Una classica speciale, durissima, corsa su ogni tipo di percorso. Questo sarà il Giro delle Fiandre, che si correrà oggi in Belgio, con suoi celebri muri che molto probabilmente decideranno la vittoria finale come sempre. Sarà la 97a edizione del “Fiandre”. La partenza è fissata a Brugge, con arrivo dopo 256 chilometri a Oudenaarde. I muri quest’anno saranno 17 e le salite che dovrebbero determinare il vincitore saranno l’Oude Kwaremont e il Paterberg, che verranno affrontati 3 volte in rapida successione: L’ultimo muro si trova a 17 chilometri dal traguardo. I favoriti sembrano essere lo svizzero Fabian Cancellara e lo slovacco Sagan. Chavanel, Boonen, Flecha, Hushovd, Boasson _ Hagen sono gli ousider. Noi confidiamo in Pozzato, annunciato in grande forma e in Oss, un po’ la speranza del ciclismo italiano per le classiche. Il resto lo decideranno gli imprevisti, le condizioni atmosferiche e qualche corridore, che potrebbe trovare la grande giornata proprio al “Fiandre”. Per parlare della classica belga abbiamo sentito Michele Bartoli, vincitore del Giro delle Fiandre nel 1996. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come vede questo Fiandre? Come al solito difficile, una corsa che non dovrebbe cambiare rispetto agli scorsi anni, sempre pieno di difficoltà di diverso tipo, dal percorso, alle condizioni climatiche spesso avverse.
Sagan e Cancellara favoriti d’obbligo? Direi di si, saranno loro i due corridori favoriti, che dovrebbero fare la corsa e dovrebbero imporsi in questa edizione del “Fiandre”
Quali potrebbero essere gli outsider? Dico 3 nomi Chavanel, Boonen, che dovrebbe essere ancora protagonista e Flecha, che però penso non sia in grado di vincere, di imporsi in questa corsa.
Gli italiani come li vede? Punterei su Pozzato che mi sembra in ottima forma. Potrebbe fare veramente una corsa straordinaria, una corsa importante per i colori italiani.
Quali sono le possibilità di Oss? Oss è un giovane corridore italiano che rappresenta il futuro del nostro ciclismo, un giovane che potrebbe fare molto bene nelle classiche, anche lui potrebbe essere protagonista al Fiandre “2013”
Dove si deciderà la corsa? I punti decisivi della corsa saranno l’Oude Kwaremont e il Paterberg, qui dovrebbe decidersi il “Fiandre” 2013.
Lei vinse nel 1996, come riuscì a imporsi in quel “Fiandre”?
Scattai sul muro di Grammont e arrivai da solo al traguardo. Nella mia carriera ho vinto tante classiche, ma il Giro delle Fiandre resta sicuramente la vittoria più bella.
Qual è il fascino del “Fiandre”? E’ l’unica classica universale del ciclismo. C’ è di tutto, pavè, stradine strette, strappi durissimi in salita. Le condizioni atmosferiche come ho detto prima spesso influenzano la gara. Devi essere proprio un corridore completo.
Il pubblico? E poi c’è lo spettacolo della gente. In Belgio il ciclismo è popolare come il calcio. Quando si corre il “Fiandre” è una vera festa con il pubblico assiepato nelle strade, nei paesini dove questa corsa passa. Poi quando vinci diventi l’eroe, il campione che difficilmente nessuno dimentica, anche ad anni di distanza.
Il suo pronostico per questo “Fiandre” 2013? Cancellara mi sembra il vero favorito, il corridore in grado di imporsi in questa edizione del “Fiandre”.
(Franco Vittadini)