Il Barcellona scarica Ronaldinho. Il fantasista, malgrado stagioni esaltanti in blaugrana, paga cara l’ultima annata storta e il nuovo allenatore sembra assolutamente deciso a fare a meno di lui per la prossima stagione. Un diktat quello di Pep Guardiola, che dà anche un ultimatum alla società: «Non voglio Dinho al ritiro del 14 luglio». Ecco, forse, la famosa occasione “da Pole Position” prefigurata dall’Ad rossonero Adriano Galliani quando ancora il numero 10 brasiliano era dichiaratamente l’oggetto del desiderio di mezzo mondo (e segretamente dell’altra metà). Manchester, versante City, con 24 milioni di euro sul piatto per il cartellino poteva essere una destinazione, ma i ‘Citizens’ non hanno l’appeal della big che cerca Ronaldinho. E finora tra queste pare essersi mossa solo il Milan, anche se con “solo” 15 milioni di euro. Il Chelsea, invece, pare aver preso interesse per Dinho perché il nuovo tecnico Scolari punta, per il momento, su altri obiettivi.
Per Emmanuel Adebayor, invece, arrivano segnali contrastanti. Courbis, il suo procuratore, ha detto che il giocatore sta valutando seriamente l’offerta del Milan e gradirebbe molto accasarsi a Milano per giocare con Pato e Kakà. Tutto bene dunque? No, perchè, come spesso avviene nelle trattative per i big, ecco il classico balletto delle smentite e delle dichiarazioni che oggi allontanerebbero il togolese dalla società rossonera e domani, magari, lo vestiranno di rossonero. Il giocatore ha smentito il suo procuratore dalle colonne del tabloid inglese The Sun: «Il mio futuro con l’Arsenal non è mai stato in dubbio e io voglio assicurare i tifosi che resterò qui ancora per molto». Sull’incontro avvenuto tra il manager e il tecnico del club londinese Arsene Wenger, il togolese aggiunge: «Si sono incontrati e sono felice di come stanno andando le cose, così i tifosi sono sicuri che resto».
Ieri, anche il Presidente Berlusconi ha rilasciato una dichiarazione sibillina: «Non lo so, costa molto», ha commentato a San Pietro in Cerro, nel piacentino. Eppure giunge notizia, seppur non confermata, di un incontro tra un emissario del Milan e Wenger a Berna per convincere il padre-padrone dell’Arsenal a liberare l’attaccante. Altre voci riporterebbero invece sotto i riflettori il nome di Didier Drogba. Intervistato ieri da skysports.com, l’ivoriano ha smorzato: «Ho un contratto fino al 2010, quindi sono ancora un giocatore del Chelsea», ma la trattativa è avviata già da qualche giorno e tra le varie ipotesi questa potrebbe essere quella più fattibile, visto che con l’arrivo di Scolari e di alcuni grandi nomi (Deco, Villa, Eto’o) in attacco ci sarebbe sempre meno spazio per il bomber ivoriano. La trattativa con Eto’o sembra essersi invece raffreddata, ma qualche novità potrebbe esserci settimana prossima con l’arrivo in Italia di Aitor Begiristai che dovrebbe far tappa anche agli uffici in via Turati. Flebili, invece, le piste che portano a Gomez e a Berbatov, che si accaserà al Manchester United.
Spunta invece un nome nuovo per il centrocampo: quello di Miguel Veloso. Braida ha pronunciato parole di elogio nei suoi confronti sul quotidiano portoghese A Bola: «E’ un grande giocatore. Non credo che vedremo in tempi brevi Miguel Veloso al Milan, ma in futuro sì». Il dg rossonero rimarca poi: «Non credo che possa succedere qualcosa ora, ma tutti gli scenari sono possibili». Per la difesa dopo l’incontro di martedì con Karl Heinz Rummenigge, presidente del Bayern, si prospetta l’ipotesi di uno scambio Oddo-Sagnol, mentre rimane calda la pista che porterebbe allo svincolato Matteo Ferrari dalla Roma.