L’allenatore dell’Udinese delle meraviglie Guidolin, in un’intervista riportata oggi dal Corriere della Sera, fa il punto sulla situazione attuale della sua squadra che sta sorprendendo l’Italia calcistica.
Non disdegnado però di concedersi un paio di uscite sul suo passato calcistico e sui suoi grandi maestri ed idoli sportivi.
L’Udinese, attualmente quarta in classifica e con un piede in Champions League, è al centro della volata che porta nell’Europa che conta: il duello a distanza con le due romane entusiasma gli amanti del calcio ormai da diverse settimane.
Ma la sua Udinese è al centro anche di molte voci di mercato: nelle fila bianconere gioca infatti Alexis Sanchez, 22enne cileno, vero e proprio sogno proibito di tutte le big d’Italia e d’Europa.
Sul suo rapporto con la squadra, la società e la città friulana, Guidolin si è lasciato andare tranquillamente ad un “Io e l’Udinese siamo nati l’uno per l’altra, viviamo di sostanza e non di apparenza”, ad indicare che i grandi successi della stagione in corso hanno radici profonde.
E sugli oggetti del desiderio Sanchez e Cavani che cosa pensa il mister? “Sanchez è un talento fenomenale, pronto a esplodere” – ha detto – “mentre Cavani con me non giocava solo perchè era giovane”.
Battuta poi sul suo maestro Bagnoli, che gli ha insegnato molto di quello che il tecnico di Castelfranco Veneto oggi ha nel suo bagaglio di conoscenze: “Bagnoli è un personaggio naturale e saggio, da lui ho imparato a convincere con poche parole”.
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C’è tempo anche per una battuta sulla diatriba Cosmi-Zamparini, conclusasi con l’esonero dell’allenatore dopo la debacle del derby siciliano tra Catania e Palermo: Guidolin non entra in merito alla vicenda ne alle parole di Cosmi, ma si limita ad ammettere che “Zamparini non sa viversi i bei momenti, e sì che a Palermo ne abbiamo attraversati tanti”.
Alla domanda sui suoi miti sportivi Guidolin ammette candidamente: “Ho amato l’Inter di Herrera, ma il mio più grande idolo sportivo è stato il ciclista Eddy Merckx”.