Il primo anticipo del turno infrasettimanale, valido per la decima giornata di Serie A, tra Atalanta e Inter termina 1-1. Le reti arrivano nel primo tempo grazie a due gesti tecnici di Alvarez e Denis. Con questo pareggio le due squadre restano rispettivamente quarta e ottava in campionato, attendendo il resto delle gare in programma mercoledì e giovedì. Nel prossimo turno di campionato l’Atalanta farà visita al Livorno, mentre la squadra di Mazzarri sarà impegnato al Friuli contro l’Udinese.
Colantuono dopo aver esaurito la rabbia per la sconfitta di sabato scorso al Ferraris affronta la quarta della classe con il 3-4-1-2. Tra i pali Consigli, linea difensiva composta da Canini, Yepes, Stendardo, sulle fasce Raimondi e Brivio, in mediana Cigarini e Carmona, mentre in attacco Franco Maxi Moralez si dispone sulla trequarti a sostegno di Denis e del giovane scuola Inter, Livaja. Mazzarri risponde con il 3-5-1-1, insistendo su Kovacic nel ruolo di regista avanzato. Tra i titolari troviamo Handanovic che recupera il suo posto tra i pali lasciando in panchina Carrizo. In difesa si rivede Walter Samuel dal primo minuto; insieme a lui Rolando e Juan Jesus. A centrocampo Jonathan e Nagatomo larghi sulle fasce, mentre in zona nevralgica si dispongono Guarin, Cambiasso e Alvarez. Kovacic invece tra le linee pronto a supportare Palacio, unica punta. L’arbitro designato per regolare il match è Rizzoli. Le due squadre partono a ritmi alti fin dall’inizio. L’Atalanta gioca senza timore, ma dopo pochi minuti rischia di essere punita da una rapida ripartenza orchestrata da Kovacic che lancia Nagatomo. Il giapponese brucia tutti sulla fascia e cerca Palacio in area, ma Canini capisce tutto e risolve. La risposta degli orobici non si fa attendere: Cigarini sfrutta una punizione dalla destra proponendo un traversone velenoso che inganna Handanovic. Lo sloveno esce con i pugni ma serve Canini il quale di testa cerca il gol. Guarin, provvidenziale, salva sulla linea. Al 16esimo gli ospiti passano in vantaggio. Jonathan batte una rimessa laterale da posizione avanzata servendo Kovacic, il quale si gira rapidamente e pennella un cross per Palacio che di testa trova Alvarez in area. Il numero 11 dell’Inter aggancia in area e conclude rapidamente trovando il primo palo. L’Atalanta reagisce subito con Yepes, ma il suo colpo di testa termina fuori di poco. I padroni di casa insistono e al 25esimo trovano il pareggio. Maxi Moralez si propone sulla destra e fabbrica un cross interessante per Denis. L’attaccante anticipa in elevazione Samuel e mette fuori causa Handanovic pietrificato. Nonostante il pari sia stato raggiunto l’Atalanta non smette di attaccare provandoci prima con Carmona, troppo debole il suo tiro dal limite, e poi con Moralez. Nei minuti finali una percussione dell’ottimo Jonathan sfalda la retroguardia orobica liberando Guarin. Il colombiano trova Nagatomo con un cross, ma il colpo di testa del giapponese si stampa sulla parte esterna del palo.
Ci pensa Cambiasso a rivitalizzare una ripresa scialba: tiro dai 25 metri che costringe Consigli ad allungarsi. L’Atalanta risponde con Livaja. Il giovane croato conclude un’azione manovrata degli orobici con un tiro dal limite. Tentativo troppo debole per battere Carrizo. Nella parte centrale del secondo tempo l’Atalanta soffre il ritmo imposto dall’Inter e rischia qualcosa. Al 61esimo una rapida azione per vie centrali dell’Inter produce il gol di Alvarez, ma il gioco viene interrotto per la posizione irregolare di Palacio, autore dell’assist. Poco dopo Alvarez riceve in area sulla destra, supera con facilità un avversario, ma si vede ribattere il suo tiro dai piedi di Consigli. Al 68esimo i padroni di casa si vedono negare un rigore solare. Dal corner di Maxi Moralez ne esce un cross invitante che trova Stendardo pronto al colpo di testa. Il pallone diretto in fondo al sacco viene deviato dal braccio di Rolando. Rizzoli sorvola e lascia proseguire. Mazzarri si infuria con i suoi e a farne le spese è l’impalpabile Guarin, sostituito da Icardi. Al giovane attaccante argentino bastano pochi minuti per mettersi in mostra: ricezione sul limite dell’area e guanto di sfida lanciato a Yepes, il quale è troppo lento per seguire la preparazione al tiro di Icardi. Ne segue un mancino violento che batte Consigli, ma rimbalza contro il palo. All’82esimo Yepes viene chiamato in causa dopo un cross di Baselli dalla bandierina, ma il suo tap-in viene respinto con i piedi da un formidabile Carrizo. Nei minuti di recupero Ricky Alvarez rischia di trovare l’eurogol con una conclusione dai 35 metri. Il pallone sfiora il palo alla destra di Consigli.
