E’ risultato finale al Parco dei Principi: PSG 3 Barcellona 2. Grande spettacolo in campo, i transalpini vendicano almeno parzialmente l’eliminazione subita due anni fa ai quarti di finale e si prendono una vittoria importantissima, che li proietta in testa al gruppo F con 4 punti, con il Barcellona secondo a quota 3, l’Ajax a 2 e l’Apoel Nicosia a 1. Nel primo tempo il Paris Saint Germain passa in vantaggio con una girata in area di rigore di David Luiz, ma Leo Messi chiude un’azione da biliardo triangolando con Iniesta e fa 1-1. I transalpini però sono indemoniati e giocano benissimo: Marco Verratti, lasciato solo in area di rigore (se lo perde Rakitic) inventa un colpo di testa da angolo e riporta avanti i suoi. L’avvio di ripresa è splendido: Blaise Matuidi si avventa su un cross basso di Van Der Wiel, fa “tunnel” a ter Stegen e sembra aver chiuso la gara. Non è così, perchè il Barcellona è vivo: Neymar sbuca dal calcio d’angolo, apre il piattone e fa 3-2. Poi i blaugrana stringon d’assedio l’area francese, hanno qualche occasione buona e su tutte quella che capita sul sinistro di Munir El Haddadi, che gira e gira e supera il guantone di Sirigu, ma sbatte sul palo. Finisce con uno straordinario PSG che prova un paio di incursioni in contropiede, non segna più ma porta a casa la vittoria: anche senza Ibrahimovic e Thiago Silva, questa squadra può ampiamente dire la sua.
Circa un quarto d’ora al termine di PSG-Barcellona, e il risultato è sempre 3-2. Partita che si mantiene sempre vivissima: i transalpini adesso controllano maggiormente il ritmo provando a colpire in contropiede, ma i blaugrana hanno preso possesso della trequarti avversaria e provano attraverso la circolazione del pallone a trovare il varco giusto. Le mosse di Luis Enrique si chiamano Munir El Haddadi e Xavi: 15 anni di differenza, il giovane e il senatore insieme per provare a scardinare la difesa del PSG.
Due gol in un amen, il risultato al Parco dei Principi di Parigi è PSG-Barcellona 3-2. Prima segnano i padroni di casa: al 54′ minuto Pastore passa a destra per la discesa di Van Der Wiel che mette al centro un bel cross tagliato, sul secondo palo non ci arriva Dani Alves ma Blaise Matuidi sì, in scivolata il centrocampista francese segna il suo primo gol stagionale con il sinistro. Il Barcellona però reagisce immediatamente e al 56′ si rifa sotto: cross dalla fascia destra di Dani Alves, nel lato sinistro dell’area Neymar controlla e piazza un bell’interno destro, che bacia il palo alla sinistra di Sirigu e gonfia la rete. Gran gol e partita più aperta che mai.
PSG-Barcellona 2-1: i transalpini conducono al Parco dei Principi, partita bellissima nella prima frazione con il vantaggio di David Luiz, il pareggio immediato di Messi e la rete di Marco Verratti a spingere avanti la squadra di casa. Ma i blaugrana, questa sera in maglia gialla, sono vivi: Neymar ha avuto l’occasione buona per pareggiare, poi Leo Messi ha calciato fuori di poco una punizione. Ci aspettiamo una ripresa intensa e con tante occasioni da rete.
Al 27′ minuto, PSG 2 Barcellona 1. La rete è di Marco Verratti, che segna nel più impensabile dei modi: di testa. Il centrocampista pescarese viene perso totalmente da Rakitic, andando a impattare sul secondo palo un calcio d’angolo battuto da destra e che Pastore si era procurato sulla pressione di Mathieu. Dunque transalpini di nuovo avanti per una partita che si sta rivelando bellissima.
Al 10′ minuto di gioco Paris Saint Germain 1 Barcellona 0. Primo gol subito dai blaugrana in tutta la stagione: lo segna David Luiz, bravo a sfruttare un calcio di punizione dalla sinistra girandosi di scatto in anticipo su Mascherano e piazzando, sotto porta, un sinistro incrociato che lascia immobile Neymar. Ma al minuto 12 Leo Messi pareggia: Neymar ispira, Messi serve Iniesta che di prima intenzione ridà alla Pulce, sinistro da biliardo e palla alla sinistra di Salvatore Sirigu.
