L’Inter passa a Udinese, su un campo decisamente difficile (la scorsa stagione erano arrivate due sconfitte contro i friulani): vince 3-0, torna a gioire in trasferta e mantiene inalterate le distanze rispetto a quel terzo posto che continua a rimanere un obiettivo, nonostante l’acqua sul fuoco gettata da Walter Mazzarri. Per contro, l’Udinese perde la seconda partita consecutiva al Friuli e vede l’Europa allontanarsi: Guidolin ammette che questa è stata la più brutta partita interna giocata dai suoi, serve una sterzata per sistemare le cose.
In avvio si gioca poco, le due squadre sono timorose e preferiscono sfidarsi col fioretto per una decina di minuti, fatta di lunghi lanci, molti dei quali sbagliati, e di studio reciproco. Al quarto d’ora però i nerazzurri cominciano ad andare di sciabola, e i bianconeri si impauriscono ulteriormente, rintanandosi nella propria metà campo. Un buon possesso palla della squadra di Mazzarri le permette di acquisire metri e fiducia, finchè diventa una specie di assedio. A suonare la carica è Cambiasso, che recupera quintali di palloni e si propone in avanti con pericolosità, come al 20′ quando dal limite esplode un sinistro terra-aria che Brkic sfiora in angolo. Un minuto dopo una gran palla di Johnatan trova Nagatomo al limite dell’area piccola, ma il suo destro finisce a lato di poco. E’ il preludio al gol, che arriva al 25′: punizione da destra di Taider, Palacio anticipa tutti e infila Brkic basso sul secondo palo di testa. L’Udinese accusa, i nerazzurri si galvanizzano e in quattro minuti trovano il raddoppio: corner da destra, Brkic buca l’intervento e sul secondo palo Ranocchia trova la coordinazione perfetta per sbarare una bomba al volo di destro nella porta sguarnita. Siamo solo alla mezzora, ma l’Inter sembra già in controllo. L’Udinese finalmente si sveglia, e reagisce rabbiosamente, ma produce poco: anzi nulla, l’unica occasione è per Muriel, che sciabatta un sinistro davanti adHandanovic, occasione comunque creata da un errore di Samuel. Il centrale argentino, fin lì perfetto, si fa male, e viene sostituito da Rolando. E’ l’ultima annotazione sul taccuino, perchè poi non succede più nulla: l’Udinese infatti cerca il gol che riapra, ma l’Inter, sotto gli urlacci di Mazzarri, tiene duro e torna negli spogliatoi col meritato doppio vantaggio.
L’Udinese comincia la ripresa con un altro piglio, e dopo due minuti sfiora il gol con Di Natale, che s’inventa una magia al limite ma viene fermato da un miracolo di Handanovic. E’ la prima delle uniche tre emozioni della ripresa, poverissima dal punto di vista del gioco e delle occasioni. L’Inter infatti sembra sazia, o almeno non intenzionata a premere ancora. L’Udinese però non riesce ad imporsi, perchè le sue azioni sono confuse e disordinate, poco ragionate e destinate continuamente ad infrangersi. I nerazzurri così sono più o meno tranquilli, anche perchè quando schiacciano sull’acceleratore danno l’impressione di poterla chiudere facilmente. E’ il caso di Guarin, che al 61′ colpisce un palo clamoroso con una bomba delle sue. Il noioso tran tran continua tra infortuni e sostituzioni, finchè nei minuti di recupero su rimessa laterale Guarin lancia il contropiede di Palacio, che serve il libero Alvarez che infila a porta vuota. Zero-tre, partita chiusa e corsa all’Europa riaperta, con il ritorno alla vittoria in trasferta dopo diverse giornate. E’ la strada giusta, per Mazzarri, per ritornare a stupire come a inizio campionato. Giornata storta per Guidolin, che non può che archiviare e ripartire. (Giovanni Gazzoli)
Udinese-Inter finisce 0-3. Tornano a vincere i nerazzurri di Walter Mazzarri, che dominano dall’inizio alla fine e si prendono tre punti importanti, confermando il quarto posto su un campo difficile e dalla tradizione negativa. Palacio e Ranocchia fanno uno-due in quattro minuti, nel finale Ricky Alvarez chiude in contropiede. L’Udinese resta ancorata a quota 13 e perde la seconda partita consecutiva in casa.
Al minuto 46′ Contropiede dei neroazzurri, assist di Palacio dalla destra Alvarez solo in area mette in rete e porta l’Inter sul 3 a 0 chiudendo la partita. Ottima la prestazione dell’argentino.
Al 35′ minuto del secondo tempo l’Inter deve effettuare la terza sostituzione: esce Ranocchia entra Andreolli. Sono 3 i difensori che escono dal campo per problemi fisici. Difesa sperimentale per Mazzarri. Da segnalare al 37′ un contropiede dell’Inter vanificato da un’imprecisione di Palacio in appoggio.
