Genoa-Juventus è una partita molto combattuta con le due squadre che vogliono, per motivi diversi, onorare al meglio la sfida. I padroni di casa con una classifica tranquilla cercano la vittoria di prestigio contro la capolista ammazza campionato per la flebile speranza Europa League. Dall’altra parte la Juventus vuole l’allungo finale sulla Roma con tre punti che sarebbero davvero pesantissimi per l’economia della Serie A. Nella prima frazione di gioco il Grifone mette in serissima difficoltà i bianconeri che con i suoi uomini di maggiore classe non riescono a creare una sola azione degna di nota; Matuzalem e Bertolacci sono ottimi sia in fase di impostazione della manovra sia in copertura su Pirlo e Vidal, praticamente inesistenti. Lichtsteiner ed Asamoah non fanno una discesa per il verso e la Vecchia Signora si trova privata degli scarichi principali ovvero le corsie laterali. Al 20’Osvaldo trova la via del gol ma sull rimpallo di Llorente l’ex Roma viene colto in posizione irregolare; inutile lo scavino su Perin. Il Genoa gioca benissimo a centrocampo poi si perde quando deve fare l’ultimo passaggio, quello per mandare in porta un giocatore; Gilardino difende una marea di palloni ma gli inserimenti dei centrocampisti si contano sulle dita di una mano con il partner dell’ex Milan Sculli troppo confusionario. Una buona occasione potenziale arriva alla mezzora con un contropiede orchestrato da Bertolacci ma sprecato malamente dallo stesso con una pessima conclusione terminata sul fondo. La Juventus lamenta un altro gol annullato, ancora ad Osvaldo; questa volta l’abbaglio dell’assistente del direttore di gara è macroscopico. L’italo argentino sull’assist di tacco di Pogba è in linea con i difensori. Errore grave questa valutazione che peserà sul risultato del match. Nel finale Pogba prova a farsi vedere con una conclusione a lato di pochissimo.
Nella ripresa il Genoa meriterebbe di andare in vantaggio e costruisce nel giro di 1′ due grandi chance; Gilardino fa tutto bene e serve Bertolacci che si incunea in area bianconera. Il suo tiro centra però Buffon con un’ampia visuale a disposizione; sul proseguo dell’azione un diagonale di Motta sfiora la base del legno alle spalle dell’estremo difensore bianconero. Di Juventus non ci sono tracce e la banda Conte rischia di capitolare al 71′ quando Vidal commette uno sciocco fallo di mano in area su un cross innocuo di Marchese. Rigore netto. Sul dischetto va Calaiò che calcia malissimo; Buffon intuisce e salva la Vecchia Signora. Quando il risultato più plausibile era lo 0-0 ecco la magia che non ti aspetti da parte di Pirlo. Punizione dai 20 metri calciata alla perfezione dal playmaker bianconero a mandare il pallone nell’angolino. Un’individualità che regalerà tre punti insperati quanto determinanti alla Juventus che questa sera non si meritava di vincere. Ma una grande squadra si vede anche da come reagisce in partite difficili. (Federico Giuliani)
Genoa-Juventus si sblocca porprio sul filo di lana! Con un gran gol di Pirlo che con una punizione magistrale mette il pallone sotto il sette dal limite dell’area. Contro il Napoli fu Calaiò a fare un colpo del genere, oggi ha invece sbagliato il rigore. Corsi e ricorsi calcistici, ma Pirlo quando conta c’è sempre
Buffon! Para il rigore calciato da Calaiò e tiene il risultato di Genoa-Juventus inchiodato sullo 0-0. La palla calciata da Calaiò sembrava diretta in rete, ma Buffon con grande sangue freddo ed esperienza ha aspettato fino all’ultimo per buttarsi, parando il tiro dell’Arcere. Rigore concesso per fallo di mano di Vidal in area, già ammonito non è però stato espulso
