Partita importante quella che si gioca questa sera alla Donbass Arena e che è diretta dall’arbitro scozzese William Collum: Shakhtar Donetsk-Bayer Leverkusen, quarta giornata del gruppo A, è una sorta di spareggio per il secondo posto nel girone alle spalle del Manchester United, che comunque deve ancora costruirsi la qualificazione. Tutto ancora aperto: due settimane fa il Bayer ha passeggiato in casa, un 4-0 che non ha ammesso repliche e che è valso il sorpasso in classifica ai danni degli ucraini. I quali, però, portano in dote un pareggio interno contro il Manchester United; alla lunga potrebbe fare la differenza, senza parlare del fatto che la Real Sociedad, cenerentola a quota zero punti, non è per niente tagliata fuori dal discorso e quanto meno vuole centrare l’Europa League.
Nel corso della sua avventura sulla panchina dello Shakhtar, Mircea Lucescu ha raggiunto anche i quarti di finale di Champions League (eliminato poi dal Barcellona). Sa bene come si affrontano certi ostacoli, e sa cosa chiedere alla squadra: “Loro hanno giocato con le riserve in Bundesliga” ha detto alla vigilia, “una cosa che ci dice quanto ci rispettino, ma ci deve anche intimorire. E’ una partita importante per entrambe, la loro vittoria all’andata è un grande vantaggio perchè conteranno gli scontri diretti. Tuttavia, il risultato è stato bugiardo e so che potremo rimettere le cose a posto. I compiti che abbiamo sono diversi: ricostruire la squadra visti i tanti arrivi in estate, e fare buoni risultati in ogni competizione. Non sarà facile”. Solito 4-2-3-1 per l’ex tecnico dell’Inter: difesa composta da veterani e guidata dal capitano croato Dario Srna, a centrocampo Hubschmann a fare da schermo e proteggere le impostazioni di Fernando, acquistato dal Gremio, davanti Luiz Adriano fa da riferimento per tre mezzepunte di qualità. Alex Teixeira più propenso al gol, Douglas Costa con compiti difensivi, Taison arrivato per sostituire Willian e ancora in attesa dell’esplosione definitiva.
Troviamo alcuni volti nuovi a disposizione: Bernard lo abbiamo visto nell’ultima Confederations Cup, è un talento naturale del 1992 che arriva dall’Atletico Mineiro dopo aver vinto la Libertadores. Lucescu lo sta gestendo per non bruciarlo, così come sta facendo con Eduardo Da Silva che ha tanta esperienza in più ma alche qualche storia complicata legata agli infortuni (una in particolare), dunque va centellinato con attenzione. Resiste ancora l’impostazione brasiliana: in panchina c’è anche il centrocampista Ilsinho, lo scorso anno spesso titolare al fianco di Fernandinho.
Nessuno, e non ci sono nemmeno diffidati: situazione ottimale per Lucescu che dunque non ha l’ansia di cartellini gialli pesanti.
Forte del 4-0 ottenuto in casa (“del tutto meritato”), Sami Hyypia si attende comunque qualcosa di diverso dalla partita di questa sera. “Mi aspetto una partita difficile, nella quale avremo bisogno dei nostri giocatori più di talento ed esperti: sarà una gara decisiva perchè vincere vorrebbe dire essere ad un passo dagli ottavi di finale”. Qualche dubbio di formazione; non in attacco, dove torna il tridente titolare Sam-Kiessling-Son, a riposo contro l’Eintracht Braunschweig, partita persa in modo sanguinoso. Tuttavia, il turnover era inevitabile e ora si rivede la formazione migliore, con Rolfes e Lars Bender in mezzo insieme a Gonzalo Castro, uno che può ricoprire diversi ruoli (con Jupp Heinckes giocava terzino destro). Dietro, dovrebbe partire titolare Giulio Donati, con Boenisch dall’altra parte e la coppia centrale Wollscheid-Toprak a protezione del portiere Leno; la retroguardia del Bayer Leverkusen si sta dimostrando molto attrezzata anche se a volte pecca di superficialità.
Emir Spahic non ha giocato sabato per infortunio, ma si è allenato con i compagni: Hyypia ha fatto sapere che il suo impiego eventuale sarebbe stato deciso oggi, probabile che vada in panchina. Con lui c’è l’esperto Hilbert (ex dello Stoccarda e Besiktas), un attaccante con tanta voglia di ritrovarsi come Eren Derdiyok e qualche talento emergente come l’australiano Robbie Kruse, Jens Hegeler (gol importantissimo per lui contro la Real Sociedad) e Emre Can, di evidenti origini turche, un classe ’94 che si sta mettendo in mostra e pare sia già finito nel mirino della Roma.
Non sono a disposizione il secondo portiere Andrés Palop, vincitore per due volte della Coppa UEFA con il Siviglia e venuto probabilmente a chiudere la carriera in Bundesliga (ha compiuto 40 anni due settimane fa) e il 24enne difensore Stefan Reinartz, cresciuto nel vivaio della società e diventato negli anni un elemento sempre più importante della squadra.
30 Pyatov; 33 Srna, 5 Kucher, 44 Rakitsky, 13 Shevchuk; 17 Fernando, 3 Hubschmann; 20 Douglas Costa, 29 Alex Teixeira, 28 Taison; 9 Luiz Adriano. All. Lucescu
A disp: 32 Kanibolotsky, 38 Kryvtsov, 77 Ilsinho, 6 Stepanenko, 8 Fred, 10 Bernard, 11 Eduardo
Squalificati: –
Indisponibili: –
1 Leno; 26 G. Donati, 4 Wollscheid, 21 Toprak, 17 Boenisch; 8 L. Bender, 6 Rolfes, 27 Gonzalo Castro; 18 Sam, 11 Kiessling, 7 Son. All. Hyypia
A disp: 36 Lomb, 5 Spahic, 14 Hilbert, 10 Can, 23 R. Kruse, 13 Hegeler, 9 Derdiyok
Squalificati: –
Indisponibili: Palop, Reinartz
Arbitro: Collum (Scozia)