Le formazioni ufficiali di PSG-Barcellona sono appena state annunciate: poche sorprese negli schieramenti iniziali di questa partita di Champions League 2014-2015, seconda giornata del gruppo F. Transalpini senza Thiago Silva, Lavezz e Ibrahimovic, nel Barcellona cè il tridente titolare (in attesa di Luis Suarez) mentre è confermato il portiere di Coppa Marc André ter Stegen. PSG (4-3-3): 30 Sirigu; 23 Van der Wiel, 5 Marquinhos, 32 David Luiz, 17 Maxwell; 24 Verratti, 8 Thiago Motta, 14 Matuidi; 7 Lucas, 9 Cavani, 27 Pastore. In panchina: 1 Douchez, 6 Z. Camara, 19 Aurier, 21 Digne, 4 Cabaye, 20 Chantome, 15 Bahebeck. Allenatore: Laurent Blanc BARCELLONA (4-3-3): 1 Ter Stegen; 22 Dani Alves, 14 Mascherano, 24 Mathieu, 18 Jordi Alba; 4 Rakitic, 5 Sergio Busquets, 8 Iniesta; 7 Pedro, 10 Messi, 11 Neymar. In panchina: 13 Claudio Bravo, 3 Piqué, 21 Adriano, 6 Xavi Hernandez, 20 Sergi Roberto, 29 Sandro Ramirez, 31 Munir El Haddadi. Allenatore: Luis Enrique
E il nostro Nicola Rizzoli larbitro di PSG-Barcellona, partita valida per la seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015. Nato a Mirandola (provincia di Modena), 44 anni da compiere la prossima domenica, Rizzoli è attualmente il nostro miglior arbitro italiano; lesordio già nel 1998 in Serie C, dove rimane fino al 2001 quando viene promosso in Serie B e Serie A (esordio il 14 aprile 2002, Venezia-Perugia 0-2). Sono quasi 200 le sue direzioni nel massimo campionato, tra cui due volte Juventus-Inter, quattro volte il derby di Milano, due volte quello di Roma, quattro volte Milan-Juventus, tre volte Juventus-Roma. E internazionale dal 2007, con esordio in un Germania-Romania (terminata 3-1); per due volte è stato premiato come Miglior arbitro AIC ed è stato chiamato ad arbitrare la finale di Champions League del 2013 (Bayern Monaco-Borussia Dortmund 2-1) e soprattutto la finale dei Mondiali 2014, Germania-Argentina 1-0, diventando il terzo fischietto italiano a ricevere questo onore dopo Sergio Gonella (1978) e Pierluigi Collina (2002).
Il grande brivido. Scrive così lEquipe, il principale quotidiano sportivo in Francia, per presentare PSG-Barcellona, partita del secondo turno di Champions League 2014-2015. Effettivamente si tratta di un brivido: i transalpini sono senza Zlatan Ibrahimovic (oltre che Thiago Silva e Lavezzi) e questo riduce, sempre secondo il quotidiano, le possibilità della squadra di casa di vincere una partita che invece va vinta, se si vuole avere speranze di qualificarsi agli ottavi di finale. Non ci sarà quindi la sfida dello svedese al suo ex compagno di reparto Leo Messi; dovrà essere Edinson Cavani a guidare lattacco del PSG contro una difesa che in sette partite ufficiali non ha ancora subito gol.
PSG-Barcellona, partita valida per la seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015, si gioca questa sera alle ore 20:45. Teatro della sfida è il prestigioso Parco dei Principi. Uno stadio tra i più antichi al mondo: la sua prima versione risale addirittura al 1897, anche se si trattava essenzialmente di un velodromo come a seguito del secondo restauro (nel 1932). Dal 1972 il Parco dei Principi è adibito a calcio e rugby; oggi ha una capienza di circa 48500 posti a sedere e ospita, oltre alle gare interne del Paris Saint Germain, qualche gara dello Stade Français di rugby. Tra il 1984 e il 1990 è stato anche la casa del Racing Paris, mentre i suoi highlights sono la finale di Coppa dei Campioni 1981 (Liverpool-Real Madrid 1-0), quella degli Europei 1984 (Francia-Spagna 2-0; era lo stadio nazionale prima della costruzione dello Stade de France) e, purtroppo per la nazionale transalpina e tutti i francesi, Francia-Bulgaria 0-1 che costò la qualificazione ai Mondiali del 1994. Larchitetto dellattuale versione è Roger Taillibert, che tra le sue creazioni annovera anche il Villaggio Olimpico di Montréal, con tanto di stadio, velodromo (il Biodome) e piscina. A lui si deve anche lo stadio Lille-Metropole che ospita le partite interne del Lille.
