Andrà in Brasile Matteo Darmian? Il suo è uno dei nomi ancora in dubbio: Cesare Prandelli porterà certamente qualche terzino per la sua Nazionale, in questo momento le quotazioni del calciatore del Torino sono in ascesa mentre starebbero scendendo quelle di Manuel Pasqual. A “vincere” potrebbe essere la duttilità di Darmian, in grado di giocare a destra come a sinistra; la sua chiamata potrebbe aprire spazi per un attaccante in più. Lui intanto non si fa illusioni: è intervenuto in conferenza stampa da Coverciano ripetendo un concetto ben chiaro. “Farò di tutto per mettere in difficoltà Prandelli, poi deciderà lui”. Darmian ha ripercorso le sue tappe parlando degli inizi: l’oratorio a Rescaldina, il passaggio alle giovanili del Milan, l’approdo a Torino. “Voglio ringraziare pubblicamente Giampiero Ventura“ ha detto. “E’ grazie a lui se sono qui, all’inizio dell’anno non ci credevo più di tanto. Ancelotti mi ha fatto esordire, ma lui mi ha fatto crescere: nel Palermo non giocavo tanto. Entrambi gli allenatori curano molto i particolari, è questo che fa la differenza”. Una parola anche sul gruppo, che tutti hanno definito molto compatto: anche il terzino del Torino è dello stesso avviso. “Siamo molto uniti, ci sono grandi persone oltre che grandi difensori. Stiamo tutti bene fisicamente, il pacchetto arretrato della Juventus ha dato ottima prova di sè. Il borsino delle convocazioni? Non lo faccio, io devo solo lavorare nel miglior modo possibile”. Chiusura con un paragone: che la sua parabola sia come quella di Antonio Cabrini, convocato al Mondiale del 1978 quando aveva 21 anni? “Magari, ma come ho detto deciderà Prandelli”.
La Nazionale è a Coverciano, in attesa di partire per Londra dove giocherà, sabato sera, la prima di due amichevoli di preparazione al Mondiale (contro l’Irlanda al Craven Cottage). Dopo le parole di Cesare Prandelli che ha peraltro confermato l’ufficialità del rinnovo del suo contratto, è stato il turno di Leonardo Bonucci di presentarsi alla stampa; il difensore centrale della Juventus ha toccato diversi temi, a cominciare da quello spinoso del modulo, sul quale il Commissario Tecnico sta lavorando. Per lui, naturalmente, quello ideale sarebbe il che ben conosce, perchè da poco più di due anni gioca così nella Juventus: “Lo abbiamo provato contro la Spagna, e riuscivamo a ripartire con più forza. Sono anche convinto che il modulo sia solo una questione di numeri, alla fine contano gli interpreti e noi mettiamo a disposizione tutta la nostra esperienza”. E allora, per quanto riguarda gli uomini che eventualmente potrebbero giocare dietro, Bonucci ha dato la classica risposta diplomatica: “Decide il mister, ma la forza di questo gruppo è quella di essere compatto e di avere una difesa che lavora con tutta la squadra. Nella Juventus abbiamo dimostrato di avere una fase difensiva importante”. E sulla previsione per il Mondiale in Brasile, il difensore centrale della Nazionale ha detto che “non penso che il gruppo sia spremuto, per molti di noi è il primo Mondiale e le energie arriveranno”.
Ha rinnovato il suo contratto fino al 2016. Sarà dunque legato alla Nazionale almeno per l’Europeo del 2016, qualora l’Italia riesca a qualificarsi; poi si vedrà. Intanto è intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, scusandosi per il ritardo dovuto proprio alla firma; non ha voluto entrare nei dettagli, “da settembre parleremo di progetti e programmi, dico solo che la disponibilità c’era già da un paio di mesi”. Poi ha discusso naturalmente dei temi caldi: primo tra tutti, le convocazioni dei 23 calciatori che dovranno andare in Brasile a giocarsi il Mondiale. “Li deciderò dopo l’amichevole di sabato contro l’Irlanda; sarà necessario aspettare quella partita. Il modulo sarà diverso: difficilmente vedremo una squadra iniziare con uno schema e finire con lo stesso, dovremo prepararci a essere duttili perchè le qualità dei nostri giocatori vanno valorizzate”. E ancora, Prandelli ha commentato il lavoro svolto finora in questo raduno pre-Mondiale: “E’ stata una settimana importante, tutti hanno reagito in modo molto brillante. Qualcuno ha sofferto i carichi di lavoro – ma non ha detto chi – ma in generale stanno tutti bene e dobbiamo abituarci a sopportare le fatiche fisiche e psicologiche. In più abbiamo potuto socializzare e stare insieme, e anche questo è importante”.