Il risultato di Genoa-Juventus è ancora ancorato sullo 0-0, ma di ceto le emozioni non mancano. Ultima e più cocente per i tifosi delle due squadre è il clamoroso gol annullato a Osvaldo. Il talento italo-argentino aveva spedito la palla diretta dietro le spalle di Perin, ma l’arbitro Mazzoleni ha annullato per fuorigioco ravvisato sul tocco di Llorente che ha smarcato a tu-per-tu con l’estremo difensore del Grifone il numero 18 bianconero. Partita nervosa, con il Genoa che mette in campo tantissimo carattere e la Juventus che sul piano fisico non sembra abbastanza arrembante sui contrasti. Ci pensa ovviamente Mazzoleni a distribuire cartellini: Gilardino per gomitata a Bonucci, Sturaro per una scivolata killer su Chiellini e De Maio per fallo tattico su Lichtsteiner che era riuscito a lanciarsi sulla fascia. C’è aria di lotta a Marassi…
Le formazioni ufficiali della partita Genoa-Juventus, posticipo della ventottesima giornata dello campionato di Serie A. 3-5-2 per il Genoa con Sculli che agirà da spalla di Gilardino ed elemento di raccordo con il centrocampo, che annovera tra i suoi titolari ancora il giovane Sturaro. 3-5-2 anche per la Juventus che schiera Martin Caceres in difesa al posto di Chiellini; durante il riscaldamento Barzagli ha accusato un fastidio al polpaccio sinistro: lo sostituisce Chiellini. Coppia d’attacco Osvaldo-Llorente mentre Asamoah mantiene il suo posto sulla fascia sinistra. 1 Perin; 8 Burdisso, 4 De Maio, 15 Marchese; 21 Motta, 69 Sturaro, 27 Matuzalem, 91 Bertolacci, 13 Antonelli; 10 Sculli, 11 Gilardino In panchina: 53 Bizzarri, 95 Albertoni, 90 Portanova, 29 De Ceglie, 79 Cabral, 26 Centurion, 18 Fetfatzidis, 77 Konate, 16 Calaiò Allenatore: Gianpiero Gasperini 1 Buffon; 4 M.Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogban 22 Asamoah; 14 Llorente, 18 Osvaldo In panchina: 30 Storari, 34 Rubinho, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 33 Isla, 13 Peluso, 20 Padoin, 39 Slivka, 40 Marzouk, 27 Quagliarella Allenatore: Antonio Conte Arbitro: Mazzoleni
Inizierà fra pochissimo Genoa-Juventus, partita diretta dall’arbitro Mazzoleni e stuzzicante posticipo della ventottesima giornata di serie A. Per i padroni di casa sarà fondamentale arginare la prevedibile superiorità bianconera a centrocampo. Una superiorità sia in termini di qualità, perché il reparto mediano bianconero non ha paragoni in Italia, ma anche in termini di quantità, perché il centrocampo a quattro del Genoa dovrà vedersela con quello a cinque della Juventus. Di contro, i rossoblù potrebbero avvantaggiarsi del tridente per sfidare uno contro uno i tre componenti della difesa juventina, ma per arrivare in attacco bisognerà prima reggere a centrocampo: ecco perché sarà questa secondo noi la chiave tattica della partita di Marassi.
Inizierà fra poco Genoa-Juventus, partita che sarà diretta dall’arbitro Mazzoleni. Tutto è pronto a Marassi per l’interessante posticipo della ventottesima giornata di serie A, che naturalmente attira l’attenzione anche degli scommettitori. Eccovi dunque le quote proposte dall’agenzia di scommesse sportive Snai, che nonostante il fattore campo avverso vede nettamente favoriti i campioni d’Italia in carica. La quota del segno 2 è infatti 1,43, mentre si salirà fino a 4,00 in caso di pareggio e addirittura a 8,50 per un successo dei rossoblù. Differenze molto nette anche per il risultato a fine primo tempo: il vantaggio bianconero pagherebbe 1,95 volte la posta, mentre il segno X al 45° minuto varrebbe 2,35 e un vantaggio del Grifone vi frutterebbe ben 7,00 volte la posta. Pronostico incerto per quanto riguarda il numero di gol della partita: infatti l’Under 2,5 è quotato a 1,87, mentre l’Over è più probabile ma di pochissimo (1,83). Il risultato considerato più probabile è il successo bianconero per 0-1, che pagherebbe 5,50 volte la posta.