Al 23′ minuto del secondo tempo l’Inter deve effettuare la secondoa sostituzione: esce il brasiliano Jonathan entra Perreira. Secondo difensore perso in questa partita. L’Udinese prova a vedere cara la pelle ma due gol di passivo sono difficili da recuperare contro un’inter molto equilibrata in campo
Al 37′ minuto l’Inter deve effettuare la prima sostituzione: esce Walter Samuel, vittima di un problema muscolare, ed entra il paririuolo Rolando. Poco prima Samuel aveva procurato per sbaglio un’ottima occasione per l’Udinese, svirgolando un rinvio: Muriel però non ne ha approfittato.
Al 30′ minuto di gioco Udinese 0 Inter 2. Il raddoppio dell’Inter porta la firma di Andrea Ranocchia, che sigla il primo gol in campionato. Calcio d’angolo dalla sinistra, Brkic sbaglia del tutto l’uscita e il difensore interista insacca sul secondo palo, con un gran destro al volo.
Al 25° minuto Udinese-Inter 0-1. Vantaggio meritato per i nerazzurri, che stavano spingendo a tutta per sbloccare la partita: cross di Taider dalla destra e Palacio è pronto alla deviazione aerea, battendo Brkic.
Le formazioni ufficiali della partita Udinese-Inter 1 Brkic; 4 Naldo, 5 Danilo, 11 Domizzi; 27 Widmer, 37 Pereyra, 3 Allan, 7 Badu, 34 Gabriel Silva; 9 Muriel; 10 Di Natale A disposizione: 30 Kelava, 99 Benussi, 6 Bubnjic, 13 Ranegie, 14 Milnar, 17 Nico Lopez, 18 Jadson, 21 Lazzari, 32 Bruno Fernandes, 55 Merkel, 75 Heurtaux, 94 Zielinski Allenatore: Francesco Guidolin 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio A disposizione: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 4 Zanetti, 6 Andreolli, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 18 Wallace, 28 Puscas, 31 Pereira, 35 Rolando Allenatore: Walter Mazzarri
Guidolin dovrebbe confermare il collaudato il 3-5-2 che fa della rapidità e della tecnica dei suoi attaccanti, sommati alle verticalizzazioni dei tre centrali di centrocampo, i suoi punti di forza; mentre Mazzarri, nonostante le critiche piovutegli contro per la scarsa incisività del suo modulo ad una punta (che proprio punta non è), sembra voglia persistere a puntare sull’abbottonato 3-5-1-1, un modulo volto al contenimento ed alle ripartenze in contropiede, dove la differenza dovrebbe essere dettata dall’agilità, dalle incursione e dal notevole tasso tecnico di cui dispongono i quattro centrocampisti centrali, su tutti Alvarez, Guarin e Kovacic.
Non vi è molta fiducia attorno alla trasferta friulana che attenderà l’Inter in questa undicesima giornata che andrà in programma il prossimo week-end. Una vittoria dei nerazzurri, infatti, viene data a 2,55 contro il 2,65 dei bianconeri, mentre il pareggio è quotato 3,30. Un ulteriore segnale dell’equilibrio che potrebbe regnare è l’1,65 del Gol contro il 2,10 del NoGol, mentre l’Over e l’Under sono dati entrambi a 1,85. I nerazzurri, però, sono chiamati all’ennesima prova di forza se non vogliono perdere ulteriore terreno dalle parti nobili della classifica, e per questo vi consigliamo di puntare sull’1-0, sul 2-1 e sul 2-0 in loro favore, risultati pagati, rispettivamente, 8, 9.50 e 12.
La Serie A torna subito: nemmeno il tempo di chiudere i conti con il turno infrasettimanale che si torna immediatamente a giocare. Alle 15 come al solito si gioca la maggior parte delle partite, siamo all’undicesima giornata: Udinese-Inter è una partita interessante e importante ai fini della classifica. Ci si arriva con i friulani a quota 13 punti e i nerazzurri a 19; una sfida che sulla carta vale un posto in Europa, come del resto è stato anche nelle ultime stagioni, dove sono i bianconeri ad aver sempre fatto meglio. Una vittoria dei padroni di casa consentirebbe di accorciare la classifica nelle prime posizioni, viceversa se dovesse essere l’Inter a vincere scaverebbe un solco importante e rischierebbe di far riassorbire l’Udinese da tante squadre in classifica. Importante dunque per la squadra di Francesco Guidolin mantenere la positiva tradizione interna, e confermare i precedenti positivi. I friulani sono infatti una sorta di bestia nera per l’Inter: lo scorso anno arrivarono sei punti, frutto del 3-0 del Friuli e di un clamoroso 2-5 a San Siro, con la squadra di Andrea Stramaccioni in totale balia degli avversari (all’andata si ricorda un clamoroso errore di Jonathan a porta vuota). Ancora più storico quanto accadde nel 2006-2007: l’Inter dei record, al primo scudetto sul campo della serie, pareggiò 0-0 al Friuli alla settima giornata. Da lì in avanti iniziò una striscia di 17 vittorie consecutive, a segnare un record storico del nostro campionato; tale striscia si interruppe, guarda caso, a San Siro contro l’Udinese, che andò anche in vantaggio con un gol di Obodo e fu ripresa da Hernan Crespo. Brutti ricordi dunque agitano i nerazzurri; quest’anno la situazione potrebbe essere diversa, ma il Friuli ha già dimostrato di poter essere un fortino inespugnabile. Tra i doppi ex della sfida non si può non citare Samir Handanovic, passato nell’estate 2012 dall’Udinese all’Inter. Poi il giovane Marco Davide Faraoni – che ha compiuto il percorso inverso – nel passato invece Ciccio Dell’Anno, Giovanni Bia e Giovanni Pasquale, così come Stefano Desideri e Davide Fontolan; tra gli allenatori, Alberto Zaccheroni (il primo a portare i friulani in Champions League) e Roy Hodgson, che non ebbe fortuna in nessuna delle due piazze (raggiunse la finale di Coppa Uefa nel 1996-1997 perdendola ai rigori contro lo Schalke 04).