Finisce 1-1 la partita dell’Atleti Azzurri d’Italia tra Atalanta ed Inter. I marcatori: Ricky Alvarez per l’Inter (sinistro leggermente deviato in area al 16′), German Denis per l’Atalanta (gran stacco su Samuel al 25′). La partita è stata intensa sino all’ultimo, in classifica l’Inter sale a quota 19 e l’Atalanta a 13.
Passano meno di tre minuti e l’Inter arriva vicinissima al gol con una conclusione di Icardi che coglie la base del palo. L’argentino fa secco sulla corsa Mario Yepes e scocca un potente rasoterra, non abbastanza preciso.
Un secondo tempo sempre molto intenso in questa Atalanta-Inter, e un episodio contestato arriva al 24′ quando su un colpo di testa dal limite dell’area piccola Stendardo indirizza il pallone verso la porta. Saltando nel contrasto Rolando va con il braccio larghissimo e impatta – seppur involontariamente – il pallone, che era destinato in porta. L’arbitro lascia correre.
Gol di Denis! L’Atalanta pareggia contro l’Inter solo dieci minuti dopo essere passata in svantaggio per il gol di Alvarez. E’ El Tanque Denis che incorna di testa sovrastando il diretto difensore su un morbido assist di Maxi Moralez. Esplode lo stadio, Colantuono è letteralmente tarantolato in panchina, l’Atalanta però e viva e la partita si riaccende di colpo.
Atalanta-Inter in questi primi minuti di gioco è una partita molto combattuta e decisamente veloce Il campo è stato ulteriormente bagnato nonostante la pioggia recente, la palla schizza e le squadre non lesinano in quanto a corsa. L’Atalanta in questi primi minuti di partita dimostra di volersela giocare a viso aperto, e l’Inter è costretta a tentare di impostare una gara di rimessa. E all’ottavo minuto gli orobici vanno vicinissimi al gol con Canini che colpisce di testa ad Handanovic battuto, ma trova sulla linea di porta la respinta di testa di Fredy Guarin. Una respinta che vale come un gol, un errore tecnico nel colpo di testa tipico di un difensore: quella palla andava schiacciata a terra. L’Atalanta però era già andata vicina alla segnatura con Cigarini, e solo una grande lettura di Samuel in copertura ha evitato il peggio. Il gol è però destinato a non farsi attendere troppo. Al 15′ peroò premia l’Inter: Alvarez raccoglie un pallone spiovente dal limite dell’area e al vertice dell’area piccola controlla e si gira per un rasoterra che passa sotto le gambe si Stendardo (troppo molle la sua marcatura) e termina in fondo al sacco dove Consigli non può arrivare.
Le formazioni ufficiali della partita Atalanta-Inter 47 Consigli; 4 Scaloni, 2 Stendardo, 33 Yepes, 27 Del Grosso; 23 Brienza, 21 Cigarini, 17 Carmona, 77 Raimondi; 11 Moralez; 19 Denis In panchina: 37 Sportiello, 16 Polito, 13 Canini, 28 Brivio, 90 M.Konè, 8 Migliaccio, 18 Baselli, 44 Cazzola, 61 Gagliardini, 7 Livaja, 91 De Luca, 89 Marilungo Allenatore: Stefano Colantuono 1 Handanovic; 35 Rolando, 25 Samuel, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 11 R.Alvarez, 55 Nagatomo; 10 Kovacic; 8 Palacio In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 23 Ranocchia, 18 Wallace, 31 A.Pereira, 54 Donkor, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 21 Taider, 90 Olsen, 9 Icardi Allenatore: Walter Mazzarri Arbitro: Rizzoli
L’Atalanta è squadra capace di creare rogne a qualsiasi avversario, perché sa difendersi in maniera compatta ma generalmente impiega poco a ribaltare il campo in veloci azioni d’attacco. I difensori dell’Inter dovranno stare attenti a non esporsi troppo in avanti, cosa che spesso tenta giocatori come Juan Jesus che amano dare una mano alla manovra. Cigarini dovrà sdoppiarsi nei compiti di impostazione e di copertura su Alvarez, che agirà ancora da interno di centrocampo. Proprio l’argentino dovrà essere bravo a sostenere l’offensiva dei suoi, cosa che non sempre sta riuscendo a Kovacic. Sulle fasce: Raimondi sembra in gran forma ma Jonathan non è da meno in questo periodo, il duello può riservare sviluppi interessanti.