E’ ufficiale: Cesare Prandelli ha rinnovato il contratto che lo lega alla Federazione Italiana e di conseguenza alla Nazionale. La notizia arriva da Coverciano, dove gli Azzurri sono radunati per preparare il Mondiale 2014; venerdi partiranno per Londra dove giocheranno in amichevole contro l’Irlanda. Prandelli dunque si lega alla Nazionale fino al : le avvisaglie c’erano, la prima e originale intezione di lasciare dopo la Coppa del Mondo era già stata messa in discussione dal CT e si parlava già di un rapporto che potesse continuare. Ora sarà così: Prandelli guiderà dunque l’Italia anche per l’Europeo del 2016, sicuramente per le qualificazioni (nel caso andassero bene, anche per la fase finale). Diventerebbe dunque il Commissario Tecnico più longevo dai tempi di Azeglio Vicini, in carica tra il 1986 e il 1991; e sarebbe il primo, dai tempi di Enzo Bearzot, a guidare il gruppo per almeno tre grandi competizioni. Il “Vecio” era stato in carica per i Mondiali 1978, 1982 (vinto) e 1986, e per l’Europeo del 1984; aveva mancato la qualificazione ai tornei continentali di 1976 e 1984, e nonostante un contratto in essere fino al 1990 si era dimesso dopo il Messico. Prandelli, qualora ce la faccia, allenerà l’Italia al secondo Europeo dopo quello del 2012, andato oltre le aspettative e chiusosi con la finale conquistata – pur persa malamente contro la Spagna – e raggiungerà quindi il terzo torneo internazionale da Commissario Tecnico. Tra i CT che sono durati più a lungo ricordiamo anche Ferruccio Valcareggi, vincitore dell’Europeo casalingo del 1968 e protagonista della finale Mondiale raggiunta due anni più tardi; e naturalmente Vittorio Pozzo, che guidò in quattro diversi momenti e ininterrottamente tra il 1929 e il 1948, vincendo due Mondiali (1934 e 1938) e la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1936.
La Nazionale è al lavoro a Coverciano, manca ormai poco all’inizio del Mondiale 2014 e Cesare Prandelli ha una settimana di tempo per decidere chi saranno i 23 calciatori che saranno con lui in Brasile. IlSussidiario.net ha contattato l’ex attaccante Dario Hubner per un parere esclusivo (clicca qui per l’intervista completa): per lui, che ha segnato tanti gol con le maglie di Cesena, Brescia e Piacenza ma non ha mai conosciuto l’azzurro della maglia dell’Italia, è Giuseppe Rossi il giocatore che può darci qualcosa in più nel reparto offensivo. La coppia con Mario Balotelli è ben assortita e ci può portare lontano, fermo restando che secondo lui l’attacco a disposizione del Commissario Tecnico è di ottimo livello e a dargli più valore potrebbe esserci la conferma di Ciro Immobile, reduce da una stagione nella quale è stato capocannoniere del campionato di Serie A e ha stupito tutti, Hubner compreso.
La Nazionale Italiana è tornata a Coverciano. Terminati i due giorni di riposo, il gruppo dei 30 giocatori preconvocati da Cesare Prandelli è nuovamente al lavoro. Finalizzato anche alla prima di due amichevoli che gli Azzurri giocheranno in vista del Mondiale, ovvero quella di sabato 31 maggio contro l’Irlanda. Si gioca al Craven Cottage (casa del Fulham) e pertanto venerdi 30 il gruppo volerà a Londra. Intanto Prandelli deve sciogliere i dubbi: ha tempo fino al prossimo 2 giugno per consegnare alla la lista dei 23 giocatori che andranno in Brasile. Naturalmente il Commissario Tecnico ha ancora dei dubbi da sciogliere ma lo zoccolo duro c’è; più o meno 18 giocatori dovrebbero essere certi del posto, in difesa e attacco i dubbi maggiori. Intanto il programma di oggi, dopo l’allenamento mattutino, prevede la conferenza stampa di Cesare Prandelli (ore 13,30) e alle 16,30 un altro allenamento, che questa volta sarà a porte chiuse. Sarà questo il programma fino a giovedi, con la sola differenza che da domani ai media si presenteranno vari calciatori; venerdi invece, come detto, la squadra si allenerà in mattinata (porte aperte), e dopo l’incontro di Prandelli con la stampa prenderà un volo charter per raggiungere Londra. Dunque, quattro giorni di tempo per convincere il CT: naturalmente ci sarà anche l’amichevole contro l’Irlanda per trarre tutte le indicazioni del caso, ma è probabile che lì le decisioni saranno già state prese e anzi Prandelli proverà moduli e soluzioni avendo già in mente i giocatori da chiamare. Alla prova del nove Giuseppe Rossi, che ha dato buone risposte dal punto di vista fisico, e Mattia Destro; loro due rischiano di rimanere a casa seppur per diversi motivi, risalgono invece le quotazioni di Lorenzo Insigne che potrebbe essere una soluzione qualora si voglia allargare il campo e avere una soluzione di velocità e fantasia.