Alexis Sanchez è uno dei nomi caldi di questo inizio di calciomercato. Dopo la stagione strepitosa con l’Udinese, molti club europei hanno bussato alla porta dei friulani per chiedere l’attaccante cileno. Al momento le offerte ufficiali sono essenzialmente tre: quella del Manchester City, del Chelsea e del Barcellona. A questi vanno aggiunti contatti informali di Inter e Juventus, in secondo piano soprattutto per le altissime richieste per il cartellino. Ma non tutto è perduto, sembra infatti che nelle ultime ore Roberto Mancini si sia fatto da parte, preferendo puntare su altri obiettivi. L’offerta del Chelsea rimane viva e sarebbe di qualche milione superiore a quella dei blaugrana. Sanchez però avrebbe comunicato al presidente Pozzo una cosa semplice quanto chiara: lascio Udine solo per il Barcellona.
L’affare non è ancora andato in porto per un problema meramente economico. Nella bozza iniziale di contratto, discussa nei giorni scorsi dalla dirigenza catalana insieme a quella friulana, si sarebbe arrivati a un pre accordo sulla base di 27 milioni per il cartellino più 13 di incentivi, da versare nei prossimi anni, il cartellino di un giocatore gradito ai bianconeri (ipotesi Jeffren anche se il venezuelano avrebbe rifiutato il trasferimento). Con 5 milioni da versare immediatamente, cash, appena annunciata la cessione.
Proprio questo aspetto sembra aver bloccato l’affare. Al momento infatti, secondo quanto ha potuto apprendere il sussidiario.net da fonti vicino al Barcellona, il club balugrana sarebbe in crisi di liquidità. Gli ultimi soldi sarebbero stati bruciati per pagare i premi ai giocatori dopo la conquista della Champions e da alcune settimane sarebbe stata varata una sorta di austerity, resa esplicita con una circolare interna, rivolta a tutti i dipendenti e dirigenti . Riduzione drastica delle spese, iniziando dai viaggi con aerei privati fino alla riduzione delle fotocopie a colori. Si taglia su tutto e forse è proprio per questo che il Nino Maravilla è ancora in Friuli.
(Francesco Montini)