I pronostici SNAI per la partita Atalanta-Inter. Favoriti gli ospiti la cui vittoria è quotata a 1,90, mentre 3,30 è la quota del pareggio e 4,00 quella relativa al successo dell’Atalanta. Under 2,5 gol quotato a 1,85 così come l’Over, Goal a 1,68 e Nogoal a 2,07. Combinazioni risultato parziale/finale. La vittoria dell’Atalanta in entrambe le frazioni di gioco (combinazione 1-1) è quotata a 8,00, quella dopo pari nel primo tempo (X-1) ancora a 8,00 e quella in rimonta dopo vantaggio Inter all’intervallo (2-1) a 35,00. Il pareggio dell’Inter dopo vantaggio Atalanta nel primo tempo (combinazione 1-X) è quotato a 14,00, quello in entrambe i tempi (X-X) a 5,00 e quello dell’Atalanta dopo vantaggio atalantino al 45′ (2-X) a 14,00. La vittoria dell’Inter in rimonta nella ripresa (combinazione 1-2) è quotata a 25,00, quella dopo pari all’intervallo (X-2) e quella in entrambe le frazioni (2-2) a 3,00. Somma gol finale: lo 0 è quotato a 9,50, l’1 a 4,40, il 2 a 3,30, il 3 a 4,00, il 4 a 5,50 e superiori a 6,00. Risultato esatto: l’anno scorso Atalanta-Inter finì 3-2, risultato che oggi viene quotato a 40,00. L’1-0 per i bergamaschi è quotato a 9,50, il 2-0 a 20,00, il 2-1 a 14,00, il 3-0 a 75,00 e il 3-1 a 40,00. Pareggi: 1-1 a 6,00, 2-2 a 13,00, 3-3 a 60,00, 4-4 a 175,00. La vittoria dell’Inter per 0-1 è quotata a 7,00, lo 0-2 a 9,00, l’1-2 a 8,00, lo 0-3 a 16,00, il 2-3 a 25,00 e lo 0-4 a 50,00. 1X2 primo tempo: il vantaggio dell’Atalanta al termine dei primi 45′ è quotato a 4,50, il pareggio a 2,10 e il vantaggio dell’Inter a 2,55. In definitiva si può puntare sulla vittoria finale dell’Inter, magari con un gol di scarto e con gol decisivo nel secondo tempo.
Alle 20,45 di questa sera si gioca Atalanta-Inter. La Serie A torna a due giorni di distanza dall’ultimo turno: siamo alla decima giornata, che si gioca in infrasettimanale e dunque in notturna. Questo ‘ l’anticipo, ed è subito una partita sentita: non tanto perchè si tratta di un derby regionale, quanto per il precedente dello scorso anno che gli ospiti vogliono cercare di vendicare. Riassumiamo: era l’11 novembre 2012, la squadra di Andrea Stramaccioni era reduce dalla vittoria dello Juventus Stadium che l’aveva portata a un punto dai bianconeri, oltre a sancirne il primo stop nel nuovo stadio e l’interruzione della striscia di imbattibilità in campionato. A Bergamo si andava anche per un clamoroso sorpasso al vertice, e invece l’Inter affondò (2-3) aprendo quella che sarebbe stata una profondissima crisi culminata con il nono posto finale. Oggi le premesse sembrano diverse: Atalanta con 12 punti in classifica (ottava), Inter con 18 (quarta) e con vista su zona Champions League (dista 4 lunghezze) e quindi in corsa anche per lo scudetto. Walter Mazzarri predica calma e umiltà, ma sa bene che espugnare l’Atleti Azzurri d’Italia sarebbe un bel passo avanti e una conferma delle ambizioni della squadra. Certo, dall’altra parte gli orobici non vogliono stare a guardare e cercano i tre punti per trovarsi a ridosso delle posizioni europee (per come la guardano loro, sarebbe un passo in più verso la salvezza). I precedenti dicono Inter: 21 vittorie a Bergamo contro le 13 dell’Atalanta, 18 i pareggi con 85 reti degli ospiti e 57 dei padroni di casa. L’ultima vittoria nerazzurra è comunque datata: aprile 2008, con Roberto Mancini all’ultimo anno in panchina i meneghini si imposero per 2-0 con i gol di Vieira e Balotelli. Da allora due vittorie orobiche e due pareggi: c’è un 3-1 nel gennaio 2009, reso famoso da una presunta sfuriata di José Mourinho negli spogliatoi (il discorso degli scudetti vinti: “Uno di cartone, uno contro nessuno, uno all’ultimo minuto”). L’ultimo pareggio è invece dell’ottobre 2011: già con Claudio Ranieri in panchina l’Inter andò in vantaggio con Sneijder ma fu rimontata da German Denis. Tanti i doppi ex della sfida: il più recente è Ezequiel Schelotto che, accusato di aver forzato la sua cessione all’Inter giocando male l’ultima parte di stagione, fu preso di mira nella partita di ritorno dello scorso anno. Ricordiamo poi Fabrizio Ferron e Pierluigi Orlandini, come allenatori Bortolo Mutti (che nell’Inter è transitato pur senza giocare, ed è bergamasco) e Marcello Lippi.
