ESCLUSIVA CALCIOMERCATO INTER – Il calciomercato invernale si è chiuso ieri e uno dei colpi più importanti è senza dubbio quello messo a segno dall’Inter, che ha rilevato dal Parma la comproprietà del centrocampista keniota McDonald Mariga. Per saperne di più sul giocatore abbiamo contattato, in esclusiva per ilsussidiario.net, il primo agente, nonchè scopritore del talento africano: Marco De Marchi.
De Marchi, Mariga è approdato all’Inter. Come giudica questo acquisto dei nerazzurri?
E’ un colpo importante, perché Mariga è giovane, ha grandi qualità fisiche ed anche tecniche, sono molto contento per lui, gli avevo già pronosticato un futuro radioso. Non è solo un colpo in prospettiva, è anche per il presente.
In molti lo paragonano ad Essien…
Io la prima volta che l’ho visto giocare nella formazione svedese, ho subito pensato ad un mio ex compagno di squadra del Vitesse, che allora era un semplice calciatore, mentre oggi è un centrocampista del Real Madrid, ovvero Mahamadou Diarra. A differenza del giocatore maliano, Mariga è però più forte sotto molti punti di vista.
Che tipo di centrocampista è Mariga?
Lui è molto migliorato tecnicamente, io lo considero un buon giocatore tecnico, mentre dal punto di vista fisico è impressionante, classico atleta africano. Il suo problema ad inizio carriera era proprio la sua forza fisica, che spesso poteva sfociare in irruenza, ma devo dire che è migliorato molto anche in questo.
Nello schacchiere tattico di Mourinho, dove potrebbe collocarsi?
Per sfruttarlo a dovere dovrebbe giocare da mezz’ala, perché oltre alla fase difensiva sa fare bene anche quella offensiva, è molto bravo negli inserimenti. Inoltre ha molta resistenza, non si ferma mai, ricordo che in Svezia giocava centrale con il capitano della squadra svedese, che era molto lento. Bene, Mariga correva per due. Nell’Inter potrebbe rappresentare un nuovo Vieira, ma a differenza del francese lui è più veloce, fa molto movimento.
Ci sono giovani italiani da consigliare alle grandi società?
Ce ne sono tanti, ma se devo fare un paio di nomi dico Poli della Sampdoria, giocatore ormai lanciato verso i grandi palcoscenici, visto che gioca con molta continuità con la maglia blucerchiata. Poi direi Federico Casarini, ragazzo che assisto io, gioca nel Bologna, classe 89′, titolare dell’Under 20 italiana. E’ un centrocampista dinamico, che ha già avuto alcune presenza in Serie A nella scorsa stagione e si sta ripetendo anche in questa. Anche per lui scommetto su un futuro brillante.
Lei da calciatore ha giocato all’estero, con il Vitesse in Olanda, e con il Dundee in Scozia. Quale è la differenza principale con il campionato italiano?
Quello che mi sorprende di più è l’intensità di gioco, soprattutto nei campionati britannici. I giocatori non si fermano mai, corrono sempre lungo tutto il campo. Inoltre ci sono meno sceneggiate, quando un giocatore viene "falciato", se non è nulla di grave si rialza immediatamente, mentre in Italia sappiamo tutti cosa succede…
(Claudio Ruggieri)