Con questo risultato i Blancos di Carlo Ancelotti si aggiudicano il Mondiale per Club 2014 e raggiungono il diciottesimo trofeo internazionale, agganciando Milan e Boca Juniors. Non solo: Carlo Ancelotti, che diventa il primo allenatore ad avere in bacheca quattro Mondiali per Club o Intercontinentali, permette al Real Madrid, per la prima volta nella sua storia pluricentenaria, di vincere 4 trofei in un anno solare, aggiungendo questo a Copa del Rey, Champions League e Supercoppa Europea. La partita in sè non è stata troppo combattuta; il Real, in campo con il solito 4-3-3 nel quale James Rodriguez ha preso il posto di Illarramendi (per il resto confermata la formazione della semifinale contro il Cruz Azul), lha sbloccata al 37 con una delle specialità della casa. Calcio dangolo e testa di Sergio Ramos, luomo della provvidenza. Per lui doppietta nella semifinale di Champions League, la rete che a una manciata di secondi dalla sconfitta ha mandato la finale contro lAtletico Madrid ai supplementari, poi qui in Marocco anche il gol di apertura contro il Cruz Azul. Ormai non è più un caso: quando conta, il numero 4 blanco la butta dentro. Non lha fatto invece Cristiano Ronaldo, ed è una notizia: nelle due partite del Mondiale per Club il portoghese non è riuscito a lasciare il suo inconfondibile timbro. La cosa ovviamente non cancella lanno vissuto; a chiudere il match ha pensato in sua vece Gareth Bale, che aveva già realizzato tre giorni prima e ieri ha messo dentro un piatto sinistro con la complicità del portiere Torrico, che se lo è fatto passare sotto la pancia. Il San Lorenzo, arrivato a Marrakech con grandi intenzioni e la speranza di centrare il ribaltone, si è invece rivelato poca cosa; il 4-3-2-1 di Bauza non è riuscito ad arginare le iniziative di un Real Madrid troppo superiore e forse loccasione più interessante della partita per gli argentini è arrivata quando Enzo Kalinski ha tentato una conclusione volante terminata alta.
A fine partita Carlo Ancelotti ha espresso tutta la sua soddisfazione, come riportato dalla Gazzetta dello Sport: E’ stato un anno incredibile; ma non dobbiamo fermarci, vogliamo che il 2015 sia bello come il 2014 e per questo dobbiamo continuare a lavorare. Abbiamo ancora tante vittorie da conquistare. Alla domanda se questo sia il titolo più bello della sua carriera di allenatore ha risposto che sì, è un bel titolo ma non so se sia il più bello. Sergio Ramos? Posso parlare di lui, ma devo farlo anche di tanti altri. Il Real Madrid è una squadra piena di campioni e si vince tutti insieme.
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