Fiori darancio nel mondo del tennis. A sposarsi, lo scorso lunedi, è stata Martina Navratilova; non a Coconut Grove, Florida – dove lex campionessa risiede – ma al Peninsula Hotel di New York. Nel giro di dieci anni il matrimonio gay potrebbe diventare legale profetizzava Martina; ha avuto ragione, ma solo in parte e ha quindi dovuto cambiare stato per convolare a nozze. La sposa è Julia Lemigova (42 anni), già Miss Unione Sovietica (nel 1990) e seconda al concorso di Miss Universo lanno successivo; la Navratilova le aveva consegnato lanello di diamanti facendole la proposta lo scorso settembre, a Flushing Meadows. Casa degli Us Open: e dove se no? Le storie della Navratilova nel corso della sua carriera hanno fatto il giro del mondo; famosa in particolare quella con Judy Nelson, durata otto anni e chiusasi con una battaglia legale lunga e pubblicizzata. Fa parte del passato; quel che conta oggi è che ad accompagnare Martina allaltare cerano due damigelle. La prima Brooke Shields, ex moglie di Andre Agassi; la seconda, e non poteva che essere così, Chris Evert. Lunica cosa che volevo era che lei si ricordasse il mio nome; così diceva una sedicenne Martina ricordando la prima volta in cui le due si affrontarono sul campo, ad Akron in Ohio. Chris aveva due anni in più ed era già Miss America, Cenerentola in scarpe da tennis e tutto il resto; la Navratilova una timida ragazzina cecoslovacca che doveva ancora fuggire dal suo Paese e diventare in seguito una delle più grandi giocatrici di tennis della storia. Quel giorno Martina perse, come perse gli altri quattro incontri successivi tra le due; ma la Evert il suo nome lavrebbe ricordato eccome: le due avrebbero giocato 80 match una contro laltra (bilancio 43-37 in favore di Martina) e soprattutto sarebbe nata una profonda amicizia che avrebbe anche portato la Evert ad accompagnare e sostenere idealmente la collega/rivale quando, 11 anni dopo la diserzione, sarebbe tornata per la prima volta in Cecoslovacchia (per giocare la Fed Cup). Solo per un certo periodo il loro rapporto sarebbe stato messo a dura prova: negli anni in cui la Navratilova, per venire a capo di una Chris che la batteva regolarmente, assunse lex star del basket femminile Nancy Lieberman (Lady Magic) e questa le instillò una sorta di odio nei confronti della Evert così da spingerla a dare più del 100% per superarla. A suo modo funzionò, ma nemmeno quello bastò a rompere il legame tra le due. Non poteva dunque che essere Chris la damigella di Martina; del resto la Navratilova aveva contribuito in maniera decisiva a far conoscere lamica e lo sciatore Andy Mill, che sarebbe diventato il secondo marito della Evert (i due hanno avuto tre figli e hanno divorziato nel 2006). Oddio, sono sul letto di Martina Navratilova con Chris Evert la celeberrima battuta pronunciata da Mill ad Aspen, Colorado.
(Claudio Franceschini)