Le probabili formazioni di Cesena-Juventus sono state diramate dai due allenatori, Pierpaolo Bisoli e Massimiliano Allegri; andiamo allora a vedere quali possono essere i protagonisti della partita, da una parte e dallaltra. Classe 83, una vita spesa nelle serie minori. Viene dal vivaio della Fiorentina, ma già a 13 anni aveva cambiato; a 16 anni era al West Ham, che lo ha rimandato in prestito alla Pistoiese dove poi si è affermato giocando tre anni. Esploso a Rimini in Serie B, la sua strada si è incrociata spesso con quella della Juventus: contro di lui i piemontesi hanno esordito nel campionato cadetto 2006-2007, contro la Vecchia Signora Cascione ha segnato gli unici due gol della carriera in Serie A. Due sconfitte, ma due splendide reti (in particolare quella al ritorno, un tiro da 25 metri infilatosi all’incrocio dei pali). Insomma: ha la Juventus nel destino, e intanto a quasi 31 anni si rilancia per un altro anno nel massimo campionato. Sarà lui il perno del Cesena che ha già guidato alla promozione, la seconda della storia dopo quella con il Pescara di Zeman. Dice di ispirarsi a Mauro Camoranesi: buon inizio, qui litalo-argentino ha fatto la storia. Ha 23 anni: giocava nel River Plate insieme a Erik Lamela, gli osservatori andavano al Monumental a vedere il Coco e scoprivano El Tucuman (dalla città di nascita, San Miguel de Tucuman). LUdinese, come sempre beffando tutti, lo ha preso nel 2011: una stagione di apprendistato, poi la titolarità. Sa fare tanti ruoli: esterno nel tridente offensivo, esterno di centrocampo, mezzala, trequartista. Dopo 8 gol in 104 partite i Friuli la Juventus lo ha preso a 1,5 milioni di prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 14; questa sera giocherà come interno sinistro di centrocampo nel 3-5-2. Ma potrebbe essere luomo dietro le punte nel 4-3-1-2; la sensazione è che sia un ottimo acquisto, ma come sempre a parlare dovrà essere il campo.
Pierpaolo Bisoli e Massimiliano Allegri hanno diramato le probabili formazioni per Cesena-Juventus, che si gioca questa sera al Dino Manuzzi (Memorial Lugaresi). Proprio i due allenatori siamo andati a studiare nelle loro carriere da tecnici. Con una curiosità di premessa: si sono trovati per due stagioni a Cagliari, tra il 1993 e il 1995. Giocavano insieme a centrocampo. CESENA, Ha 47 anni ed è nato a Porretta Terme, provincia di Bologna. La sua carriera da allenatore inizia proprio con la squadra della città, poi fa da vice a Dino Zoff nella Fiorentina. Nel biennio di Prato fa esordire e lancia un certo Alessandro Diamanti, poi prosegue nelle serie minori (Foligno). A Cesena arriva nel 2008 con la squadra in Serie C1: la porta in Serie B, lanno seguente arriva secondo dietro il Lecce e va immediatamente in Serie A. Tuttavia il Cesena decide di non confermarlo: riparte dalla sua Cagliari, ma mette fuori rosa i veterani Daniele Conti e Agostini. Il presidente Cellino li reintegra ma i rapporti sono sfaldati; si interrompono dopo due sconfitte casalinghe e il penultimo posto in classifica. Nel 2011 è a Bologna: anche qui dura poco, ovvero cinque giornate con un solo pareggio. Il Cesena lo richiama nel settembre 2012 per sostituire Nicola Campedelli, fratello dellallora presidente Igor. E la svolta: salva una squadra in difficoltà il primo anno, poi la porta ai playoff (quarto posto) e alla promozione nella finale contro il Latina. Ha definito la chiamata della Juventus un fulmine a ciel sereno. Per i tifosi lo è stato, ma lui probabilmente aveva accordi fin da maggio (quando Antonio Conte aveva manifestato la volontà di salutare). Inizia dallAglianese in Serie C2, poi va alla Spal e al Grosseto in C1 (esonero). Si lega al suo vecchio allenatore (a Pescara e Perugia) Giovanni Galeone, che lo vuole come ottimizzatore del lavoro: a Udine però la coppia dura una manciata di mesi. Squalificato per un periodo a seguito di qualche cavillo burocratico, riparte da un breve periodo a Lecco, poi la svolta nel Sassuolo: nel 2007-2008 centra la prima storica promozione in Serie B dei neroverdi, vincendo anche la Supercoppa di Serie C1. Vince la Panchina dOro per la Lega Pro Prima Divisione, e va subito a Cagliari: qui diventa famoso per le partenze a rilento, ma salva sempre la squadra sfiorando anche la zona UEFA. Vince unaltra Panchina dOro, stavolta per la Serie A (2008-2009); viene esonerato nellaprile del 2009, rescinde a fine stagione e va al Milan. Dove centra subito lo scudetto, ma lanno dopo se lo fa soffiare dalla Juventus (di Antonio Conte). In estate la società vende Ibrahimovic e Thiago Silva e non rinnova i veterani: inizia il lento declino, nel 2012-2013 una grande rimonta porta la squadra al terzo posto ma il gioco latita e il rapporto con Silvio Berlusconi è al minimo. Si esaurisce a gennaio 2014: dopo il girone dandata il Milan ha 22 punti ed è sotto la decima posizione. Il 16 luglio la Juventus, a sorpresa, ne ufficializza il tesseramento dopo le dimissioni di Conte.
