puntare anche ai grandi giri, che non si addicono però del tutto alle sue caratteristiche. Al massimo può puntare a un piazzamento.
Cosa si può fare per battere Nibali? Non vedo chi possa batterlo, solo se ci fosse una caduta o una foratura potrebbe cambiare qualcosa. E poi non ci sono Froome e Contador, gli unici corridori che potevano batterlo.
Per Majka successo meritato? Direi di si, è scattato sull’ultima salita e ha preso un buon vantaggio che ha saputo tenere fino alla fine.
Bravo anche De Marchi, un corridore di notevole valore? E’ stato nella fuga di ieri e anche in quella di oggi, magari se si risparmiava ieri avrebbe potuto fare cose più importanti nella tappa odierna. Comunque ha vinto già al Giro del Delfinato l’anno scorso e verrà anche il suo turno in una gara di maggior valore.
C’è un risveglio del ciclismo francese?
E’ da tanto tempo che non vincono il Tour, la loro corsa. Ora c’è Bardet in terza posizione e poi Pinot quarto, un buon risultato finora sicuramente per il ciclismo di questa nazione.
Domani tappa di pianura, saranno i velocisti i protagonisti? Potrebbe essere, anche se a questo punto del Tour in passato spesso in tappe per velocisti ci sono state fughe che non hanno visto protagonisti vincenti gli sprinter. (Franco Vittadini)