Siamo giunti al giro di boa di questo campionato di serie B. Oggi si gioca infatti la ventunesima giornata del torneo cadetto, che ha visto finora la conferma del Torino, primo a 41 punti, le sorprese Verona e Sassuolo, rispettivamente secondo con 38 punti e terzo con 37 punti, il Pescara di Zeman quarto con 36, segue il Padova a 35. La Sampdoria, una delle grandi favorite della vigilia, ha solo 26 punti. Bari, Brescia e Livorno, società di grande tradizione, veleggiano nella seconda parte di questa classifica. Un campionato che deve comunque ancora dare i suoi giudizi definitivi. Mancano tante giornate e si deve decidere ancora tutto, anche se le squadre che dovrebbero giocarsi la promozione sono già delineate. Per parlare della serie B abbiamo sentito un allenatore esperto non solo della categoria cadetta, Mario Beretta. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Siamo all’ultima giornata del girone d’andata: può farci un bilancio di questa parte della stagione? Conferme, sorprese, delusioni…
La conferma è il Torino che sta dimostrando di poter veramente ambire alla serie A diretta. Le sorprese sono Sassuolo e Verona. La delusione naturalmente la Sampdoria.
Torino ormai verso la serie A, quali sono i meriti di Ventura?
Ventura logicamente ha tutti i meriti, conquistati per un campionato condotto in questa maniera, e bisogna riconoscerli fino in fondo. Quanto alla promozione, il Torino sta facendo tutto bene, ma mancano ancora tante giornate e di strada ce n’è molta da fare, anche perché il campionato di serie B è veramente lungo.
Il Verona può passare dalla serie C alla serie A come il Novara?
Potrebbe essere, perché no? In fondo è un’impresa possibile per una città e una squadra che hanno grande tradizione. Ora a Verona c’è il Chievo che rappresenta la città in serie A, ma bisogna dire che l’Hellas ha più seguito di tifosi, forse per la sua storia, che vanta anche uno scudetto.
E’ tornata poi la Zeman-mania, per un attacco da favola, quello del Pescara, con Immobile, Insigne e Sansovini…
Zeman sta lavorando bene come aveva fatto l’anno scorso Di Francesco. Il merito principale è di far segnare molto la squadra, anche se con il suo gioco il Pescara subisce troppi gol.
La Sampdoria ce la può ancora fare ad arrivare in serie A?
Difficile, anche perché non sarà semplice cambiare tanti giocatori a metà stagione. Certo, da una squadra con un grande potenziale c’è da aspettarsi di tutto, perché il campionato di B è lunghissimo.
Brescia, Livorno, Bari: big con tanti problemi, perché?
I problemi ci sono. Il Brescia viene da una retrocessione e ha impostato una squadra sui giovani. Livorno e Bari stanno vivendo il disimpegno delle proprietà. Il Bari non sta comunque disputando un campionato così mediocre.
Tra i tecnici giovani chi le è piaciuto di più?
Pea del Sassuolo, Mandorlini del Verona, anche se non è più così giovane, Maran del Varese.
E tra i giocatori giovani?
Insigne del Pescara e Kurtic del Varese.
In questa giornata spiccano il derby toscano Grosseto-Livorno e Sampdoria-Varese. Vuole farci un pronostico?
Grosseto-Livorno è un derby: dico X. In Sampdoria-Varese mi piacerebbe tanto che si imponesse la squadra lombarda, visto che sono stato 3 anni in questo club. Ma a Genova non è facile vincere, anche se la Samp in casa ha spesso stentato. Dico X anche qua.
Porterebbe delle modifiche alla serie B?
Non è facile perché bisognerebbe pensare alla riforma di tutti i campionati. Portare le promozioni a 4 non piacerebbe ai presidenti di A. 22 squadre sono tante, ma ripeto: prima è necessario ristrutturare tutti i campionati, compresi quella di Prima Divisione.
(Franco Vittadini)