Spettacolo a San Siro. Nella serata del “grande classico” tra Inter e Roma, le due corazzate non deludono le aspettative e inscenano una gara ricca di emozioni. Pioggia di gol e una serie di ribaltamenti in 90 minuti mai banali durante i quali si vede di tutto: reti fortunose, pregevoli tiri dalla distanza, ma anche tanti interventi dei portieri, un rigore e pure un’espulsione. Alla fine la spuntano i nerazzurrri che, con merito e caparbia, ammaestrano una Roma intermittente al termine di una gara equilibratissima che aveva tutte le caratteristiche della migliore Liga Spagnola degli ultimi tempi. I ragazzi di Leonardo fanno festa e riaprono di diritto il proprio campionato tornando a meno 5 dal Milan con la possibilità di ridurre il gap a sole due lunghezze in caso di vittoria nel recupero con la Fiorentina.
Niente tattiche, si gioca a viso aperto. Non passano neanche tre minuti che l’Inter trova il vantaggio grazie ad una gran botta dalla distanza del redivivo Wesley Sneijder: palla sotto l’incrocio dei pali per l’1-0 che più momentaneo non si può. La Roma non sta a guardare e prova a rispondere con la fantasia sull’asse Menez-Vucinic. Al 13′ proprio il montenegrino serve Cassetti che dalla destra crossa per la zampata vincente di Simplicio: parità. Partita equilibrata e divertente, i giallorossi prendono coraggio e “rischiano” di portarsi in vantaggio con una tripla occasione firmata da Borriello e Menez ma Julio Cesar ruggisce e salva per tre volte miracolosamente siglando il preludio del concerto nerazzurro. Al 35′ arriva infatti il raddoppio interista firmato da Eto’o che, con un tiro basso e defilato, infila un Julio Sergio in netto ritardo. Si va al riposo sul 2-1.
Che non sia una partita come le altre lo si è capito dai primi 45 minuti di calcio champagne ma, ovviamente, il bello (o brutto che sia) deve ancora venire. Minuto 62′: Pazzini riceve un lancio invitante e galoppa verso la porta, sulla sua strada c’è Burdisso che lo atterra in area. Tagliavento espelle il difensore e indica il dischetto dal quale va a danzare il solito Samuel Eto’o: 3-1 e ventiseiesimo gol stagionale per lui. La Roma è frastornata e in inferiorità numerica, Ranieri toglie Menez e butta nella mischia Simone Loria, ripescato dai meandri della panchina. L’Inter è in palla e ne approfitta: al 71′, su sponda di Cambiasso, Thiago Motta colpisce di testa a due passi da Julio Sergio e firma il 4-1. Partita chiusa? Macchè. Quattro minuti dopo è Vucinic ad accorciare le distanze con una deviazione vincente su punizione di De Rossi mentre all’81’ l’insospettabile Loria riaccende le speranze dei giallorossi con un guizzo vincente in area nerazzurra. E’ 3-4 e mancano dieci minuti al termine. Le squadre sono lunghe e si corre finchè c’è benzina: gli schemi sono saltati ma la voglia è quella dei primi minuti, se non maggiore. La Roma prova a mettere il anso in avanti con Borriello che fa a sportellate ma il sigillo vincente è di marca nerazzurra: Eto’o parte dalla destra, entra in area e mette un pallone in mezzo che Cambiasso ribadisce in rete. Il tabellino segna 5-3, è finita.
5-3 (primo tempo 2-1)
Sneijder (I) al 3’, Simplicio (R) al 13’, Eto’o (I) al 35’ p.t; Eto’o su rigore al 18’, Thiago Motta (I) al 26’, Vucinic (R) al 30’, Loria (R) al 36’, Cambiasso (I) al 45’ s.t.
(4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Cordoba, Zanetti; Kharja, Thiago Motta, Cambiasso; Sneijder (dal 30’ s.t. Nagatomo); Pazzini (dal 25’ s.t. Milito), Eto’o. (Castellazzi, Materazzi, Obi, Coutinho, Pandev). All. Leonardo.
(4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise; Simplicio (dal 25’ s.t. Greco), De Rossi, Perrotta (dal 21’ s.t. Taddei); Menez (dal 19’ s.t. Loria); Borriello, Vucinic (Doni, Castellini, Brighi, Rosi). All. Ranieri.
Tagliavento di Terni.
Spettatori 60mila circa. Espulso Burdisso al 17’ s.t. per gioco scorretto su chiara occasione da gol. Ammoniti Kharja, Borriello, De Rossi per gioco scorretto. Angoli: 4-2. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 3’.
