Erano partiti in 10, sono rimasti in due; tre sono entrati nella seconda settimana del torneo, una l’abbiamo persa agli ottavi. Non è una filastrocca, ma il bilancio degli italiani al Roland Garros 2013. Che può continuare e migliorare: per ora forse non potevamo sperare in risultati migliori, perchè quando ti trovi davanti Rafa Nadal (Fognini) e Serena Williams (Vinci) non puoi chiedere se non un miracolo, che su un campo da tennis può capitare ma non troppo sovente. E così restano in corsa Sara Errani e Francesca Schiavone; la prima con un risultato scontato anche considerando il tabellone, ma per niente banale se si è visto come ha battuto ieri Carla Suarez Navarro, con una determinazione di ferro a superare problemi al bacino che, si spera, non la influenzeranno oggi nel secondo turno del doppio (contro Coin/Parmentier, atlete di casa) e soprattutto domani, quando incrocerà la racchetta con Agnieszka Radwanska nei quarti di finale, una partita sulla carta difficile e che ha il precedente recente del Master, quando Sara costrinse l’avversaria al terzo set. L’altra superstite azzurra è Francesca Schiavone, che qui a Parigi ha dominato per due anni (il secondo ha perso la finale) e sembra aver ritrovato grinta ma soprattutto forma: tre turni superati quasi in agilità, schiantata la reginetta di casa Bartoli che flirta sempre con i grandi risultati ma cade a qualche metro dal traguardo (leggasi Wimbledon di qualche anno fa, leggasi Us Open del 2012), adesso per la Leonessa c’è Victoria Azarenka (prima partita del giorno sul Philippe Chatrier, alle 11: clicca qui per seguire e commentare con noi la diretta – nessuno streaming video), un ostacolo forse insormontabile sulla carta ma in realtà aggirabile sul campo, dove la bielorussa ha già sofferto le pene dell’inferno per eliminare Alize Cornet (in crescita: senza qualche infortunio, sarebbe probabilmente nelle prime 20 regolarmente). La speranza è avere due giocatrici nei quarti, come accadde a Flushing Meadows nove mesi fa: poi, Francesca potrebbe anche sperare di trovare sulla sua strada Bethanie Matteks-Sands, che sta certo giocando bene ma rimane sicuramente un ostacolo più malleabile di Maria Kirilenko, che vale decisamente la top ten. Gli altri incontri femminile sono quelli tra Jamie Hampton, altra sorpresa (ha fatto fuori la povera Petra Kvitova, che al momento non tiene certi livelli) e Jelena Jankovic, una ex numero uno del mondo che ha come miglior risultato agli Open di Francia la semifinale raggiunta tre volte (l’ultima tre anni fa); e quello tra Maria Sharapova, che tutti danno già in finale, e Sloane Stephens, che sta giocando un ottimo tennis e chissà, potrebbe anche ripetere l’impresa australiana. In campo maschile, archiviata la vittoria sofferta di Roger Federer, rispondono oggi Novak Djokovic e Rafa Nadal: per entrambi partite abbordabili contro Kohlschreiber e Nishikori. Completano il quadro il redivivo Tommy Haas, un altro che senza infortuni sarebbe quantomeno a livello di Murray e Ferrer come classifica e risultati, che affronta Mikhail Youzhni che negli Slam si esalta sempre, e un’altra grande speranza francese, Richard Gasquet, che fronteggia uno Stanislas Wawrinka in crescita costante e che due giorni fa ha eliminato Jerzy Janowicz, il polacco che ha impressionato Roma ma deve fare il passo decisivo.
Francesca Schiavone (ITA) – (3) Victoria Azarenka (BLR)
(1) Novak Djokovic (SRB) – (16) Philipp Kohlschreiber (GER)
(3) Rafael Nadal (SPA) – (13) Kei Nishikori (JPN)
(17) Sloane Stephens (USA) – (2) Maria Sharapova (RUS)
(12) Tommy Haas (GER) – (29) Mikhail Youzhny (RUS)
Bethanie Matteks-Sands (USA) – (12) Maria Kirilenko (RUS)
(9) Stanislas Wawrinka (SUI) – (7) Richard Gasquet (FRA)
Jamie Hampton (USA) – (18) Jelena Jankovic (SRB)