Si svolgeranno in Israele dal 5 al 8 giugno 2013 gli Europei Under 21. Spagna in pole position con la Germania, in seconda fila Italia, Olanda e Inghilterra; poi Russia, Norvegia ed Israele. I favori del pronostico vanno quindi alla formazione iberica, campione due anni fa. Il girone B degli Azzurrini resta il più facile: ci sono anche i padroni di casa di Israele, la Norvegia e l’Inghilterra. L’Italia avrà però subito il test più difficile con gli inglesi nel suo debutto di mercoledì (clicca qui per seguire e commentare la diretta di Inghilterra-Italia – nessuno streaming video). L’Italia che ha alla sua guida attualmente il tecnico Devis Mangia non vince dal 2004. Ora ci sono ottimi giocatori a rappresentare l’Under 21, come Verratti, Destro, Marrone, Bertolacci, Florenzi, Borini ed Immobile, alcuni di loro già impiegati da Cesare Prandelli nella Nazionale maggiore. L’Inghilterra potrebbe dare dei problemi anche con Henderson e Zaha, giocatore che ha trascinato alla promozione in Premier League il Crystal Palace. Nell’altro girone, il gruppo di ferro, brilla nell’Olanda Kevin Strootman, nella Russia Alan Dzagoev, già protagonista un anno fa agli Europei in Polonia e Ucraina. E poi ci sono le numerose stelle di Spagna e Germania. Per parlare di questa edizione 2013 abbiamo sentito Cesare Maldini, vincitore nel 1992, 1994, 1996, di tre edizioni consecutive di questa manifestazione. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Un giudizio su questi Europei Under 21? Mi sembra un’edizione affascinante, con partite molto belle, che potrebbero risultare molto spettacolari.
Giusto disputare questa manifestazione in Israele? Perchè no? Israele è un Paese che ama il calcio, è una nazione che sta crescendo molto in questo sport. E poi mi sembra anche un’opportunità per far capire che è sbagliato discriminare questo Paese. Questi Europei saranno un’occasione per valorizzare fino in fondo la bellezza di Israele.
Come vede le avversarie dell’Italia? L’Inghilterra è la più forte, ma non sottovaluterei lo stesso Israele e la Norvegia. Sono squadre di cui si conosce poco e che comunque, se sono giunte fino a qui, hanno un buon bagaglio tecnico.
E dove potrà arrivare la nostra nazionale? Questo non lo so, o meglio: potrei dire che nessun traguardo le sarà precluso. L’obiettivo è quello di fare il massimo, e quindi di vincere il torneo. Vedremo come andranno realmente le cose.
Cosa pensa di Devis Mangia? E’ molto preparato, è un allenatore che conosce fino in fondo il suo mestiere, penso che sia quello giusto per essere il tecnico di questa nazionale.
Quali sono i giocatori italiani più interessanti? Ce ne sono tanti, non solo Saponara; ci sono anche Insigne e Immobile, Verratti. Preferisco però non fare nomi: c’è una rosa di giocatori molto validi.
Magari utili per rinforzare la rosa della Nazionale maggiore…. E’ sempre stato così nella storia dell’Under 21, che è stata un serbatoio della Nazionale: i migliori giovani poi andavano a far parte della rappresentativa maggiore. Questo potrebbe essere importante in vista dei prossimi Mondiali.
Come vede le squadre dell’altro girone?
E’ un girone tosto. Mi piacciono molto la Spagna e la Germania naturalmente, è un girone molto equilibrato dove potrebbero succedere tante cose interessanti.
La favorita degli Europei? E’ difficile indicare una favorita; ci sono naturalmente rapporti di forza, ma poi in queste manifestazioni può davvero succedere di tutto.
Ci può raccontare qualcosa dei suoi tre successi? E’ stato bello vincere per tre edizioni consecutive. Non è stato solo merito mio, è stato l’insieme del lavoro di tutta un’equipe di persone, giocatori compresi. Sicuramente la prima vittoria è stata la più bella, battere la Spagna in casa a Barcellona. Una vera impresa. Il secondo successo è stato il risultato del primo; credo che abbiamo fatto proprio bene in quegli anni.
Difficile che un altro tecnico ripeta questi tre successi consecutivi? Io lo spero, anche se so che sarà difficile. Ma perchè non dovrebbe succedere? Intanto il primo obiettivo è vincere questa edizione, poi si vedrà.
Andrà a vedere qualche partita, magari la finale se ci fosse l’Italia? Se la Federazione mi inviterà ci sarò: sarebbe bello che ci fosse l’Italia, andrei a sostenerli.
(Franco Vittadini)