Julio Cesar 7: Incolpevole su un paio di gol romanisti, prodigioso nel triplo intervento su Menez-Borriello.
Maicon 6,5: In ritardo al momento della rete di Simplicio, puntualissimo sulla fascia e in altre situazioni difensive.
Ranocchia 6: Qualche intervento impreciso e sprazzi di insicurezza. I margini di miglioramento sono visibili.
Ivan Cordoba 6: Esegue onestamente il suo compito difensivo.
Javier Zanetti 7: Sicurezza in difesa e sprint nelle ripartenze. Il solito, sorprendente, capitano.
Kharja 6: Diversi interventi scomposti nel primo tempo, si raddrizza nella ripresa
Thiago Motta 7: Quantità e qualità in ogni parte del campo, gol compreso.
Cambiasso 7: Segna e fa segnare. Gol, assist e tanta quantità in mezzo al campo.
Sneijder 7,5: Timbra il cartellino dopo appena 3 minuti con un eurogol per poi continuare a tartassare Julio Sergio con pericolose bombe senza tregua. Ispira, prosegue, conclude. E’ tornato il numero 10. Dal 30′ s.t. Nagatomo 6: Spinge con grinta e qualità, da buon terzino.
Pazzini 6,5: Tanta corsa, un’occasionissima sventata da Julio Sergio ma anche un rigore procurato. Prezioso il Pazzo. Dal 25′ s.t. Milito 5,5: quella palla sparata alta a due passi dalla porta grida vendetta. Eto’o 8: E’ un fulmine, crea pericoli dal centro e dalle fasce. Tra le altre cose, segna due gol: uno su azione, l’altro su rigore.
Leonardo 6,5: La sua Inter gioca a viso aperto: rischia, soffre ma sa far male con micidiale puntualità. La rincorsa si costruisce anche con entusiasmo e grinta, ingredienti che stasera si leggevano chiaramente negli occhi dei suoi giocatori.
Julio Sergio 4,5: Il primo gol di Eto’o è figlio di una papera imperdonabile. Impreciso e insicuro in troppe occasioni, miracoloso in qualcun’altra.
Cassetti 6: Contiene la pressione nerazzurra soprattutto nel primo tempo, la stessa frazione in cui serve l’assist per Simplicio.
Juan 5: Tanti interventi disordinati e vistose difficoltà a tenere a bada quella peste di Eto’o.
Burdisso 4: Fa un favore ai suoi ex compagni. Rigore ed espulsione, peccato.
Riise 5,5: Maicon è un brutto cliente ma il norvegese non si lascia intimidire e spinge sulla fascia. Ne risente la fase difensiva dove il roscio è spesso assente ingiustificato
Simplicio 6: Segna il gol del momentaneo pareggio e si spende negli arrembaggi giallorossi. Dal 25′ s.t. Greco 5,5: cerca di portare il suo contributo alla causa
De Rossi 5,5: Ci prova (senza successo) da difensore aggiunto e da ispiratore delle manovre d’attacco. Dalla sua punizione nasce la deviazione vincente di Vucinic.
Perrotta 6: Ha tanto, troppo lavoro da fare in fase difensiva contro i colossi nerazzurri. Sacrifica la fase della costruzione ma recupera palloni preziosi. Dal 22′ s.t. Taddei 5: Fatica in ogni parte del campo, lascia andare Eto’o al momento della quinta rete nerazzurra.
Menez 6: Nel primo tempo impensierisce i nerazzurri con passaggi, corsa e un tiro velenoso. Nella ripresa viene sacrificato per ristabilire gli equilibri difensivi post-espulsione. Dal 19′ s.t. Loria 6: Torna in campo dopo mesi di naftalina e spiazza tutti col gol della speranza. A volte ritornano.
Borriello 6: Nel primo tempo dialoga bene con Vucinic e Menez, nella ripresa fa a sportellate, spesso solitarie, con la difesa nerazzurra. Non molla mai.
Vucinic 6,5: Tante idee, spesso non concretizzate ma anche incursioni pericolose ed un bel gol, quello del momentaneo 2-4.
Ranieri 6: I suoi scendono in campo senza timore e con grande voglia di giocarsela. All’appello manca la compattezza difensiva e qualche schema d’attacco, ma il calcio spettacolo (inusuale negli ultimi tempi) è anche questo. Alla Roma il merito di aver reso il match equilibrato fino alla fine.
(Marco Fattorini)