La corsa alla panchina del Genoa per la prossima stagione si arricchisce di un nuovo pretendente: come leggiamo sul sito tuttomercatoweb.com, il nome nuovo sarebbe quello di Giampiero Ventura.
Il tecnico, genovese di nascita, ha allenato nella prima parte di questa stagione il Bari, ma la complicata posizione di classifca dei pugliesi (alla 24ma giornata di serie A la squadra era all’ultimo posto in classifica con soli 14 punti e con un distacco di 9 punti dalla zona salvezza) lo ha indotto a dimettersi, lasciando posto ed incarico a Bortolo Mutti.
La panchina del Genoa scotta: la decisione su Ballardini, conferma o cambio in panchina, sarà formalizzata dopo il derby dell’8 maggio. Tantissimi i temi sul tavolo: dall’aspetto motivazionale alla tattica. Gli acquisti messi a segno dalla dirigenza rossoblu nel mercato di gennaio vanno nella direzione del comprare talenti adatti allo schema 4-3-3 (vedi Birsa, Zé Eduardo, Acerbi, più il ritorno di El Shaarawy), che la dirigenza ritiene lo schema ideale da applicare al gioco rossoblu.
E Ballardini, si sa, non ama molto questo schema. Dopo la partita contro il Caglairi il tecnico aveva provato a spiegare la sua posizione a riguardo: “Abbiamo provato il 4-3-3 nella ripresa e non ha funzionato granché”.
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Anche in altre occasioni il tecnico aveva sottolineato come i giocatori a disposizione erano ideali al suo caro 4-4-2 come schieramento di partenza, pur potendo col tempo valutare l’evoluzione al massimo in un 4-3-1-2 (provato con fortune avverse verso la fine del 2010).
Preziosi quindi si sarebbe messo alla ricerca di un tecnico più “affine” alle sue vedute e avrebbe identificato in Ventura un possibile nome caldo.
Con un retroscena interessante: Giorgio Perinetti, che sembra essere il prossimo probabile direttore generale, sarebbe lo sponsor numero uno del tecnico, che proprio il ds senese aveva portato a Bari la scorsa stagione.
Il quadro generale non è però di semplice lettura, anche perché alla panchina del Genoa sono stati accostati anche allenatori coome Conte, Ranieri, Delio Rossi e Atzori.