L’Udinese come nelle ultime stagioni ha iniziato il campionato a rilento. Fuori dall’Europa ancora una volta ai preliminari (per il terzo anno consecutivo), la squadra friulana ha dovuto aspettare mercoledi sera per festeggiare i primi punti esterni, arrivati grazie al 2-1 sul Sassuolo. Una partita chiusa in apnea pur con l’uomo in più; tuttavia si è sbloccata la situazione, che stava diventando problematica soprattutto per le due versioni della stessa formazione che si vedevano in campo, spaesata quella da trasferta, solida e sicura quella del Friuli. In casa le cose hanno funzionato: tre vittorie e un pareggio per 10 punti, con appena tre gol subiti. La sconfitta è arrivata contro la Roma dei record, ma ci poteva stare sulla carta e inoltre è opinione comune che quella sia stata una delle migliori prestazioni della squadra. Guidolin continua a insistere sul traguardo dei 40 punti che significano salvezza; a Udine c’è chi comincia a pensare che questa tattica sia un po’ troppo prudente e tarpi le ali a un gruppo che ha invece dimostrato di potersela giocare con tutti. In questo modo, inoltre, si rischia di lasciare fuori giocatori fondamentali come Di Natale e Muriel nelle partite che contano, perchè – sempre opinione dei tifosi – le sfide con le big vengono date per perse. Vedremo se domani sarà così, intanto a dover dimostrare qualcosa è soprattutto l’Inter, che affronta la seconda trasferta consecutiva dopo quella di Bergamo, dove non è andata al di là del pareggio e quindi ha perso ulteriore contatto dalle prime della classe, trovandosi adesso a 11 punti dalla vetta e 6 dalla terza che significa Champions League. A preoccupare è soprattutto la fase difensiva: nelle prime quattro giornate i nerazzurri hanno subito appena un gol, quello di Arturo Vidal. Poi, 11 gol incassati in 6 gare. Decisamente troppo per una squadra che in trasferta ha vinto due partite e ne ha pareggiate, e che soprattutto concede meno quando non è a San Siro. Certamente influisce sui dati il 7-0 con cui è stato battuto il Sassuolo al Mapei Stadium; ora, casa o trasferta che sia, i nerazzurri devono risalire la corrente, ma devono ancora fare a meno di Diego Milito che si è nuovamente bloccato dopo il rientro. Il pronostico della partita ce lo ha dato Tarcisio Burgnich (clicca qui per l’intervista esclusiva); di sicuro non sarà una gara facile per entrambe le formazioni, anche se l’Inter, parlando di precedenti, ricorda bene la stagione 2011-2012 quando arrivò al Friuli in difficoltà e, andata sotto per un gol di Danilo, rimontò fino a vincere 3-1 (con doppietta di Wesley Sneijder). Un risultato che si ripeterà? Mazzarri ci spera, Guidolin invece farà rivedere ai suoi le immagini dello scorso campionato. Non resta ora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire questa sfida: la diretta di Udinese-inter sta per cominciare…
Risorsa non disponibile
Marcatori: 25′ Palacio, 29′ Ranocchia, 91′ R. Alvarez
Brkic; Naldo, Danilo, Domizzi; Widmer, Badu, Allan, Pereyra (58′ Fernandes Borges), Gabriel Silva; Muriel (70′ Lopez); Di Natale (57′ Ranegie). A disp.: Kelava, Benussi, A. Lazzari, Heurtaux, Bruno Fernandes, Mlinar, Merkel, Bubnjic, Jadson, Zielinski. All.: Guidolin
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia (81′ Andreolli), Samuel (37′ Rolando), Juan Jesus; Jonathan (68′ Pereira), Taider, Cambiasso, R. Alvarez, Nagatomo; Guarin; Palacio. A disp.: Carrizo, Castellazzi, Wallace, Pereira, Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Mudingayi, Puscas. All.: Mazzarri
Arbitro: Massa
Ammoniti:Ranocchia (I), Juan Jesus (I), Alvaro Pereira (I)