L’Atalanta arriva a questo appuntamento avendo perso la partita di domenica, sul campo della Sampdoria; ma si è trattato di uno stop che è seguito a una striscia di tre vittorie consecutive, ottenute contro Udinese, Chievo e Lazio. La squadra di Stefano Colantuono non era partita benissimo in campionato, e la sconfitta di Parma (4-3, ma era sotto 4-1) aveva fatto pensare che il peggio dovesse ancora arrivare. Poi la reazione, frutto del carattere del tecnico e di un gruppo che ha certamente le qualità per salvarsi agevolmente come ha fatto negli ultimi due anni, pur portando sul groppone il peso di due penalizzazioni. Gli orobici hanno poi un fortino nell’Atleti Azzurri d’Italia: qui sono arrivati 9 dei 12 punti totali, con tre vittorie (c’è anche quella sul Torino, alla seconda giornata) e una sola sconfitta, maturata contro la Fiorentina e che si poteva mettere in conto. E’ questo il grosso limite della formazione: migliorare il rendimento esterno per poter soffrire di meno in primavera. Intanto, ci si affida come sempre ai gol di German Denis: il Tanque è partito a rilento, ma adesso è già a quota 4 e anche questa sera sarà l’uomo di riferimento avanzato nel 4-4-1-1 che è lo schema che va per la maggiore e questa sera non vedrà in campo Bonaventura (clicca qui per le probabili formazioni). L’Inter si è invece rialzata battendo il Verona 4-2: in precedenza era arrivato un periodo fatto di tre partite senza vittorie, con i pareggi contro Cagliari e Torino e la sconfitta interna contro la Roma. Incidenti di percorso che dicono come la squadra di Walter Mazzarri sia ancora un cantiere aperto, pur se la solidità e l’impostazione tattica sono già ben chiare. In trasferta il bilancio resta buono: l’Inter è imbattuta, con due vittorie (Catania e la goleada contro il Sassuolo) e due pareggi (quelli di cui sopra). Sono 14 i gol realizzati, 4 quelli subiti; a proposito di difesa, i nerazzurri erano partiti, nelle prime quattro giornate, subendo solo il gol di Vidal contro la Juventus. Poi ne sono arrivati 10, cosa che fa un po’ preoccupare il suo allenatore ma che certamente si spiega con qualche meccanismo ancora da trovare e soprattutto con l’assenza di Hugo Campagnaro, che salterà anche questa partita (con tutta probabilità rivedremo titolare Walter Samuel, all’esordio in questo campionato). Il pronostico della partita ce lo ha dato Mino Favini (clicca qui per l’intervista esclusiva): sarà una gara sicuramente interessante e giocata con buon ritmo, l’Atalanta in casa sa essere propositiva quanto l’Inter riesce a rendersi letale con le ripartenze in velocità, soprattutto quando non è a San Siro. In palio ci sono tre punti ma, come detto, anche tanto morale per due squadre che arrivano da storie diverse ma vogliono ugualmente centrare i loro obiettivi. Non ci resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Atalanta-Inter sta per cominciare…
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Marcatori Alvarez (I) al 16’, Denis (I) al 25’ p.t.
Consigli; Canini, Stendardo, Yepes; Raimondi, Cigarini (dal 29’ s.t. Baselli), Carmona, Brivio; Moralez (dal 36’ Migliaccio); Denis, Livaja (dal 20’ s.t. Marilungo). (37 Sportello, 16 Polito, 4 Scaloni, 27 Del Grosso, 44 Cazzola, 61 Gagliardini, 90 Kone, 91 De Luca. All. Colantuono
Handanovic (da 1’ s.t. Carrizo); Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (dal 40’ s.t. Taider), Guarin (dal 21’ s.t. Icardi), Cambiasso, R. Alvarez, Nagatomo; Kovacic; Palacio. (12 Castellazzi, 6 Andreolli, 16 Mudingay, 17 Kuzmoanovic, 18 Wallace, 23 Ranocchia, 31 A. Pereira, 54 Donkor, 90 Olsen). All. Mazzarri
Arbitro Rizzoli di Bologna
Ammoniti Stendardo (A), Canini (A), Migliaccio (A), Samuel (I)