L’Italia vince 3-1 contro la Danimarca e vola a 10 punti nel girone di qualificazione ai Mondiali. A segno per gli azzurri Montolivo, De Rossi e Balotelli, momentaneo 2-1 di Kvist. Espulso Osvaldo ad inizio secondo tempo. Ecco tutte le pagelle del match.
diversamente dalle partite della Nazionale, è stata una serata piacevole, di bel calcio, a tratti con spettacolo e belle giocate, ma soprattutto con molti gol. Sicuramente ha influito la location, visto che stavolta ad ospitare gli azzurri è stato il degno stadio di San Siro, con il pubblico che non ha riempito il Meazza ma ha comunque risposto con entusiasmo. Gli azzurri sembrano beneficiarne, perchè dopo qualche minuto, salgono in cattedra esprimendo un gioco piacevole, veloce e concreto. La Danimarca però non molla mai, e si fa temere con contropiedi velenosi. Questo il film del primo tempo, con la ripresa che si apre con l’espulsione di Osvaldo: tuttavia il 3-1 immediato dell’Italia permette una gestione cauta della partita, con la Danimarca che tiene palla e gli azzurri che gestiscono in inferiorità. Purtroppo però non succede più quasi nulla, ma al netto è stata una partita divertente.
si sono viste due Nazionali diverse, ed entrambe hanno convinto a pieni voti. Quella del primo tempo, appena prese le misure ai danesi, ha infatti dominato il gioco senza riserve. Ottima forma fisica degli uomini di Prandelli, che pressano altissimo e, recuperata palla, si fiondano in porta con giocate di qualità. Il secondo tempo invece, per l’uomo in meno, richiede concretezza e cinismo: ecco infatti l’immediato gol di Balotelli, che spegne sul nascere ogni velleità nordica, e permette agli azzurri di gestire con glaciale serenità la formazione avversaria, non concedendo praticamente nulla.
tecnicamente paga dazio ad una formazione nettamente superiore come quella italiana. Ma i danesi sorprendono per i primi 20 minuti giocati a tutta birra, e soprattutto per la capacità di rialzarsi dopo la doppia mazzata, trovando allo scadere del primo tempo il gol che riapre la gara. L’espulsione di Osvaldo fa presagire un assedio doloroso, ma la Danimarca si fa sorprendere da Balotelli e, con l’Italia che poi si chiude a riccio, fa emergere tutte le lacune nel suo gioco, non propriamente adatto ad avvolgere col possesso gli avversari. Infatti non riescono più a rendersi pericolosi, ma comunque escono a testa (abbastanza) alta.
la sensazione è che non abbia saputo tenere in mano la partita nei momenti chiave. Il rosso ad Osvaldo sembra eccessivo a dir poco, e condiziona l’esito della gara. Soprattutto nel secondo tempo, inoltre, rischia di far incattivire una gara corretta, sventolando gialli a senso unico (azzurro) quando i danesi ne avrebbero meritati di più. Ammonisce poi anche gli avversari, ma sembra un contraltare all’espulsione.
De Sanctis, 5.5: una vera bella parata al 90′, nel resto della partita non dà propriamente l’impressione di una grande sicurezza, soprattutto nelle uscite alte, dove spesso si fa sfuggire la palla. Sarà che siamo abituati a Buffon…
Abate, 6: si esalta nella parte centrale del primo tempo, quando scende a raffica sulla corsia destra. Per il resto della gara, si limita invece a contenere un tarantolato Krohn Dehli
Barzagli, 6: Bendtner non sarà un avversario facile, ma spesso è goffo negli anticipi. Comunque, gestisce senza grandissime difficoltà il compagno di squadra
Chiellini, 5.5: una leggerezza in un retropassaggio in avvio di gara che poteva costare caro, e diverse svirgolate: forse con la testa già al Napoli?
Balzaretti, 6: una partita più che altro difensiva, a coprire gli inserimenti di Marchisio
De Rossi, 7: è leggermente acciaccato, ma non si vede: incubo degli avversari sulle palle alte, diga a centrocampo e un gol di prepotenza
Pirlo, 6.5: una marcia in meno del solito, che basta e spesso avanza, come nel caso del fantasmagorico assist a Balotelli
Marchisio, 7: il migliore nel primo tempo, con una serie infinita di palloni giocati e un gran numero di inserimenti che spaccano la difesa avversaria. Esce per infortunio alla spalla
dal 29′ st: Candreva, 6: si limita a gestire la posizione, in un finale che non chiedeva azioni da supereroe
Montolivo, 7.5: lungo l’arco complessivo, è il migliore. Interpreta bene una posizione non sua, con tocchi intelligenti e veloci e un gol bellissimo che ne certifica l’ottimo stato di forma…un suggerimento per Allegri?
dal 41′ st: Giaccherini, s.v.
Osvaldo, 6: primo tempo di lavoro per la squadra, con sponde di sacrificio. Espulsione che parrebbe ingiusta, anche se quando c’è di mezzo lui il condizionale è d’obbligo
Balotelli, 7: l’Italia si aggrappa a lui, soprattutto nel secondo tempo, e lui regge l’urto…d’altronde, i suoi muscoli li abbiamo visti bene. Stasera abbina qualità estrema e continua, come nel caso del gol, e cervello, quando non reagisce alle provocazioni di Agger dal 43′ st, Destro, s.v.
All.: Prandelli, 7: Italia messa benissimo in campo, e con tanta benzina nel serbatoio. Aveva ragione lui alla vigilia, questa Nazionale sta ingranando. Ora il difficile è restare a questo livello
Andersen, 4: sorpreso nel primo gol, ancorato alla riga nel secondo, a farfalle in uscita nel terzo. Serve altro?
Jacobsen, 5: soffre da maledetti Marchisio, e subisce tutta la partita la sua spinta
Kjaer, 5: il migliore della sua difesa, ed è tutto dire visto il passivo. Quanto meno a tratti(ni) riesce ad imporsi
Agger, 4: perde nettamente il duello con Balotelli, sia fisico (non ne vede una) sia mentale (SuperMario non abbocca alle sue provocazioni)
Silberbauer, 6: spinta costante a sinistra, che causa timidezza in Abate
dal 30′ st Lorentzen, 5: non tiene il ritmo del giocatore che sostituisce
Stokholm, 5: sovrastato a centrocampo, e inoltre sembra accentuare scorrettamente il colpo di Osvaldo
Kvist, 6: sufficienza per lo splendido gol, per il resto si vede pochino
dal 15′ st Kahlenberg, 5.5: approccio piuttosto timido alla gara
Rommedhal, 5.5: si vede sulla fascia solo nei primi venti minuti, poi sparisce
Eriksen, 6.5: il migliore, l’unico davvero in grado di accendere la luce costantemente
Krohn-Deli, 6.5: uno dei migliori, soprattutto nel primo tempo, quando con i suoi cambi di passo sorprende la retroguardia azzurra
dal 37′ st J. Poulsen, s.v.
Bendtner, 5: terminale offensivo unico, ed è un rischio, se come stasera si dedica più a capire come spingere i difensori avversari che a saltare per anticiparli nei cross
All.: Olsen, 6: certo il materiale non è di prima qualità, ma è riuscito a costruire una formazione che, se in salute, può dire la sua. Forse pecca un po’ di personalità
(Giovanni Gazzoli)