Finisce 0-0 Catania-Cagliari, ed è giusto così. Mancano ancora 7 partite al termine della stagione, eppure quella del Massimino sembrava una partita della 37esima o 38esima giornata, tra due formazioni che non hanno più niente da chiedere al loro campionato e giocano con le marce basse soffrendo il caldo. Non devono ingannare i 27 tiri totali, di cui 17 sono dei padroni di casa: soltanto tre conclusioni (sempre del Catania) hanno visto lo specchio della porta, le altre sono state più che altro soluzioni di alleggerimento, tiri senza troppe pretese, tentativi abbozzati. Nessuna squadra ha realmente cercato la vittoria: di sicuro non lo ha fatto il Catania, che pure ha tenuto più possesso palla (51%) e la supremazia territoriale (quasi 12 minuti contro poco meno di 8). Gli etnei hanno sciupato una grande occasione rinunciando a giocare, e non si sono avvicinati alle squadre che precedono in classifica. Il record di punti (ne mancano 3 per superarlo) si farà, ma certo non è questo il modo di condurre una partita casalinga e sulla carta favorevole. Va bene che mancavano Lodi e Almiron e non era della partita nemmeno Barrientos, ma onestamente lo spettacolo siciliano è stato decisamente deprimente. Basta guardare il dato relativo alla pericolosità offensiva delle due squadre: per il Catania il 33,4% mentre per quanto riguarda il Cagliari c’è addirittura il 29,2%. Insomma: spettacolo misero, nel quale non si possono nemmeno raccontare occasioni da gol importanti e non ha nemmeno molto senso parlare dei singoli. Ad ogni modo, nelle classifiche di rendimento spicca Spolli con 27 palloni recuperati, due in più di Rossettini (24 li ha Astori), mentre in mezzo al campo si è distinto come al solito Daniele Conti che ha distribuito positivamente 62 passaggi (il Cagliari ha avuto il 62,7% di passaggi completati), chiudendone 11 in più di Marco Biagianti, che aveva il compito di sostituire Lodi in mezzo al campo e più o meno l’ha fatto rimpiangere, anche se forse nemmeno il regista napoletano sarebbe riuscito ad alzare i ritmi di una partita nata “male” fin da subito. Tra i giocatori che hanno provato a tirare in porta si segnalano soprattutto Bergessio e Marchese per il Catania e Cabrera (subentrato all’infortunato Pisano) e Nainggolan per il Cagliari: 3 conclusioni ciascuno, ma come detto nessuna di queste è stata davvero incisiva e forse l’unica occasione degna di nota è un tiro di Cabrera terminato alto dal limite dell’area dopo una bella incursione di Avelar sulla fascia sinistra. Poi, più nulla.
Rolando Maran ha parole positive per i suoi ragazzi: sempre a Sky Sport, il tecnico trentino ha affermato che “ci abbiamo provato fino alla fine, dando tutto quello che avevamo contro una squadra che sapevamo essere in gamba. Ci stiamo avvicinando al record di punti in serie A, è per noi un grande risultato. Davanti abbiamo squadre importanti ma dobbiamo continuare a fare il nostro campionato”. Diego Lopez, allenatore del Cagliari, ai microfoni di Sky Sport dimostra di saper vedere il bicchiere mezzo pieno. “Abbiamo giocato una grande partita, e vedendo le azioni posso dire con certezza che avremmo potuto vincere. Non sono certo due punti persi, non dobbiamo dimenticare che abbiamo giocato contro una buona squadra che in casa è molto forte e ha concesso poco a tutte le squadre che hanno giocato al Massimino”.