Inizia oggi con l’anticipo tra Scavolini Pesaro e Riso Scotti Pavia il campionato italiano di pallavolo femminile. L’Italia è reduce dal quinto posto conquistato ai Campionati del Mondo in Giappone. Un risultato che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ma che comunque dimostra il buon livello della nostra pallavolo: l’Italia in questi anni a livello di nazionale e di club ha ottenuto sempre buoni risultati. Abbiamo parlato di tutto questo con Maurizia Cacciatori, ex campionessa di questo sport, in esclusiva per ilsussidiario.net
Maurizia, come giudichi il quinto posto dei Mondiali in Giappone?
Potevamo fare di più perché avevamo una squadra in grado di conquistare tranquillamente una medaglia. Forse ci ha penalizzato la sconfitta con la Repubblica Ceca e anche il girone di ferro in cui ci siamo trovati dopo la fase eliminatoria. Ci è mancato qualcosa a livello psicologico, forse la determinazione, quella concentrazione necessaria per arrivare a un obiettivo migliore del quinto posto. Ma va bene lo stesso, in questi anni abbiamo sempre conseguito grandi risultati e siamo una nazionale di alto livello.
Ci aspettano traguardi importanti, dall’Europeo del 2011 in Italia, alle Olimpiadi di Londra, ai Mondiali del 2014 in Italia…
Sono occasioni da sfruttare per la il volley femminile italiano. Possiamo fare molto bene a livello di risultato. Dovremo sfruttare poi tutto il ritorno di immagine che ci sarà su questa disciplina. E’ veramente un momento importante.
Barbolini ha meritato la riconferma?
Sicuramente. Ha fatto un buon lavoro. Ha saputo creare un gruppo e ha dato coesione alla squadra. La Nazionale ha trovato una sua personalità, un’identità ben precisa con lui.
Titolo meritato ai Mondiali in Giappone per la Russia?
Diciamo pure che la Russia ha legittimato il suo risultato. Il gioco delle brasiliane è frizzante, spettacolare, ma ha prevalso la Russia, il campo ha parlato.
Come mai il Brasile è sempre così forte sia a livello maschile che femminile?
E’ la storia, la tradizione di un paese che ha radici molto profonde nella pallavolo e che per questo ottiene grandi risultati.
La Scavolini è ancora favorita in campionato?
Direi di no, ha perso numerose giocatrici. E’ sempre la squadra campionessa d’Italia. Ma vedo meglio Bergamo e Villa Cortese.
Possibili sorprese?
La sorpresa potrebbe essere Novara, che potrebbe dimostrare tutto il suo valore e uscire dal periodo un po’anonimo in cui si trova attualmente.
Nelle coppe cosa possiamo fare?
Sarà difficile questa stagione perché molti club europei si sono rafforzati. A cominciare dal Fenerbahce Istanbul.
Non sono più solo le squadre italiane a essere infarcite di tante campionesse. Quali sono le giovani promesse del volley italiano?
Direi le sorelle Bosetti. Poi penso che col tempo possa venire fuori una palleggiatrice di alto livello.
Come vede il movimento del volley femminile italiano?
E’ sicuramente lo sport numero uno delle donne in Italia. Quello con più praticanti, quello che ottiene grandi risultati. Non c’è dubbio che c’è un grande movimento, anche alla base, che ha permesso in questi anni di superare gli stessi uomini nella conquista di importanti trofei. C’è molto seguito e molto interesse.
Cosa sarebbe utile per la nostra pallavolo?
Sarebbe importante che le nostre giocatrici facessero esperienza nei campionati stranieri. Come io stessa ho fatto a Tenerife, in Spagna. C’è comunque l’esempio della Del Core in Turchia e quello della Gioli in Russia.
Il volley femminile è approdato anche al cinema con il film “Maschi contro Femmine”. Cosa ne pensi?
E’ positivo, una storia carina, divertente, realizzato con la partecipazione delle giocatrici di Novara. Il film testimonia il successo di questo sport. Io stessa ho fatto parte di questo film, interpretando il ruolo di speaker. C’è stata anche testimonianza di un cantautore famoso come Francesco Baccini che ha manifestato tutta la sua felicità per aver partecipato alla musiche di “Maschi contro femmine”.
Questo film è uno spot incredibile per la pallavolo. A quando un romanzo ambientato nella pallavolo?
Speriamo presto e potrebbe accadere prima del previsto. Sarebbe la conferma del successo della pallavolo, uno sport che va al di là anche del suo ambito sportivo.
(Franco Vittadini)