Mi chiamo Filippo Vergani e sono un agente FIFA (dopo avere superato brillantemente l’esame sto completando l’iscrizione all’albo). Come molti di voi sapranno, per praticare questa affascinante e misteriosa attività bisogna affrontare un esame costituito da 20 domande a risposta multipla, di cui 15 della FIFA e 5 della FIGC. Il titolo di studio minimo che viene richiesto è il diploma di maturità e i requisiti per poter sostenere l’esame si trovano nell’articolo 6 del Regolamento Agenti FIGC. La prova di idoneità si sostiene a Roma ed è assai complessa e selettiva, ma con impegno, volontà, studio e competenza si può superare agilmente. Questo per dire che agente FIFA non si nasce; lo si diventa, e non è nemmeno immediato. Una volta superato l’esame, inizia la pratica: un esempio? Ecco la mia giornata odierna, la mia prima esperienza sul campo. Nella serata di ieri vengo a sapere della presenza della Nazionale Under 17 ghanese in Italia: è un’occasione unica, i talenti si scoprono così. Macinando chilometri, osservando e studiando; anche e soprattutto quelle realtà che l’appassionato di calcio, magari, non prende in considerazione. Il Ghana è la nazione africana che, insieme alla Costa d’Avorio, nell’ultimo periodo ha sfornato più talenti e ha ottenuto anche risultati importanti a livello giovanile; nel mondiale Under 20 disputatosi in Egitto nel 2009 ha sconfitto in finale ai rigori i quotatissimi pari età brasiliani e nell’ultimo mese la Nazionale Under 20 ha fatto una ottima figura nella CAF Championship League, nella quale si è messo in luce in particolare Ebenezer Assifuah, attaccante classe ’93 del Liberty Professional Accra sul quale sono piombate molte squadre europee, tra cui l’Udinese. Insomma: c’è materiale sul quale lavorare. Allora si prende la macchina e si parte: direzione Novarello, centro sportivo all’avanguardia (strutture moderne, un vero gioiello) che ospita il Novara Calcio e oggi anche l’Under 17 del Ghana, che proprio contro i piemontesi gioca un’amichevole. Alle 16, calcio d’inizio: i ragazzi ghanesi sono molto organizzati, mostrano un ottimo collettivo, buona tecnica e un costante possesso palla (non a caso il Ghana è soprannominato “il Brasile d’Africa”). Ogni giocatore ha le sue peculiarità, ma la caratteristica che accomuna tutti…
… è la forza fisica e la grinta che mettono in campo nonostante si tratti di un’amichevole. Ovviamente alcuni giocatori spiccano rispetto ad altri, ma qui si nota una coralità e una propensione al sacrificio che in ragazzi di così tenera età non è certo scontata. Dopo 90 minuti arriva il fischio finale. Il risultato? Non è importante: un buon agente FIFA deve saper andare oltre il tabellino e i marcatori, e focalizzarsi sui giocatori che hanno messo in mostra potenzialità sulle quali poter lavorare. Oggi ad esempio il lavoro è stato proficuo: sul taccuino sono segnati due o tre nomi. Eccone uno: Thomas Agyepong, capitano e numero 9 tuttofare, capace di svariare su tutto il fronte di attacco partendo dalla fascia sinistra, molto bravo sia nella fase offensiva che in quella difensiva. Alle 19 lascio Novarello: ho preso tanto freddo, ma il lavoro dell’agente FIFA contempla anche questo; e poi, se il taccuino è pieno, abbiamo fatto giornata.