Grande sfida al Parco dei Principi questa sera: alle ore 20:45 si gioca PSG-Barcellona, seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015. Diretta dal nostro arbitro Nicola Rizzoli, la partita è molto importante al di là del prestigio che le due squadre mettono in campo: i transalpini infatti sono reduci da un pareggio esterno mentre i catalani hanno vinto, dunque in caso non riuscissero a centrare i tre punti i padroni di casa dovrebbero inseguire non soltanto il primo posto nel girone – che può fare tutta la differenza del mondo – ma anche probabilmente la qualificazione stessa, che invece nel momento del sorteggio sembrava essere scontata. I precedenti europei sono tre, cioè cinque partite in totale: a Parigi se ne sono giocate due e il bilancio è di un vittoria transalpina e un pareggio Nei quarti di finale di Coppa dei Campioni 1994-1995 fu 2-1 con le reti di Raì e Guérin a ribaltare il gol di Bakero, mentre due anni fa (sempre quarti di Champions League) il 2-2 con reti di Messi, Ibrahimovic, Xavi (su rigore) e Matuidi condannò i francesi perchè otto giorni più tardi al Camp Nou finì 1-1 e per la regola dei gol in trasferta furono i blaugrana a passare il turno. Cè poi un episodio unico: la finale di Coppa delle Coppe 1996-1997 che si giocò a Rotterdam. Vinse il Barcellona grazie a un calcio di rigore trasformato da Ronaldo; in generale gli spagnoli hanno ottenuto tre vittorie, quattro pareggi e due sconfitte in Francia mentre i transalpini sono caduti una sola volta (contro il Deportivo La Coruna nel novembre del 2000) quando hanno ospitato formazioni iberiche. Non pochi ex e doppi ex: non si può non citare Zlatan Ibrahimovic, che ha giocato una sola stagione a Barcellona (22 gol in 46 partite) ma non è entrato nel cuore dei tifosi e, soprattutto, appena se ne è andato ha visto gli ex compagni festeggiare la Champions League che a lui è finora sempre sfuggita. Con lui a Parigi è arrivato Maxwell, compagno in blaugrana oltre che allAjax e allInter; mentre Laurent Blanc, attuale allenatore dei transalpini, ha giocato una stagione a Barcellona vincendo Copa del Rey e quella Coppa delle Coppe contro il PSG (ma non era in campo in finale). Ancora: a Barcellona si sono goduti il miglior Ronaldinho di sempre, nei primi tre anni per distacco il miglior calciatore al mondo e capace di vincere il Pallone dOro e contribuire a due titoli nazionali, la Champions League e due volte la Supercoppa di Spagna. Prima, il Gaucho aveva giocato a Parigi: due stagioni che lo avevano fatto esplodere sul grande palcoscenico internazionale. Il PSG ha pareggiato a Tolosa (1-1) confermando un periodo di appannamento: in classifica di Ligue 1 è quarto a -5 dalla capolista Olympique Marsiglia, senza sconfitte ma con cinque pareggi in otto partite. Niente di irrecuperabile, ma la qualità e la profondità della rosa facevano pensare ad un agevole tris; e a conferma di come le acque sotto la Torre Eiffel siano agitate basti pensare al fatto che da qualche tempo circola il nome di Roberto Mancini come possibile sostituto di Laurent Blanc, qualora le cose dovessero peggiorare. Intanto in Champions League si cercherà la vittoria: in primis darebbe tanta fiducia battere un avversario di prestigio al quale già due anni fa il Paris Saint Germain si era avvicinato molto, e poi sarebbe una bella iniezione di fiducia per gli impegni a venire. La situazione del girone non è certamente compromessa, ma intanto stasera mancheranno Lavezzi e Thiago Silva, Ibrahimovic potrebbe dare forfait allultimo e aver pareggiato la prima gara mette già in salita il cammino transalpino, perchè lAjax è squadra capace di imporre la propria legge allAmsterdam ArenA e potrebbe giocare ben più del ruolo di terzo incomodo allinterno del raggruppamento. Per ora questi problemi non sembra averli il Barcellona, che anzi nelle sette partite ufficiali giocate finora ha vinto sei volte e pareggiato una, soprattutto è riuscito a non subire mai gol. Primo posto in campionato e primo in Champions League, Luis Enrique è riuscito al momento in due cose: lanciare i giovani della cantera che stanno rispondendo presente, e decentrare leggermente Leo Messi che, non a caso, continua a sfornare assist in serie ma non è il miglior marcatore della squadra, lasciando a un finalmente sbocciato Neymar questo compito. Naturalmente i bilanci si tracceranno alla fine, ma dopo un anno negativo, conclusosi senza titoli (a eccezione della Supercoppa di Spagna) e con la prima eliminazione ai quarti di Champions League dopo sei semifinali consecutive, forse i blaugrana sono riusciti a rialzare la testa. Non resta quindi che concentrarsi su questa partita: le due rose promettono grande spettacolo e certamente parigini e blaugrana sono tra le squadre maggiormente accreditate ad arrivare fino in fondo. Il cammino per la finale di Berlino passa questa sera dal Parco dei Principi: chi riuscirà a spuntarla? Per scoprirlo diamo la parola al campo e stiamo a vedere quello che succederà: la diretta di PSG-Barcellona, seconda giornata del gruppo F di Champions League 2014-2015, sta per cominciare