Alle ore 20,45 di questa sera lo stadio Luigi Ferraris ospita Genoa-Juventus, diretta dall’arbitro Mazzoleni, partita valida per la 28^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Una sfida molto interessante quella del posticipo: i bianconeri sono in testa al campionato con 72 punti e ne hanno ben 37 di vantaggio sul Grifone, che con 35 punta ancora a un posto in Europa League pur sapendo però che ci vorrà un’impresa. Spesso e volentieri le distanze di classifica si annullano sul campo, e questa potrebbe essere la volta in cui accade; certo la squadra guidata da Antonio Conte è totalmente concentrata sull’obiettivo e vuole chiudere il prima possibile la pratica tricolore per evitare di far rientrare la Roma e trasformare le ultime giornate in una tensione infinita. Il Genoa però ha dalla sua una graduatoria tranquilla che gli permette di affrontare la partita al 100%, senza dover temere che una sconfitta complichi il piano salvezza. Ecco perchè potrebbe anche esserci il colpaccio. All’andata era stata la Juventus a vincere 2-0, grazie alle reti di Vidal (su rigore) e Tevez: era stata la prima di 12 vittorie consecutive per i bianconeri, che avevano appena perso in modo rocambolesco e quindi avevano il dente avvelenato. Questa volta gli uomini di Conte sono decisamente più sereni, pur se il vedere l’obiettivo vicino può raddoppiare e triplicare le energie. L’ultima vittoria della Juventus nella Marassi rossoblu risale allo scorso campionato: fu 2-1 in rimonta con Giaccherini, Vucinic e Asamoah che ribaltarono la rete a freddo di Ciro Immobile. Nel 2011-2012 (27^ giornata) fu 0-0 con la Juventus che colpì tre pali e rallentò forse per l’ultima volta in quella stagione che chiuse da imbattuta, prendendosi alla fine un incredibile scudetto; il Genoa invece non festeggia dal 2008-2009, ma fu un fantastico successo per 3-2 grazie alla doppietta di Thiago Motta e al gol di Palladino che resero inutili le reti di Del Piero e Iaquinta. Abbiamo già nominato vari doppi ex della partita: Ciro Immobile che ha fatto la trafila delle giovanili in bianconero e la scorsa stagione ha giocato nel Genoa, Raffaele Palladino a sua volta cresciuto nella Juventus e poi passato al Grifone. Poi Gian Piero Gasperini, nove anni a guidare le formazioni giovanili bianconere con la vittoria di un Torneo di Viareggio (con Alessandro Del Piero in attacco), artefice della promozione del Genoa in Serie A dopo 12 anni e del ritorno in Europa, richiamato in questa stagione dopo che il presidente Enrico Preziosi lo aveva allontanato. Altri doppi ex sono Stefano Tacconi, trasferitosi in Liguria dopo aver vinto tutto con la Juventus; Omar Milanetto, lui pure cresciuto nelle giovanili bianconere (e lui pure facente parte della Primavera che trionfò nella Coppa Carnevale e vinse lo scudetto di categoria). Si sono trasferiti lo scorso gennaio da Torino a Genova Paolo De Ceglie e Marco Motta, mentre più nel passato ricordiamo Nicola Caricola. Terzo portiere della Juventus è oggi Rubinho, passato anche dal Genoa. Poi Richmond Boakye, attualmente in comproprietà tra Juventus e Genoa ma impegnato in Spagna; e Domenico Criscito, anche lui cresciuto nella Primavera della Juventus ma poi passato al Genoa dopo metà stagione in prima squadra. Infine lo sfortunatissimo Andrea Fortunato, che la Juventus acquistò dal Genoa (dove aveva segnato un gol decisivo per la salvezza) nell’estate del 1993 quando aveva 22 anni: 10 miliardi di lire ben spesi, purtroppo la sua vita si spense il 25 aprile 1995 per leucemia.