Si gioca questa sera alle ore 20:45 Cesena-Juventus, allo stadio Dino Manuzzi: unamichevole estiva, che ufficialmente va sotto il nome di Memorial Lugaresi. Partita che dunque si gioca alla memoria dello storico Edmeo Lugaresi, presidente del Cesena scomparso nel 2010 a 82 anni. Per i campioni dItalia si tratta della seconda uscita stagionale: nella prima sono stati clamorosamente battuti per 3-2 dal Lucento, anche se va detto che i due gol della formazione dilettante che hanno ribaltato la doppietta di Llorente sono arrivati con i titolari tutti fuori. Resta però il risultato negativo, immediatamente da cancellare: Massimiliano Allegri è chiamato al riscatto, la sua operazione di insediamento nellambiente non è iniziata nel migliore dei modi.
I romagnoli, questa sera in maglia rosa e sponsor Orogel per onorare il passato, hanno iniziato la preparazione estiva di fianco a casa, ad Acquapartita; Pierpaolo Bisoli è stato confermato alla guida della squadra dopo la grande promozione ottenuta lo scorso giugno. La società ha apportato qualche modifica in sede di calciomercato: importante il rinnovo del prestito di Luka Krajnc (proprietà del Genoa) così come larrivo di Constantin Nica dallAtalanta e di Zé Eduardo che era dellOfi Creta ma la scorsa stagione lha trascorsa a Padova. In porta, Nicola Leali gioca contro il suo probabile futuro: la Juventus lo ha individuato come erede di Gigi Buffon e lui è al terzo prestito consecutivo, questa volta con promozione personale nella massima categoria dopo Lanciano e Spezia. Lo schema dovrebbe essere il 4-3-3: tridente di qualità con Defrel e Garritano a supportare Guido Marilungo, eroe dei playoff e attaccante rapido e guizzante che sa giocare eccome da prima punta. Emmanuel Cascione, regista davanti alla difesa, alla Juventus ha segnato un gol splendido quando giocava nel Pescara e si è poi ripetuto al ritorno, con lui in mediana Tabanelli (rientrato dal Cagliari) e Zé Eduardo, mentre la difesa sarà comandata dallesperienza di Stefano Lucchiin, altro acquisto dallAtalanta, con ballottaggio Capelli-Krajnc per laltro posto da centrale. Dalla panchina occhio a giocatori come Volta, De Feudis e Succi.
I campioni dItalia scendono in Romagna senza tre pezzi da novanta: Gigi Buffon ha avuto un problema in allenamento ed è rimasto a Torino, Carlos Tevez non è volato in Argentina perchè il rapimento del padre attivo si è concluso con la liberazione lampo ma è stato scelto di farlo allenare a Vinovo. Manca poi Arturo Vidal, e di questo abbiamo già parlato in sede di calciomercato perchè pare che laccordo con il Manchester United, che dall’Inghilterra sostengono ci sia in forma verbale, stia per diventare ufficiale; e ovviamente non sarà della partita Alvaro Morata, che anzi ne avrà almeno fino a settembre inoltrato. Ad ogni modo la Juventus può mettere in campo una formazione competitiva: non ci saranno Patrice Evra e Paul Pogba, che devono ancora rientrare dalle vacanze e dunque è probabile che Allegri opti per Ogbonna schierato a sinistra, con Caceres o Motta a destra e la coppia centrale formata da Bonucci e Chiellini (bisogna capire quanta autonomia abbiano i titolari). A centrocampo andranno in tre: si lavora sul trequartista, che con tutta probabilità sarà Roberto Pereyra. Marrone quasi certamente sarà titolare: insieme a lui potrebbero giocare Padoin e Marchisio, con i vari Asamoah e Isla a entrare nella ripresa. Davanti, sarà confermato Llorente: il suo partner sarà con tutta probabilità Giovinco, nel secondo tempo occhio al possibile ingresso di Kingsley Coman (che agirebbe sulla trequarti), di Buenacasa e soprattutto del greco Donis che ha ben impressionato con la Primavera.
Leali; Nica, Krajnc, Lucchini, Renzetti; Tabanelli, Cascione, Zé Eduardo; Defrel, Marilungo, Garritano. Allenatore: Bisoli
A disposizione: Agliardi, Melgrati, Capelli, Perico, Saporetti, Volta, Cazzola, De Feudis, Giorgi, Valzania, Djuric, A. Rodriguez, Succi
Indisponibili: –
Storari; M. Motta, Bonucci, Chiellini, Ogbonna; Padoin, Marrone, Marchisio; Pereyra; Giovinco, Llorente. Allenatore: Allegri
A disposizione: Rubinho, Audero, Lichtsteiner, M. Caceres, Sorensen, Isla, Pepe, Pirlo, Vitale, Spinazzola, Asamoah, Coman, Buenacasa, Donis
Indisponibili: Buffon, Barzagli, Evra, Pogba, Tevez, Morata