Siamo giunti al giorno tanto atteso in questi Mondiali di ciclismo 2014, quello della gara in linea professionisti, dove gli azzurri di Cassani puntano tutto si Vincenzo Nibali. Una curiosità che magari non tutti potranno ricordare: in questo tipo di gara è stato vietato l’utilizzo delle radioline di comunicazione tra corridori e ammiraglie, così che la strategia di gioco viene discussa e decisa interamente prima di mettersi in sella, poiché le occasioni di contatto durante la gara non saranno moltissime. In particolare, il regista azzurro designato per questa edizione dei Mondiali sarà Daniele Bennati, di 34 anni, veloce corridore che ultimamente ha fatto il gregario ed è stato ora eletto a portavoce.
E’ partita da poco più di un’ora la gara in linea professionisti dei Mondiali di ciclismo 2014, e i favoriti sono moltissimi. Il tempo non è clemente e dunque le rivalità si faranno ancora più aspre tra i corridori, proprio perché la difficoltà sarà maggiore, come ci ha anche spiegato Maurizio Fondriest, che ha vinto la maglia iridata nel 1988, in un’intervista esclusiva a Ilsussidario.net. Lui ci ha spiegato che il percorso non è molto impegnativo, ma in ogni caso non è neanche il più adatto alle condizioni degli azzurri di Cassani, capeggiati da Vincenzo Nibali. I favoriti indicati da Fondriest sono lo svizzero Cancellara, ma anche Degenkolb, Matthews e Gerrans; e Nibali per l’Italia, anche se non nella sua forma migliore.
È certamente uno degli uomini più attesi in vista della gara in linea dei professionisti ai Mondiali di ciclismo 2014. Normale dal momento che si corre a Ponferrada, in Spagna, cioè in casa del campione murciano che in carriera vanta un rapporto complicato con la gara iridata: due argenti e tre bronzi, ma gli manca la vittoria. Valverde ha dichiarato, nel corso della presentazione ufficiale della nazionale spagnola, di essere “tranquillo e in buona forma”, anche se non ha voluto sbilanciarsi in previsioni. Per il corridore della Movistar il punto chiave del percorso sarà “la salita finale e ci sarà un solo attacco nel giro finale visto che attaccare prima non serve a nulla se non a spendere energie in maniera stupida”. Infatti secondo lo spagnolo il circuito “non è troppo duro, ma strada facendo diventerà difficile visto anche che potrebbe cadere qualche goccia di pioggia”. Infine, Valverde sembra avere le idee piuttosto chiare anche per quanto riguarda i rivali: in prima fila il tedesco John Degenkolb che “nonostante non sia un velocista puro è uno dei grandi favoriti”, poi gli australiani Michael Matthews e Simon Gerrans, perché il padrone di casa reputa che il finale sia adatto a loro.
Una notizia molto buona rallegra la vigilia dell’Italia ai Mondiali di ciclismo 2014. Come ben si sa, infatti, la punta della Nazionale azzurra a Ponferrada sarà Vincenzo Nibali, però c’era preoccupazione per le condizioni del vincitore dell’ultimo Tour de France dopo la caduta alla Tre Valli Varesine. Ebbene, invece possiamo affermare che lo Squalo sta bene, anche se la forma non è comunque paragonabile a quella della Grande Boucle. Lo si è visto negli allenamenti degli ultimi giorni sul circuito iridato, con il siciliano che si è fatto un’idea di quale rapporto servirà: “Vado di 53 perché in discesa e nel piano bisogna menare” ha detto alla Gazzetta dello Sport. Dunque nessuna scelta più conservativa per fare meno fatica in salita: una buona notizia, Nibali vuole dare il massimo. Non sarà facile, ma glia azzurri del c.t. Davide Cassani sono pronti a fare il “caos programmato” di cui si è parlato nei giorni scorsi.
Forse abbiamo già identificato il punto chiave del percorso dei Mondiali di ciclismo 2014 a Ponferrada. Il punto in cui magari non si vince la corsa, ma di certo si potrà perderla. Noi italiani purtroppo lo abbiamo già capito molto bene nelle prime gare in linea: si tratta della curva dell’ultima discesa del tracciato iridato dove ieri è caduto Gianni Moscon nella gara degli Under 23 (vedi il video qui sotto) e purtroppo stamattina ha concesso il bis nella gara juniores poi vinta in volata dal tedesco Jonas Bokeloh, con il nostro Edoardo Affini quarto. La discesa verso la diga della città romana che sorgeva dove oggi c’è Ponferrada è sicuramente uno dei punti storicamente più interessanti di questa località della regione spagnola del Leon, ma rischia anche di fare la storia di questi Mondiali: cosa potrebbe accadere domani nella gara dei professionisti, soprattutto se dovesse venire a piovere come minacciano le previsioni meteo?
Ai Mondiali di ciclismo 2014 in corso a Ponferrada (Spagna) si è da poco conclusa la gara in linea juniores che ha visto il successo in volata del tedesco Jonas Bokeloh – ennesimo grande sprinter della Germania in arrivo? – davanti al russo Alexander Kulikovskiy e all’olandese Peter Lenderink. Per l’Italia purtroppo Edoardo Affini, il nostro nome di maggior spicco, si è fermato ad un amaro quarto posto, mentre Nicola Conci è scivolato in discesa mentre tentava un allungo proprio all’ultimo giro. C’è però già grande attesa per la gara in linea dei professionisti di domani, che sarà il culmine di questa settimana iridata. Fabian Cancellara lancia la sfida: lo svizzero in carriera ha vinto quattro titoli iridati a cronometro e anche l’oro olimpico di Pechino 2008 contro il tempo. Nelle gare in linea invece vanta l’argento olimpico sempre in quell’indimenticabile Olimpiade cinese, ma ai Mondiali non è mai salito sul podio in dieci tentativi: al massimo vanta il quarto posto del 2011 e il quinto del 2009. Una lacuna che Spartacus vuole a tutti i costi colmare: per questo mercoledì non ha partecipato alla cronometro, tenendo tutte le forze per la prova di domani. Avendo vinto una Milano-Sanremo (2008), tre Giri delle Fiandre (2010, 2013 e 2014) e tre Parigi-Roubaix (2006, 2010 e 2013), di certo nessuno deve spiegargli come si vince una grande classica, e in una intervista per La Gazzetta dello Sport ha spiegato le sue ambizioni: “Conta solo essere al 100% domenica. Ho visto più volte il percorso, è diverso da quello di un anno fa a Firenze, veloce e duro allo stesso tempo, con tanti chilometri di salita. Lo sforzo maggiore è concentrato verso il finale di ogni giro: uno sforzo molto intenso. Ogni giro sarà più veloce e più duro, alla fine verrà una corsa durissima”. Cancellara indica in Alejandro Valverde il suo avversario principale e giudica l’Italia “una squadra strana, con molti giovani al loro primo Mondiale” che dovrà inventarsi qualcosa per evitare un arrivo in volata. Il problema principale per Cancellara potrebbe essere che la Svizzera correrà con soli tre uomini, dunque Michael Albasini e Danilo Wyss saranno i suoi unici compagni di squadra: “Correre contro le grandi squadre che avranno nove uomini al via non sarà facile. Dovremo correre con gli occhi aperti, senza buttare energie inutili. Bisogna farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, usare il lavoro delle altre squadre”.