La sconfitta rimediata al Bentegodi sul campo del Chievo non ha intaccato la stagione positiva del Genoa, che ormai tempo fa si è guadagnato la salvezza anche se non con il conforto dell’aritmetica o del raggiungimento dei 40 punti. Appare comunque difficile pensare che il Grifone possa essere coinvolto nella lotta, avendo 14 punti di vantaggio sul terzultimo posto; casomai i liguri pensano maggiormente a un posto in Europa League, e da questo punto di vista la sconfitta della scorsa domenica è stata sanguinosa perchè ha permesso al Parma di prendere 8 punti di vantaggio che saranno difficilmente recuperabili. Il rendimento casalingo del Genoa è ottimo: sono arrivati 22 punti grazie a 6 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, una più dolorosa delle altre perchè si trattava del derby contro la Sampdoria. Uno dei segreti della squadra è la grande stagione di Alberto Gilardino, che con i suoi 12 gol si sta guadagnando un posto al Mondiale; rappresenta però, indirettamente, anche il grande problema del Grifone, perchè dietro di lui il secondo cannoniere è Luca Antonelli che ha realizzato 3 gol. Manca dunque un vice bomber, uno che sia in grado di sopperire alle giornate storte del biellese (hanno segnato in 10, che non sono tantissimi pensando alle cifre assolute). Un problema che non ha la Juventus, che ha mandato in rete 14 giocatori e ha la coppia gol più prolifica del campionato (Tevez-Llorente con 26 gol), il capocannoniere del torneo (l’Apache con 15 reti) e il miglior attacco (63); non solo, c’è anche la seconda difesa (19 gol incassati) e soprattutto 72 punti in classifica con un rendimento esterno da 9 vittorie, 3 pareggi e la sconfitta di Firenze un girone fa. I bianconeri rispetto alla scorsa stagione hanno fatto 13 punti in più: un bottino clamoroso se consideriamo che all’epoca erano comunque in testa al campionato e ben staccati dal Napoli secondo. Una dimostrazione di forza impressionante: l’unico modo per perdere questo campionato è un’improvvisa crisi fisica, o una sottovalutazione degli impegni che ancora restano. Dura che accada quando in panchina c’è un certo Antonio Conte, anche se le fatiche di Europa League, se si farà strada, potranno incidere su alcune partite e consentire alla Roma di recuperare punti e minare certezze. A guardarla oggi però sembra che non ci siano problemi nella corsa al terzo tricolore consecutivo, un’impresa che alla Juventus non riesce dagli anni Trenta e che quindi a inizio stagione era stata considerata come l’obiettivo primario. Vedremo se la marcia dei campioni d’Italia proseguirà anche sul difficile campo di Marassi, o se invece il Genoa saprà trovare il suo orgoglio e prendersi una vittoria di assoluto prestigio; come detto il Grifone ha a disposizione le armi per far male all’avversaria, ed è risaputo che quando si gioca contro la capolista, specie una capolista che non perde quasi mai, si tira fuori il 120% per ben figurare. E’ un aspetto che la Juventus dovrà considerare, ma soprattutto i bianconeri dovranno giocare la loro partita come hanno sempre fatto nelle 27 giornate precedenti. Non resta ora che dare la parola al campo, mettersi comodi e vedere come finirà questa partita: la diretta di Juventus-Genoa sta per cominciare…
Il tabellino
Marcatore: 88’Pirlo (J)
Perin; Burdisso, De Maio, Marchese; Motta, Sturaro, Matuzalem, Bertolacci, Antonelli; Gilardino (63’Calaiò), Sculli. Allenatore: Gian Piero Gasperini. In panchina: Bizzarri, Albertoni, Portanova, Cabral, De Ceglie, Fetfatzidis, Centurion, Konate
Buffon; Chiellini, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner (84’Isla), Vidal (84’Padoin), Pirlo, Pogba, Asamoah: Llorente, Osvaldo (78’Quagliarella). Allenatore: Antonio Conte. In panchina: Storari, Rubinho, Chiellini, Ogbonna, Slivka, Marzouk.
Mazzoleni di Bergamo
14’De Maio, 21’Sturaro, 25’Sculli, 27’Gilardino, 50’Vidal, 60’Pogba