Sorprese e controsorprese nella seconda giornata degli Us Open. Rassicuriamo subito tutti i fan: Roger Federer è al secondo turno. Lo svizzero ha stravinto contro Grega Zemlja, non concedendo niente all’avversario e mostrando una buona forma; in attesa di test più probanti – al secondo turno c’è Carlos Berlocq, al terzo probabilmente Sam Querrey – una buona sgambata per ritrovare la fiducia persa. Avanza senza colpo ferire anche Novak Djokovic, che si libera immediatamente della resistenza del lituano Berankis e ora trova Benjamin Becker, che ha affondato Lukas Rosol, quel Rosol cui la vittoria clamorosa su Nadal a Wimbledon non è servita affatto, visto che da allora non ne ha più combinata una giusta. A proposito: ieri è caduto anche Sergiy Stakhovsky, colui che aveva triturato Federer ai Championships non più tardi di due mesi fa. Poi, detto che i nostri italiani Volandri e Lorenzi poco o nulla hanno potuto, come da previsione, contro John Isner e Tomas Berdych – anche se il romano qualcosa ha combinato, tutto sommato – ecco le sorprese: fuori al primo turno Jerzy Janowicz, che non riesce a fare quel salto di qualità che ci si aspetta da lui (ha perso nettamente in tre set da Maximo Gonzalez), e fuori Grigor Dimitrov, che meriterebbe un discorso a parte. Il bulgaro da tempo è tacciato di essere il nuovo Federer, ma per ora più che un’ottima semifinale a Madrid (eliminando Djokovic) non è riuscito a combinare, per cui arrivato a 22 anni emergono sospetti circa la sua forza mentale e la sua reale competitività a grandi livelli. Ad ogni modo: ieri è caduto anche l’eroe di Montreal Vasek Pospisil, sfiancato da una partita fiume (giocata su due giorni) contro Rogerio Dutra Silva e piegato solo 12-10 al tie break del quinto set. E’ il brasiliano che va ad affrontare Rafa Nadal. A proposito di spagnoli, fuori anche la testa di serie numero 15 Nicolas Almgaro, ma potevamo aspettarcelo: su questi campi perde molto del suo potenziale. In campo femminile è successo anche di “peggio”: iniziamo però dalle nostre ragazze, tutte qualificate e in modo netto. Sara Errani non ha concesso nemmeno un set alla povera Rogowska, lucky loser in sostituzione di Ayumi Morita; Roberta Vinci ha brillantemente recuperato un break di svantaggio in entrambi i set e ha superato Timea Babos; Flavia Pennetta ha stravinto contro Nicole Gibbs; Karin Knapp non ha tremato di fronte a Grace Min e si è aggiudicata l’incontro in poco tempo; e Camila Giorgi, scivolata nel frattempo fuori dalle 130 del ranking WTA, ha dominato Jana Cepelova in una partita che poteva essere difficile. Avremo il derby Pennetta-Errani al secondo turno, ma intanto ieri è successo di tutto: non a Victoria Azarenka che ha vinto con doppio 6-0 contro Dinah Pfizenmaier; ma ad esempio a Sam Stosur, campionessa a Flushing Meadows nel 2011 e eliminata in tre set da Victoria Duval, una delle 19 americane in tabellone. Classe ’95, gioca con occhiali simili a quelli usati dalla stessa australiana – anche se non a specchio – e si è imposta in tre set sfoderando colpi mica da ridere. E’ numero 296 al mondo: è nata una stella? Lo sapremo forse dopo il match di secondo turno, contro la veterana Daniela Hantuchova (ci sono 12 anni di differenza tra le due). Altre teste di serie sono cadute: se i flop d Nadia Petrova non sono più una novità, ha destato scalpore l’eliminazione di Dominika Cibulkova, fuori per mano di un’altra tennista in grande crescita come Elina Svitolina. Donna Vekic, altra teenager da tenere d’occhio, supera Mariana Duque-Marino e ora se la vede con Simona Halep, una delle più in forma del circuito; avanti anche Caroline Wozniacki (a fatica nel secondo set contro Ying-Ying Duan) e Maria Kirilenko che ha distrutto i resti di Yanina Wickmayer. Siamo solo all’inizio: cos’altro potrà succedere? (Claudio Franceschini)