Un derby da 4 a 0, o meglio da 0 a 4, non è una cosa che tutti gli allenatori possono raccontare di aver vissuto. Ma Josè Mourinho cerca di non montarse troppo la testa ai suoi: «Non ho pianto dopo il pareggio con il Bari e ora non stappo champagne…questa vittoria resterà nella mia carriera: ho vinto tanti derby, ma un 4-0 così me lo ricordo solo con il mio Chelsea sul campo del Liverpool».
Il tecnico nerazzurro è ovviamente soddisfatto, anche per i progressi espressi nel gioco: «abbiamo gestito il possesso palla in una maniera mai vista lo scorso anno: questa è una squadra più europea e la grandissima sfida contro il Barcellona ci darà l’immagine di ciò che potremo fare in Champions League. Questa Inter ha un super potenziale anche senza Ibrahimovic. Anzi è più equilibrata e ora anche più tranquilla dopo aver battuto la rivale cittadina».
Poi qualche parola su Wesley Sneijder, autore di un esordio convincente: «Gli ho mandato tanti sms, non solo per avvicinarlo all’Inter, ma anche per spiegargli il nostro calcio. Quindi lui sapeva già come volevo interpretasse il ruolo in fase offensiva e poi appena è arrivato gli ho mostrato dei dvd di Pirlo. Wesley è molto intelligente e ha capito tutto. E’stato un rischio? Dal momento che ho vinto è stata una scelta fantastica, ma di sicuro se fosse andata diversamente sarei stato bersaglio di critiche o un allenatore scarso come si diceva una settimana fa, ma tanto ho deciso di farlo giocare non appena Branca mi ha annunciato l’arrivo del transfer».